Amal Clooney mette in difficoltà la Casa Bianca. “George sa chi ha sposato”

Amal Clooney tra i consulenti del procuratore dell'Aja che ha chiesto l'arresto per Netanyahu e i leader di Hamas. George: "Non sono all'altezza"

Foto di Federica Cislaghi

Federica Cislaghi

Royal e Lifestyle Specialist

Dopo il dottorato in filosofia, decide di fare della scrittura una professione. Si specializza così nel raccontare la cronaca rosa, i vizi e le virtù dei Reali, i segreti del mondo dello spettacolo e della televisione.

Amal, moglie di George Clooney, è nella squadra dei consulenti del procuratore della Corte penale dell’Aia, Karim Khan, che ha chiesto mandati di arresto per Benjamin Netanyahu, il suo ministro Yoav Gallant e tre leader di Hamas. Il procuratore ha sottolineato che la richiesta è stata fatta per crimini di guerra e contro l’umanità e, come ovvio, ha suscitato un acceso dibattito internazionale.

Amal Clooney nella squadra del procuratore Karim Khan

Amal Clooney, noto avvocato di diritto internazionale, è stata coinvolta in prima persona nella questione, mettendo in una posizione scomoda suo marito George, soprattutto dopo le critiche sollevate dalla Casa Bianca.

D’altro canto, Amal ha dichiarato insieme ai suoi colleghi avvocati di “concordare all’unanimità che le prove presentate dal pubblico ministero forniscono fondati motivi per ritenere che  Netanyahu e il ministro della difesa israeliano Yoav Gallant abbiano commesso crimini di guerra e crimini contro l’umanità”. Dal canto suo, Khan ha elogiato Amal Clooney e gli altri legali definendoli “preziosi collaboratori”.

In effetti, Amal è una giurista molto stimata ed è professoressa di diritti umani alla Law School della Columbia University  dove per altro ci sono state accese protese pro Palestina. La moglie di Clooney si batte in prima linea per la difesa dei diritti, nel 2021 è stata nominata consigliere speciale per il conflitto sudanese in Darfur e ha difeso personalità del calibro di Julian Assange, il primo ministro dell’Ucraina Julija Tymošenko e il giornalista Mohamed Fahmy.

George Clooney sapeva bene quando ha sposato Amal di accasarsi non semplicemente con una donna intelligente e di classe, ma con una persona che eccelle nel suo lavoro e che non arretra nemmeno di un centimetro quando ritiene che la causa sia giusta, nemmeno se le sue decisione dovessero irritare la Casa Bianca, come di fatto è successo in questo caso.

George Clooney sapeva con chi aveva a che fare quando ha sposato Amal

Per capire con chi George ha a che fare, leggiamo le dichiarazioni della stessa Amal che così si è espressa: “Come avvocato per i diritti umani, non accetterò mai che la vita di un bambino abbia meno valore di quella di un altro. Non accetto che qualsiasi conflitto debba essere al di fuori della portata della legge, né che qualsiasi autore sia al di sopra della legge”.

Amal ha quindi rivelato che quattro mesi fa le era stato chiesto di aiutare Khan a valutare le prove di presunti crimini di guerra a Gaza e in Israele. Per questo motivo non si era esposta fino ad ora sulla guerra a Gaza, attirando le critiche dei suoi sostenitori rimasti straniti dal fatto che l’avvocato non avesse espresso la sua opinione in merito.

La decisione di Karim Khan è stata definita “spregiudicata” dalla Casa Bianca. E il segretario di Stato americano Antony Blinken ha dichiarato: “Respingiamo l’equivalenza, proposta dal procuratore, tra Israele e Hamas”.

George Clooney non si è espresso sulla questione che ha coinvolto la moglie. Ma d’altro canto aveva già confessato in passato di essere consapevole di non essere all’altezza degli standard elevati di sua moglie Amal, che lui comunque ha sempre sostenuto.