Filippo Neviani, in arte Nek, compie mezzo secolo. Il rocker di Sassuolo, che nel corso della sua carriera ha venduto oltre 10 milioni di dischi in tutto il mondo, il 6 gennaio 2022 ha infatti spento 50 candeline. E lo ha fatto al termine di un periodo complicato della sua vita, che alla pandemia e allo stop obbligato di concerti ed esibizioni live lo ha visto protagonista, lo scorso anno, di un bruttissimo incidente alla mano, che gli ha quasi causato l’amputazione di due dita.
Nek, la sua autobiografia come regalo per i 50 anni
Proprio in occasione dei suoi 50 anni Nek il 13 gennaio 2022 pubblica la sua autobiografia A mani nude. Nel libro, partendo dall’incidente che lo ha colpito, si lascia andare a riflessioni aperte, sul dolore, la pazienza, il coraggio, l’amore, la fede. “In A mani nude il cantante si racconta come mai ha fatto, con profondità, senza filtri e senza paura di ammettere debolezze e fragilità. Ricorda i suoi inizi, i primi successi e le prime avversità, ripensando a suo padre che non c’è più ora che è lui, a essere padre.
Nek e l’incidente: “Come un momento può cambiare la tua vita”
“A volte, un solo momento può cambiare tutto. Basta una giornata di sole, la campagna che brilla, la voglia di dedicarsi a lavori di bricolage, lavorare al legno, a un vecchio carro che un tempo lontano era stato un calesse. L’incidente è improvviso. Il sangue, poi il dolore, la paura, lo shock. La corsa verso l’ospedale. La mano squarciata. La possibilità di non recuperarne l’uso. Ma che vuol dire perdere la funzionalità di una mano per un musicista? La stessa mano che ha sempre usato per suonare, comporre, creare?”. Con queste parole il cantante presenta il suo libro, un racconto senza filtri che ammette anche la sua fragilità e le sue paure. A partire proprio dall’incidente che circa un anno fa lo ha visto protagonista, quando in una frazione di secondo di distrazione con una sega circolare, ha rischiato di perdere un paio di dita e l’uso della mano. Salvata con una operazione durata undici ore.
Nek, “Dopo l’incidente non suono più la chitarra”
Nek ha raccontato in una lunga intervista al Resto del Carlino come si sente oggi, dando anche alcuni aggiornamenti sul suo stato di salute. “La mano è al 75-80%, non so dire se migliorerà ancora. Non riesco ancora a suonare la chitarra, ma posso farlo con la batteria, il basso e il pianoforte. È già importante che sia tutta intera: ho rischiato di perdere medio e anulare. ”
Nek, l’amicizia scoperta con Gianni Morandi
Dopo l’incidente, Nek ha consolidato la sua amicizia con Gianni Morandi, che come lui aveva vissuto un dramma simile, una grave ustione alla mano. E che ha voluto scrivere la prefazione della sua autobiografia A mani nude. Racconta Nek nell’intervista al Resto del Carlino: “Con Gianni ci conoscevamo già, ma non così bene: anche lui ha avuto un incidente alla mano, questo ci ha avvicinato molto. Ora ci sentiamo spesso e i primi minuti di ogni telefonata li passiamo a raccontarci i progressi dei nostri mignoli. Mi ha fatto molto piacere che abbia scritto lui la prefazione del libro. Io mi ispiro molto a lui“.
Nek, “A mani nude” racconta il suo rapporto con la musica
La sua autobiografia A mani nude, è ovviamente anche un libro sulla musica. Partendo dai terribili pensieri sul letto dell’ospedale, Nek ritorna con la mente a quello che ha significato la musica nella sua vita e si chiede come sarà la sua vita se non potrà mai più suonare. E, ancora di più, si chiede come sarebbe stata la sua vita senza la musica…