Lutto per Vasco Rossi, è morta la “sua” Gabri, ovvero Gabriella Sturani, che ha ispirato il suo celebre successo del ’93. Con lei ha avuto il figlio Lorenzo, che lo ha reso nonno di due nipotine. Sui social, la saluta così: “Non avrei mai pensato che la Gabriella se ne sarebbe andata prima di me. Caro Lorenzo, tua mamma sarà sempre viva nei nostri ricordi più belli. Ti abbraccio forte. Ti sono vicino e ti voglio bene”.
È morta Gabriella Sturani: l’addio di Vasco Rossi
Un addio difficile da proferire per Vasco Rossi, che ha voluto subito dedicare un pensiero al figlio Lorenzo, per non farlo sentire solo. Perché la perdita di una madre ti cambia, per sempre. L’addio a Gabriella Sturani è carico di nostalgia, per quello che c’è stato: i fan del Blasco ricordano sicuramente la celebre canzone Gabri, passata alla storia come uno dei brani più belli del repertorio dell’artista emiliano.
Una storia d’amore, la loro, che risale a parecchi decenni fa, quando Gabriella Sturani aveva solamente 16 anni. Sono stati insieme per ben due anni, dall’83 all’85: rimasta incinta del figlio Lorenzo, la donna aveva scelto di crescerlo da sola. Alla fine, Rossi ha riconosciuto Lorenzo nel 2003. “Adesso ascoltami, non voglio perderti però non voglio neanche neanche illuderti, quest’avventura è stata una follia, è stata colpa mia, tu hai sedici anni ed io…”, versi unici e meravigliosi, che ora suonano amari, per l’improvvisa scomparsa di Gabriella Sturani: aveva solamente 56 anni.
Chi era Maria Gabriella Sturani
Nonostante la storia tumultuosa con il Blasco, tra l’artista e Gabriella Sturani c’è sempre stato un grande affetto, probabilmente in ricordo di quell’amore consumato da giovani, ma che ha lasciato più di un segno: ha generato una nuova vita, quella di Lorenzo, che è sempre stato molto legato ai suoi genitori. In un’intervista esclusiva a Vanity Fair, la donna aveva raccontato di aver conosciuto “Rossi” – non lo aveva mai chiamato Vasco – a tredici anni, in un locale di Rimini. Su di lui, ha sempre speso parole sincere e autentiche: “Era come è: una persona buona, dolce, riservata, premurosa, anche troppo. Rossi è la persona più premurosa che abbia conosciuto”.
Il loro rapporto, definito “bello”, è rimasto forte proprio per Lorenzo. “Se si è laureato, lo deve a suo padre”, aveva raccontato Sturani. “Rossi lo ha convinto a studiare, gli ha pagato l’Università, e gli ha chiesto di impegnarsi per prendere la laurea, perché sarebbe stato il primo, in famiglia”. Come il papà, Lorenzo Rossi ha lavorato a Punto Radio, con un programma di attualità e musica. Sin da piccolo, ha sempre saputo di essere il figlio del Blasco, ed è stata Gabriella a rivelarglielo, senza tenerlo nascosto.
Di Maria Gabriella Sturani, in realtà si sa ben poco. Molto è stato raccontato proprio dal figlio nelle interviste rilasciate nel tempo. Era una “eterna Peter Pan”, platonicamente innamorata di Vasco. “Ricordo che una volta si è commossa quando al ristorante misero su la sua canzone”. E il ricordo di quell’amore giovanile rimarrà per sempre nei cuori di tutti con “Gabri”.
Il ricordo del figlio Lorenzo Rossi
Inevitabilmente Lorenzo Rossi ha voluto dedicare un post alla mamma scomparsa. Non è facile per un figlio esprimere il dolore, la mancanza per la perdita della donna più importante, ma il risultato è stato dei più emozionanti.
“Ciao mamma, non so neanche da che parte cominciare – ha esordito su Instagram -. Di certo so che non ero pronto mamma, non così, non in 10 giorni. Avrei voluto solo qualche giorno in più per poter parlare, per poter sistemare i nostri conti del passato, per scacciare quei fantasmi che da sempre ci hanno perseguitato, per lasciarci andare serenamente mamma. Invece in questa maledetta vita, dove hai fatto tutto velocemente, hai scelto di andartene in fretta, probabilmente senza neanche rendertene conto, fortunatamente senza soffrire… E questo è stato un tuo grande regalo nei confronti miei e di Carlotta [la moglie, ndr], lo so, nessuno di noi si meritava di vederti soffrire“.
Lorenzo Rossi ha ricordato gli ultimi attimi, quelli in cui le ha stretto la mano riuscendo a dirle la cosa più importante: “Se oggi amo le mie figlie così tanto è solo grazie a te, che mi hai insegnato come si ama un figlio incondizionatamente“. Ha ricordato gli alti e bassi di un rapporto che ha descritto come “un amore forte e impossibile da raccontare, forse anche troppo forte”. Quello tra due persone, madre e figlio, “orgogliosi, permalosi, testardi”.
Poi l’ultimo “ti amo” alla sua mamma “guerriera”, con una richiesta: sapere se quell’unica lacrima scesa sul suo viso prima di spirare fosse di gioia.