Emanuele “Lele” Spedicato parla per la prima volta dopo il malore e la grande paura, commuovendo Giuliano Sangiorgi.
Il chitarrista dei Negramaro qualche mese fa era stato colpito da un ictus e ricoverato d’urgenza in ospedale in condizioni gravissime. Oggi, dopo una lotta difficile e momenti drammatici, è tornato a vivere e ha intrapreso il lungo percorso della riabilitazione. La strada per tornare sul palco è ancora lunga, ma il peggio è passato e i Negramaro possono finalmente tirare un sospiro di sollievo, soprattutto Giuliano Sangiorgi che è legatissimo a Lele Spedicato.
Il cantante, ospite del festival Vanity Fair Stories che si è svolto all’Anteo Palazzo del Cinema di Milano, si è commosso ascoltando un messaggio audio dell’amico, che è intervenuto nel corso del concerto per ringraziare tutti i fan che l’hanno sempre sostenuto in questi mesi. “Ciao ragazzi, vi mando un caloroso ed affettuoso abbraccio – ha spiegato Lele, mostrandosi commosso per – l’enorme affetto ricevuto in questi due mesi”.
“Un affetto che mi ha travolto e sostenuto – ha aggiunto il chitarrista -, e per il quale vi dico grazie, grazie, grazie”. Giuliano Sangiorgi è rimasto sorpreso nell’ascoltare le parole dell’amico e collega, visibilmente commosso ha accolto l’applauso del pubblico, felice di fronte al miglioramento costante e veloce di Lele, che ha vinto la battaglia più difficile della sua vita.
“Siamo una vecchia band e siamo ancora insieme – ha spiegato Giuliano Sangiorgi sul palco del festival -, in un mondo in cui sono tutti solisti davanti ai loro “I”, “I, “I”. Il nostro chiamarci “fratelli” non è solo un “hey bro”, è la storia più bella d’Italia. Ritrovare Lele – ha aggiunto – è stato come tornare a respirare dopo un’apnea. Appena lui ha mosso la mano noi abbiamo ritrovato una famiglia. E adesso non vediamo l’ora di continuare a raccontarci di amore e di vita”.
Ad unire ancora di più i Negramaro la nascita di due bambini: Stella, primogenita di Giuliano Sangiorgi, nata dall’amore per Ilaria Macchia e Ianko, figlio di Spedicato e Clio Evans.