A nove mesi dalla morte di Silvio Berlusconi, sua figlia Marina ha reso note le ultime parole del compianto Premier. La primogenita del fondatore di Forza Italia ha condiviso il “testamento ideale” di suo padre nella prefazione al nuovo libro di Paolo Del Debbio: “Ero lì con lui, in quella camera del San Raffaele di Milano, nel primo pomeriggio di sabato 10 giugno, quando scrisse queste righe. E non potrò mai, mai dimenticare” ha scritto l’imprenditrice.
Marina Berlusconi condivide le ultime parole di Silvio
Marina Berlusconi ha deciso di condividere l’ultimo testo scritto da suo padre Silvio Berlusconi prima della morte, avvenuta lo scorso 12 giugno a Milano. Lo ha fatto affidando il prezioso messaggio dell’ex Cavaliere alla prefazione del nuovo libro di Paolo Del Debbio, che l’imprenditrice ha curato in prima persona e che è stata pubblicata dal Corriere della Sera. “Scrisse queste righe nel primo pomeriggio di sabato 10 giugno nella sua camera del San Raffaele. Gli avevo fatto visita la sera precedente, l’avevo visto bene. Tornai il giorno dopo, trovai purtroppo un altro uomo. Abbandonato su una poltrona, molto affaticato, cupo, sofferente. Si fece accompagnare dalla poltrona al tavolo. Chiese carta e penna, chinò il capo e cominciò a scrivere” ha fatto sapere Marina.
L’ultimo documento redatto da Silvio Berlusconi è stato scritto sotto forma di domande e risposte che, a quanto si apprende, sono quesiti che il Cavaliere pone a se stesso. Al centro del documento, ci sono la sua passione per la politica e diverse righe in cui spiega i motivi che lo hanno portato a fondare Forza Italia: “D: Ma, Presidente, che partito è Forza Italia? R: Forza Italia è il partito del cuore, Forza Italia è il Partito dell’amore, per i propri figli, per i propri propri nipoti, per tutti. Forza Italia è il partito che crede in Dio e nel suo amore per tutti noi. Forza Italia è il partito che aiuta chi ha bisogno. È il partito che dà a chi non ha. Forza Italia è il partito della casa che dovremmo avere tutti. Forza Italia è il partito del mondo senza frontiere, del mondo che si ama, del mondo unito e rispettoso di tutti gli Stati” si legge nel testo che l’ex Premier ha scritto pochi giorni prima di esalare l’ultimo respiro.
Il racconto di Marina Berlusconi
Testimone lucida e partecipe, Marina Berlusconi non si è limitata a raccogliere il messaggio di suo padre Silvio, ma ha raccontato con dovizia di particolari quegli ultimi momenti vissuti con l’ex Premier: “Mi sedetti vicino a lui e lo guardai lavorare. A un certo punto si fermò, alzò lo sguardo, lo fissò nei miei occhi e disse qualcosa che mi porterò dentro fino al mio ultimo istante: ‘Vedi, Marina, la vita è così: vieni, fai fai fai… e poi te ne vai'” ha scritto l’imprenditrice.
Il racconto della bussinesswoman prosegue in prima persona: “Finì la prima pagina me la passò, lessi e mi cascò il mondo addosso. Perché mi resi conto che quello che stava scrivendo era il suo lascito ideale, il suo testamento, la sintesi delle convinzioni e dei valori che lo avevano sempre accompagnato. Lui continuò a scrivere, e quando ebbe finito chiese di essere riaccompagnato a letto. Io restai lì impietrita, facendo finta di non aver compreso quello che entrambi avevamo compreso benissimo”.
Marina spiega quindi il motivo per cui ha deciso di rendere pubblico quello che, a tutti gli effetti, può essere considerato il testamento di suo padre: “Quelle quattro pagine le ho poi lette e rilette decine di volte, me le sono rigirate tra le mani per ore, per giorni, e ogni volta mi manca il respiro. Sono un ricordo molto privato, ma io credo sia giusto non rimangano soltanto un ricordo privato per figli e nipoti. Non contengono nulla di inedito, ma mi piace condividerle con quanti a mio padre hanno voluto bene, con quanti hanno creduto in lui e continuano a credere nelle sue idee”.