Neanche il tempo di godersi una vittoria dal sapore unico che i Måneskin devono già pensare a difendersi da accuse che sembrano del tutto infondate. L’Eurovision 2021 ha regalato al nostro Paese un’emozione che mancava dal 1990 e l’Italia non ha nessuna intenzione di farsi rovinare la festa da chi sembra non accettare una sconfitta.
Damiano è stato accusato dai francesi di aver fatto uso di droghe durante la finale all’EuroFestival e la risposta non si è fatta attendere: il cantante ha fatto sapere di voler sottoporsi il prima possibile a un test antidroga che possa provare la sua assoluta estraneità all’uso di stupefacenti.
Tra i primi a schierarsi a favore dei Måneskin c’è Alessia Marcuzzi, che in un lungo post su Instagram ha detto la sua senza tanti giri di parole:
Je rode. Senza parole per quello che stanno scrivendo alcuni siti francesi su Damiano. Invece di applaudire una band giovanissima, talentuosa e che ha fatto riscoprire il rock a chi pensava che il rock fosse morto. Invece di farli gioire in una serata per loro (e aggiungere anche per noi!) così importante. Siete solo dei rosiconi, lo penso davvero.
E non solo, il post di Alessia continua con una richiesta esplicita all’etichetta discografica dei ragazzi di non mollare e di portare se necessario in tribunale “chi ha voluto minare la carriera e la reputazione della band, con accuse infondate e prive di senso”.
Anche Fabio Fazio, che ha velocemente intervistato la band in collegamento durante la puntata di Che Tempo Che Fa ha cercato di evitare l’argomento, ma ha brevemente commentato:
“È una stupidaggine. Ci sono le fotografie: per togliere dei cocci di un vetro che Thomas ha rotto […] Qualche genio ha pensato che Damiano in eurovisione sniffava. Cose da pazzi. Non prendetevela, sarà una cosa che racconterete a Che Tempo Che Fa tra quarant’anni”
Persino l’entourage della manifestazione ha diramato una nota ufficiale in cui ha confermato di aver trovato dei cocci di vetro nella Green Room dell’evento e di stare approfondendo la questione, con le dovute accortezze. La faccenda sembra assumere i contorni di una “scaramuccia” infondata da parte di chi non ha saputo accettare di essere arrivati secondi. Vincere è bellissimo e saper perdere – a quanto pare – non è da tutti.