La notte tra sabato 1 e domenica 2 ottobre, un uomo ha provato a fare irruzione nella dimora hollywoodiana di Miley Cyrus. E non è la prima volta che questo accade. Il soggetto si chiama Alexander Kardalian, ha 52 anni e perseguita la famosa popstar da ormai più di cinque anni. È la quarta volta che lo stalker prova a entrare in casa di Miley Cyrus.
Miley Cyrus: lo stalker arrivato fino in casa
Meno di ventiquattr’ore dopo essere uscito di prigione, il 52enne Alexander Kardalian è stato nuovamente arrestato. L’uomo è stato colto in fragranza di reato, mentre tentava di entrare illegalmente a casa di Miley Cyrus. Kardalian, ahinoi, non è una nuova conoscenza per la cantante di Flowers. Lo stalker la perseguita fin dal 2018.
In carcere proprio per stalking, minacce e per aver tentato ben tre volte di entrare nella proprietà privata di Cyrus, Kardalian, a una settimana dalla data prevista per il suo rilascio, aveva scritto alla popstar, annunciandole l’intenzione di tornare a “farle visita” appena fosse tornato in libertà. E la parola è stata mantenuta, a nulla è valso l’ordine restrittivo che Cyrus aveva ottenuto nei confronti dell’uomo una settimana prima.
Attualmente Kardalian è in stato di arresto “without bond”, ossia senza la possibilità di essere rilasciato sotto cauzione, fino a quando un giudice non si esprimerà sul suo caso. All’uomo è stato imposto di tenersi almeno a 100 metri di distanza da Miley Cyrus, dall’auto in cui lei viaggia, dalla sua casa e da qualsiasi luogo la donna si trovi. Ma la popstar teme anche per l’incolumità di sua madre Tish e del nuovo fidanzato, il musicista Maxx Morando.
Miley Cyrus, di nuovo vittima
Non è la prima volta che Miley Cyrus teme per la propria incolumità a causa di uno stalker. Come già spiegato, Kardalian iniziò a stalkerare la cantante nel 2018, inviandole messaggi minacciosi sui social e scrivendole lettere in cui richieste sessualmente esplicite si alternavano a tentativi di estorcerle del denaro. Atteggiamento ossessivo sfociato nel tentativo di entrare in casa di Cyrus.
Nel 2019, la popstar fu vittima di un altro squilibrato, tale David Rumsey, allora 42 anni. In occasione di un concerto di Cyrus a Las Vegas, Rumsey aveva iniziato a twittare lunghi e deliranti messaggi, taggando direttamente la popstar: “Sono qui da giovedì sperando di incontrarti prima se ti trovassi in anticipo in città. Ti amo e spero che mi concederai del tempo. Abbiamo tante cose di cui parlare”.
Rumsey scriveva anche riguardo al “ricongiungersi” con celebrità decedute come Michael Jackson e Prince. Gli inquietanti post avevano allarmato la sicurezza di Miley Cyrus, che aveva inserito l’uomo nella lista dei fan potenzialmente pericolosi. Segnalato al locale dove si sarebbe tenuto il concerto, una volta presentatosi Rumsey è stato prontamente fermato e arrestato mentre, delirante, affermava: “La missione della mia vita è mettere incinta Miley”.
Non resta che essere grati alla prontezza e all’efficienza delle forze dell’ordine e sperare che, in un futuro, Miley Cyrus e la sua famiglia non debbano più trovarsi a vivere paure del genere.