Marco Carta: la testimonianza sul furto dell’addetto alla vigilanza lo smentisce

La nuova testimonianza di un addetto alla vigilanza sembra smentire Marco Carta riguardo l'accusa di furto alla Rinascente di Milano

Non si spengono i riflettori su Marco Carta, dopo l’accusa di furto aggravato. Nelle scorse ore i giudici hanno deciso di non convalidare l’arresto per il cantante, ma spunta una nuova testimonianza.

A parlare è l’addetto alla vigilanza nella Rinascente di Milano dove è avvenuto il furto di abiti firmati che ha visto coinvolto l’artista sardo per un totale di 1200 euro. Carta era stato arrestato lo scorso venerdì sera, è stato rilasciato, mentre la donna di 53 anni che si trovava con lui ha ottenuto i domiciliari. A settembre entrambi dovranno comparire in aula per la prima udienza del processo.

Nel frattempo spunta una nuova testimonianza rilasciata dal vigilante che afferma di aver visto Marco Carta e l’amica Fabiana Muscas prendere le magliette all’interno del negozio di Milano. “Mi sono accorto di una coppia, un ragazzo e una donna, che si guardavano spesso attorno – ha svelato a Repubblica -, come se controllassero di non essere osservati dal personale, un comportamento che mi ha insospettito, diciamo anomalo. Allora ho deciso di seguirli”.

L’uomo ha spiegato di averli visti “prendere delle maglie dagli espositori e salire con la scala mobile fino al terzo piano”. In seguito Marco Carta sarebbe entrato nel camerino di prova, mentre la donna sarebbe rimasta fuori, passandogli prima le maglie, poi la sua borsa.

L’addetto alla security ha raccontato di aver incontrato nuovamente la coppia, “in mano non avevano più le maglie prelevate poco prima” e di averla poi seguita sino al quarto piano dove si trovano i bagni per la clientela.”Lì vedevo il ragazzo entrare e uscire immediatamente” ha detto.

Una testimonianza che getta una nuova luce nel caso che vede coinvolto Marco Carta. I fatti risalgono al Black Friday scorso, quando La Rinascente della capitale meneghina aveva organizzato un’apertura straordinaria sino all’una di notte.

La coppia, secondo quanto si apprende, sarebbe stata fermata dagli addetti alla sicurezza dopo essere passata attraverso le barriere del negozio facendo scattare l’allarme. Il personale, dopo aver perquisito le borse, avrebbe trovato in quella della donna delle maglie, mentre al quarto piano, nel bagno, sarebbero state trovate delle placche anti-taccheggio staccate con un cacciavite. “Un’ azione preordinata – ha spiegato il testimone – lui ha nascosto gli abiti nella borsa di lei, poi si è chiuso alla toilette e lì ha staccato le placche antifurto” .