Franco Paolantoni, il suo sketch accusato di blasfemia: “Bigotti e razzisti”

Lo sketch natalizio di Paolantoni e Izzo accusato di blasfemia. La risposta del comico a Gasparri

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Maria Francesca Moro

Giornalista e Lifestyle Editor

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La comicità può ridere di qualsiasi cosa? Esiste un limite, qualcosa che non è giusto prendere in giro? Sono quesiti antichi che ritornano ogni qualvolta qualcuno rimane offeso da una battuta, ogni volta che si tira in ballo il politically correct e la sua eccessiva intransigenza. Stavolta, sotto il mirino dei benpensanti sono finiti i comici Franco Paolantoni e Biagio Izzo, che hanno destato clamore con la loro personalissima versione del presepe vivente, andata in onda lo scorso dicembre in prima serata su Rai 2.

Lo sketch della discordia

Facciamo un passo indietro, torniamo al 26 dicembre quando Rai 2 mandò in onda Da Natale a Santo Stefano, inedito varietà condotto da Stefano De Martino. Durante il programma, una sfilza di ospiti più o meno illustri ha affiancato sul palco l’ex marito di Belen e, tra questi, ci sono stati anche Biagio Izzo e Franco Paolantoni.

Il duo comico, dato il periodo, ha messo in scena uno scanzonato presepe vivente: Izzo interpretava Maria e Paolantoni vestiva di panni di San Giuseppe. “Madonna mia” urlava la Santa donna in preda alle fatiche della maternità, mentre il marito si chiedeva come avesse fatto a nascere questo bambino senza aver prima consumato il matrimonio: “Eh, lo Spirito Santo… non mi torna”.

Battuta tra le più classiche, che chiunque abbia frequentato almeno una lezione di catechismo avrà sentito fare, ma che qualcuno non ha ritenuto adatta alla prima serata della tv nazionale. “Siamo indignati per la rappresentazione blasfema e volgare” hanno comunicato Carlo Giovanardi, fondatore di Popolo e libertà, e Jacopo Coghe, portavoce di Pro vita e famiglia onlus.

Tra i grandi indignati anche il senatore di Forza Italia Maurizio Gasparri che, dopo aver definito il siparietto “blasfemo e volgare”, ha presentato un’interrogazione in commissione di Vigilanza Rai. Addirittura. La risposta del comico tirato in causa non si è fatta attendere.

Franco Paolantoni: la risposta alle accuse

La “denuncia” presentata da Gasparri ha infastidito non poco il comico Franco Paolantoni che, sulle pagine di Fanpage, l’ha definitiva “vergognosa”. L’uomo di spettacolo non crede “che queste cose possano offendere la Chiesa, i credenti”. E d’altronde, prosegue: “Questa non è la televisione del Vaticano, è la tv di Stato. Non capisco perché la tv di Stato laico dovrebbe impedire una cosa del genere. C’è libera espressione”.

Le parole di Paolantoni, proseguendo con l’intervista, si fanno sempre più dure: “Non credevamo che queste menti fossero così ottenebrate dalla voglia di bigottismo e dalla esagerata oscura e mediocre visione di quello che è la satira, l’ironia. A me queste cose mi sanno di oscurantismo, di dittatura, di una roba antica. Mi fanno paura”. E ancora: “Professano di essere cristiani e poi danno dimostrazioni di aggressività e mancanza di democrazia. Che cristiani sono?”

Paolantoni risponde anche alle critiche rivolte alla scelta di far interpretare la Madonna a un attore maschio: “Non abbiamo detto che la Madonna era un uomo. C’è del sottile razzismo, sessismo, sotto queste robe. In quel momento era un attore che interpretava la Madonna in maniera ironica e satirica. Non c’era volontà di offesa, ma solo la voglia di mettere in piedi una roba divertente”. Biagio Izzo, invece, non ha risposto, ma il collega assicura che, assieme, si sono fatti una bella risata.