Pamela Prati e la gogna mediatica: il paragone doloroso con Cazzaniga

Pamela Prati è tornata a parlare di quella storia d'amore inesistente che ha tenuto banco per mesi su riviste e programmi tv

La storia d’amore di Roberto Cazzaniga con una persona che non è mai esistita veramente ha riacceso i riflettori anche sulla vicenda di Pamela Prati, che ha creduto di essere vicina a un matrimonio – che ovviamente non si è mai tenuto – con un uomo inesistente. È stata la stessa soubrette a parlarne, date le numerose analogie tra le due (dolorosissime) storie.

Pamela Prati, il dolore di non essere creduta

Non è facile per Pamela Prati tornare a parlare di una vicenda che ha segnato profondamente la sua vita. La showgirl lo ha raccontato in una lunga intervista al Corriere della Sera, dove ha rivelato tutto il suo dolore: “La cosa che mi ferisce di più è che intorno a Roberto Cazzaniga si è formato un cordone di solidarietà, quando è successo a me sono stata messa alla gogna“.

Quell’attenzione mediatica, che ha investito la sua vita nel momento in cui ha rivelato la sua storia d’amore con Mark Caltagirone, le si è ritorta contro quando sono emerse le prime incongruenze e i tanti (troppi) punti oscuri in quella vicenda che l’ha resa per mesi protagonista – anche inconsapevole – dei salotti televisivi di ogni rete.

Quando il castello di bugie è crollato, la Prati si è ritrovata da sola, completamente allo sbando: “Non l’ho mai detto prima, ma ho anche pensato di togliermi la vita. La fine di una storia è sempre un trauma, ma scoprire che una persona addirittura non esiste è uno choc psicologico”.

In molti, dopo che la bolla è scoppiata, hanno dubitato della sua sincerità, considerandola la vera regista di quella vicenda: “Sono stata manipolata da due persone che conoscevano le mie fragilità”, ha ammesso la showgirl che oggi vuole impegnarsi per sensibilizzare l’opinione pubblica su questo genere di truffe. “Ci sono anche tanti uomini che finiscono nella rete, personaggi noti compresi: in un certo senso, dopo che è accaduto a me, anche quelli che avevano vissuto il mio incubo non si sono più vergognati a parlarne”.

Pamela Prati, vittima di un inganno studiato

Telefonate quotidiane, messaggi, poi incontri promessi e mai avvenuti, bambini sofferenti e mai incontrati: questi gli espedienti che hanno utilizzato per agganciare Pamela, come ha raccontato al Corriere: “Io che dai 2 ai 9 anni ho vissuto in orfanotrofio, sono andata in tilt”.

“Aveva una voce calda, familiare, mi corteggiava in modo dolce, quasi da figura paterna – ha confessato -. Un giorno quel sistema che mi ha manipolata mi porta in un bar, lì trovo un bambino che mi chiama “Mamma” e mi abbraccia, io scoppio in lacrime e ci abbracciamo forte. Era il bimbo delle foto e dei video che da mesi mi scriveva e mi chiamava mamma via messaggio”. Quando poi, dopo tempo, la showgirl ha scoperto che quello era un bambino assunto da un’agenzia di attori, il mondo le è crollato addosso.

Oggi la Prati sta ricostruendo pian piano la sua serenità, anche se ha ancora qualche cosa da dire su quella storia che le ha cambiato la vita: “Ho video, messaggi, prove, regali. Il mio desiderio più grande è poter far vedere tutto quello che posseggo in modo da dimostrare alle persone quanto macabro sia stato il tutto”. E se c’è una cosa che ha imparato dopo tanta sofferenza è che la solitudine è un dono “ma bisogna sempre tenere aperto il cuore“.