Ema Stokholma, il rapporto con la madre violenta e la forza del perdono

Ema Stokholma, a 'Oggi è un altro giorno', ha raccontato la sua infanzia al fianco di una mamma violenta e la sua voglia di superare i dolori del passato

Bellissima, energica e sempre pronta a donare il suo sorriso a chiunque, Ema Stokholma, all’anagrafe Morwenn Moguerou, ha dimostrato di avere un enorme talento, passione per la musica e, soprattutto, un grande carisma. Dietro l’allegria a cui ha abituato i suoi fan, però, si nasconde un passato difficile, doloroso e un rapporto madre-figlia che l’ha profondamente segnata.

Cresciuta in un paese del sud della Francia, Ema Stokholma non fa mistero della sua infanzia complicata, consapevole che tutte le ferite, per quanto le abbiano procurato grandi sofferenze, l’hanno resa la donna che è oggi e che tanti hanno imparato ad amare e apprezzare. A raccontare la sua vita proprio lei che, dopo essersi lasciata andare in una lunga intervista con Silvia Toffanin, è tornata sull’argomento a Oggi è un altro giorno dimostrando tutta la sua forza.

Ema, infatti, ha subito violenze fisiche e psicologiche tra le mura di casa da parte di colei che, più di tutti, avrebbe dovuto proteggerla: la madre, a sua volta cresciuta in una famiglia violenta. Il tutto avveniva nel silenzio generale delle persone che circondavano il nucleo familiare:

Sentivo una gran solitudine, anche mio fratello. Ti senti proprio incompreso, ti succedono cose in casa e non capisci perché c’è questo silenzio da parte dei maestri e degli assistenti sociali. Ti senti solo, perché cresci così e non ti fidi di nessuno.

La forza di Ema si percepisce già nella sua infanzia. Nonostante le violenze subite, le accuse da parte della madre che, probabilmente, stava vivendo un fortissimo disagio psicologico, la disc jockey è riuscita a sviluppare una personalità forte, la consapevolezza di non essere colpevole e la voglia di interagire con gli altri.

Un racconto straordinariamente lucido, quello di Ema, che negli anni, anche sbagliando e toccando il fondo, ha affrontato un percorso per poter convivere con i dolori del passato. Ma non solo, riesce a fare anche un passo in più, non scontato, e a mostrare perdono e comprensione laddove ci si aspetterebbe solo rancore:

Quando l’ho vista l’ultima volta non riusciva neanche a guardarmi in faccia. E io credo che non ci fosse bisogno di infierire, mia madre stava veramente male, aveva bisogno di aiuto. Una persona che sta bene non fa queste cose.

Ema Stockholma, che ha raccontato tutto nel libro ‘Per il mio bene’, affronta ogni giorno il suo presente, portandosi sulle spalle il peso del passato e cercando di cogliere il meglio dalle sue esperienze e di migliorarsi. Un vero e proprio esempio di come imparare a volersi bene può aiutare a costruirsi una vita serena e felice.