La musica partenopea è in lutto, perché si è spenta una delle sue voci più belle, di una vera figlia di Napoli: la notizia della morte di Laura Grey, al secolo Vincenzina Agrillo, ha scosso tantissime persone che si sono appassionate alla sua musica, alla sua voce “verace”, a quella tonalità che è impossibile da imitare o da riprodurre. Un talento che si ha, oppure no. Il debutto a 14 anni, la partecipazione a The Voice Senior, il suo sogno di cantare: una vita al massimo, dedita alle note napoletane.
Addio a Laura Grey, figlia e voce di Napoli
Si è spenta il 5 giugno 2022, in un pomeriggio d’estate, a Bagnoli, dove ormai viveva da tempo: Laura Grey, classe 1941, è stata una delle voci più potenti della musica partenopea. Una sua rappresentante, che si è sempre contraddistinta. Nata ad Afragola il 24 marzo del 1941, sin dalla tenerissima età ha iniziato a cantare, ed è così che Napoli ha avuto modo di innamorarsi della sua voce, che è entrata nella storia.
Non a caso, aveva appena 14 anni quando vinse il Festival Flegreo, con la canzone ‘o Lanzaturo. In virtù della sua voce, che era impossibile da dimenticare, le sue canzoni entrarono a far parte del repertorio classico napoletano. Negli anni conquistò tantissimi successi: l’ultimo album musicale nel 2004, prima di tornare sotto le luci dei riflettori grazie allo show condotto da Antonella Clerici. Durante la sua intensissima vita, la Grey scelse persino di recitare e non solo di cantare: interpretò infatti il ruolo di Concetta Esposito nella pellicola Onore e Guapparia.
Chi era Laura Grey: la partecipazione a The Voice Senior
Tutti la conoscevano per le partecipazioni al Festival di Napoli, ma qualcuno la ricorderà sicuramente per la sua presenza a The Voice Senior, dove era entrata a far parte della squadra di Gigi D’Alessio. Nel 2020, infatti, era ritornata sul piccolo schermo, proprio per prendere parte al programma. Riuscì ad arrivare fino ai Round Six, ma alla fine fu eliminata.
Fu davvero iconico il momento in cui si esibì con Gigi D’Alessio sul palco di The Voice Senior: avevano già avuto modo di duettare insieme quando il cantante suonava ai matrimoni. Un istante che conquistò tutti quanti, soprattutto per la grande spontaneità e genuinità della donna. Nonostante la fama, la gloria, rimase sempre la stessa: non tradì mai la sua personalità verace e in grado di calcare qualsiasi palco.
Perché aveva scelto il nome d’arte di Laura Grey
Vincenzina Agrillo ha avuto due pseudonimi durante la sua carriera musicale. Il primo è stato quello di “Cinzia“, che scelse proprio in concomitanza con la partecipazione ai primi festival musicali. In seguito, invece, iniziò a usare il nome d’arte di Laura Grey, per un motivo legato sempre alla sua città: per Dorian Gray, che è l’attrice che interpretò la Malafemmina, pseudonimo di Maria Luisa Mangini. Un addio sofferto, una figlia di Napoli che ora veglia sulla città e le cui note non saranno mai dimenticate: il funerale è in programma per il 6 giugno alla Chiesa degli Artisti.