Adriano Pantaleo, da Spillo a Tommasino di Natale in Casa Cupiello

L'evoluzione di Adriano Pantaleo, da Spillo a Tommasino di Natale in Casa Cupiello

Dal tenerissimo Spillo a Tommasino di Natale in Casa Cupiello: Adriano Pantaleo ne ha fatta di strada in questi anni, dimostrando il suo grande talento. Classe 1983, ha esordito al cinema accanto a Paolo Villaggio nel film Io speriamo che me la cavo, ma il grande successo è arrivato con Amico Mio, la fiction in cui recitava accanto a Massimo Dapporto.

Nella fiction, andata in onda oltre vent’anni fa, Adriano, ancora piccolissimo, vestiva i panni del tenero Spillo, un bambino affetto da nefrite cronica e costretto a vivere in ospedale. Un personaggio che in tanti ricordano e che ha rubato il cuore del pubblico. Da allora la carriera di Pantaleo è continuata, fra ruoli importanti e successi. Nello stesso periodo ha girato il film Ci hai rotto papà, in seguito ha recitato nella fiction Casa famiglia e in Il bello delle donne. Fra il 2008 e il 2011 l’abbiamo visto in Tutti pazzi per amore con Emilio Solfrizzi.

Alla recitazione, l’ex Spillo di Amico mio ha accompagnato lo studio. Si è laureato all’Università La Sapienza di Roma in Arti e scienze dello spettacolo, in seguito ha scelto di dedicarsi maggiormente al teatro. Ha partecipato alla rappresentazione teatrale di Gomorra, tratta dal celebre romanzo di Roberto Saviano, poco dopo è stato scelto per il ruolo di Tommasino in Natale in casa Cupiello.

“Non è difficile – ha raccontato al Mattino – intuire l’emozione che ho provato quando il regista Edoardo De Angelis mi ha proposto di interpretare il ruolo di Tommasino nella trasposizione cinematografica di Natale in casa Cupiello, capolavoro immortale di Eduardo De Filippo […] Lavorare al suo fianco – ha aggiunto parlando di Castellitto – è stata una grande esperienza ma anche una grande possibilità. Parliamo di un attore di grandissimo livello e dal quale si può solo imparare. Senza dimenticare Marina Confalone, altra grandissima attrice, che interpreta il ruolo di Concetta”.

“Castellitto – ha aggiunto – ha avuto la fortuna e la sfortuna di non essere napoletano. Questo gli ha consentito di porsi, in confronto al personaggio di Luca Cupiello, su un piano totalmente differente, reinterpretando a modo suo il personaggio. Ci sono tante differenze tra il Lucariello che conosciamo tutti e il Lucariello di Castellitto. È un uomo più giovane, dal carattere e dal temperamento più forte, non il solito Luca che soccombe a tutti”.