Alba Parietti ricorda Ezio Bosso su Instagram e pubblica un messaggio privato

A tre mesi dalla scomparsa, Alba Parietti ricorda Ezio Bosso su Instagram e pubblica un suo messaggio privato

Pubblicato: 17 Agosto 2020 17:06

Foto di Valentina Vanzini

Valentina Vanzini

Content Editor e Lifestyle Specialist

Cacciatrice di storie, esperta di lifestyle e curiosa per natura. Scrivo con e per le donne. Autrice del bestseller Mia suocera è un mostro.

Alba Parietti ricorda Ezio Bosso su Instagram e lo fa pubblicando un messaggio privato del musicista scomparso lo scorso 15 maggio. Un legame, quello fra Ezio e Alba, cresciuto lontano dai riflettori e divenuto ogni giorno più importante e forte. La morte dell’artista aveva sconvolto la Parietti, che sui social aveva raccontato il suo dolore, ma anche il lato più privato di Bosso.

A tre mesi di distanza dall’addio a Ezio, Alba ha voluto ricordarlo postando un messaggio che lui le aveva inviato in cui parlava della musica e del suo lavoro. “Quando mi fanno complimenti mi imbarazzo – si legge accanto a uno scatto che li ritrae insieme -. Arrossisco anche in silenzio, Alba mia. Lo so che magari sembra assurdo. Ma è così. Ciò che faccio è solo impegno e per me è il minimo che si possa fare e non basta mai. Forse è proprio ciò che mi fa ancora andare un po’ in fondo e non basta davvero per me. Vorrei fare di più. E anche quando li fanno alla musica che scrivo. Perché davvero non dipende da me. Io solo mi applico, ma mi fa felice quando fa felice, sognare, immaginare o anche solo un po’ di bene a qualcuno, qualcosa in cui ho messo le mani. Buonanotte Alba”.

“Poi il commento della Parietti: “Buonanotte Ezio, adorato indimenticabile amico mio, tre mesi senza te Manchi”. Dal 2011 Ezio Bosso era affetto da una malattia neurodegenerativa, che gli era stata diagnosticata dopo un’operazione per rimuovere un tumore al cervello. “Ci siamo detti tante cose – aveva confidato Alba su Instagram dopo la sua morte -, ho passato giornate intere a piangere guardando il soffitto pensando a quanto fosse tragico il suo destino e volevo convincermi che non fosse così. Di lui amavo più i difetti che i pregi perché erano la sua forza, come quella capacità che molti avranno sperimentato su piani diversi di sedurti e lasciarti senza fiato e senza speranza. Questa era la sua magia, con un tocco di bacchetta ti faceva avvicinare e con un altro ti teneva lontano, era anche il suo modo di proteggere i rapporti, di tenerli sospesi, di non definirli”.

“Avevo imparato a conoscerlo e non era facile – aveva spiegato parlando di Ezio Bosso -, non era facile essergli amico, non era facile amarlo, con lui non ho mai potuto decidere niente e ho sempre e solo accettato le regole che lui stabiliva. […] Per questo ho trattato Ezio come trattavo tutti, e questa è la mia più grande colpa e il più grande sollievo. Perché non avevo filtri, mi piaceva provocare le sue reazioni, avevamo un rapporto schietto e questa è stata la cosa più bella. Ho sempre volato sopra gli stereotipi, la banalità le condizioni fisiche, sopra qualsiasi cosa”.