In una realtà dove i confini tra il diritto e la giustizia spesso si confondono, emerge la figura straordinaria di Stella Moris. Nata nel 1983 in Sudafrica, Stella è un avvocato specializzata in diritti umani e moglie del fondatore di WikiLeaks, Julian Assange, che è stato recentemente liberato dalla prigione e ora è diretto in Australia. Con un background multiculturale, grazie alla madre regista teatrale di origine spagnola e al padre architetto e artista svedese, Stella è una vera cittadina del mondo.
Originariamente conosciuta come Sara Gonzalez Devant, Stella ha cambiato il suo nome nel 2012 per ragioni di sicurezza legate al suo lavoro con Assange, un gesto ormai simbolico poiché la sua storia è diventata pubblica. La sua infanzia è stata segnata da continui spostamenti, vivendo in paesi come Botswana, Lesotho, Svezia e Spagna, grazie alle attività artistiche e politiche dei suoi genitori nel Medu Art Ensemble, un collettivo anti-Apartheid
Una carriera all’insegna dei diritti internazionali
Stella ha frequentato una scuola internazionale in Lesotho prima di trasferirsi a Londra, dove ha conseguito una laurea in diritto e politica. La sua sete di conoscenza l’ha portata a Oxford per un Master in diritto dei rifugiati e a Madrid per un Master in diritto internazionale pubblico. La sua carriera brillante è stata arricchita da contributi per la rivista New Internationalist, che ha cementato il suo ruolo di autorevole voce nel campo dei diritti umani.
Come ha incontrato il marito Julian Assange e i figli
L’incontro con Julian Assange avvenne nel 2011, quando Stella si unì al team legale per contrastare la sua estradizione in Svezia. Nel 2012, Stella cambiò ufficialmente il suo nome, diventando una figura centrale nella difesa legale di Assange (con Amal Alamuddin), sia durante il suo asilo nell’ambasciata ecuadoriana a Londra che nella prigione britannica di Belmarsh, dove è detenuto dal 2019.
L’amore tra Stella e Julian sbocciò nel 2015. Durante i sette anni di asilo politico di Assange presso l’ambasciata dell’Ecuador, la coppia ha avuto due figli, nati rispettivamente nel 2017 e nel 2019. Nonostante la detenzione di Assange, il loro amore ha trionfato, culminando nel matrimonio all’interno della prigione di Belmarsh nel marzo del 2022. Da allora, Stella ha adottato il cognome Assange, portando avanti una lotta non solo personale, ma universale.
In occasione di un’udienza per l’estradizione di Assange, Stella si è rivolta con passione a una folla presso l’Alta Corte, denunciando gli Stati Uniti per aver abusato del loro sistema legale: “Gli Stati Uniti stanno commettendo un abuso del proprio sistema legale e stanno cercando di perseguitare e intimidire tutti noi”. Moris vede nel processo una battaglia per la trasparenza e contro i crimini di Stato, ribadendo che la libertà di espressione e i diritti dei giornalisti sono in gioco. Ha esortato l’amministrazione Biden a porre fine al processo legale contro Assange.
Ha denunciato l’abuso del sistema legale da parte degli Stati Uniti, sostenendo che il caso contro suo marito rappresenta un tentativo di intimidire i giornalisti in tutto il mondo. Ha ribadito che la libertà di espressione e i diritti dei giornalisti sono in gioco e ha esortato l’amministrazione Biden a porre fine al processo legale contro Assange
Attività recenti e apparizioni pubbliche
Stella Moris continua a essere una voce influente nella difesa dei diritti umani e nella lotta per la libertà del marito, Julian Assange. Di recente, ha partecipato al Wired Next Fest 2024, tenutosi al Castello Sforzesco di Milano, dove ha discusso di vari temi legati ai diritti digitali e alla libertà di stampa.