Paola Ferrari: “Mia madre era violenta, tremavo di paura”

Paola Ferrari torna con la mente ai ricordi di un'infanzia difficile, vissuta nella paura che la madre violente potesse farle del male

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Nicoletta Fersini

Giornalista, Content Editor, SEO Copywriter

Giornalista ed evocatrice di parole: appassionata di lifestyle, tv e attualità. Inguaribile curiosa, osserva il mondo. Spesso sorseggiando un calice di vino.

“Fino a 7 anni è stata una bella infanzia, poi è iniziato l’inferno”. È da queste parole che prende il via un racconto difficile, quello di una bambina cresciuta con una madre che non ha elargito abbracci ma momenti di vero terrore. La storia di Paola Ferrari, che è tornata a parlare della sua vita prima dell’incontro che avrebbe per sempre cambiato la sua vita, dandole la possibilità di fuggire da quella realtà per realizzarsi come donna e professionista.

Paola Ferrari e la madre violenta

Non è la prima volta che Paola Ferrari torna a ritroso nel tempo fino a quegli anni di profondo dolore. Sono stati gli anni in cui non si è sentita ben voluta dai propri genitori, tra un padre assente e noncurante di quel che le accadeva e una madre che, a causa di un forte esaurimento nervoso, si è trasformata nel suo peggiore nemico.

“Mia madre ha avuto un forte esaurimento ed ha cominciato ad essere molto violenta. Ai tempi non c’era Telefono Azzurro: ha cercato di uccidermi almeno tre volte, la prima annegandomi. Si accaniva anche contro mia nonna inferma e le dava delle forbiciate sulle braccia”, ha raccontato al Corriere della Sera. Parole che fanno eco a quanto aveva già spiegato a Oggi è un altro giorno, programma che fu di Serena Bortone: “La situazione in casa era insostenibile. Sono cresciuta nella paura, vedevo il diavolo nei suoi occhi”.

La giornalista ha ricordato, poi, un episodio in particolare che riassume alla perfezione quel sentimento di terrore: “Ero tornata da scuola e raccontai il tema che avevo svolto: ‘Il tuo animale preferito’. Dissi che avevo scritto il cavallo e lei diventò un diavolo: avrei dovuto scrivere il cane. Ricordo che tremavo di paura“.

Il riscatto grazie al lavoro e all’amore

Vivere emozioni di questo tipo ha spinto Paola Ferrari a impegnarsi forse più di altri per costruire una realtà propria in cui non vi fossero né paura, né mancanza. Quando aveva 15 anni dovette trasferirsi da una zia a Busto Arsizio, lasciando gli studi (poi completati più avanti), ma è lì che ha avuto la sua occasione: mentre figurava tra il pubblico di un programma, Enzo Tortora la notò.

Quello è stato il punto di partenza per spiccare il volo, dalle prime esperienze televisive fino al salto nel mondo del giornalismo e della conduzione sportiva. A questo si è aggiunto, in ultimo, anche il ritrovato amore: dopo una relazione fallimentare durata otto anni, la Ferrari ha conosciuto Marco De Benedetti, grazie alla sua amica Alba Parietti. Non è stato un colpo di fulmine ma lui dopo appena quattro mesi le chiese di sposarlo.

“Io avevo paura, oggi non ho più paura di nulla”, aveva detto alla Bortone nella precedente intervista televisiva. Dal matrimonio in poi le sue priorità restano il marito Marco, i figli Alessandro e Virginia e ovviamente il lavoro a cui tiene tanto e che spera possa darle ancora molte soddisfazioni. “Sono una donna Rai, amo la mia azienda e anche se è una realtà spigolosa sono fiera di farne parte: non cambierei mai. Ma piacerebbe cimentarmi sull’infotainment. E mi dispiace quando dicono che devono svecchiare e poi mettono un uomo della mia età”, ha detto al Corriere.