Elodie, la verità sulla famiglia: “Non mi sento figlia”. E si sbilancia su Marracash

Elodie ha raccontato la sua infanzia con la famiglia e i genitori, ma non ha perso occasione per tornare sull'argomento Marracash

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Nicoletta Fersini

Giornalista, Content Editor, SEO Copywriter

Giornalista ed evocatrice di parole: appassionata di lifestyle, tv e attualità. Inguaribile curiosa, osserva il mondo. Spesso sorseggiando un calice di vino.

“Sono stati molto onesti e molto egoisti”. Sono parole che Elodie ha rivolto alla famiglia, ai genitori che l’hanno cresciuta al Quartaccio, quartiere di Roma che le ha insegnato ad affrontare le difficoltà quando, ancora bambina, avrebbe dovuto soltanto pensare ai giochi. È lì che ha imparato cosa vuol dire “sorellanza”, ed è sempre lì che ha costruito quella corazza che si porta ancora addosso. Ne ha parlato in un’intervista al Corriere, intima e senza peli sulla lingua, com’è nel suo carattere. E ha avuto anche da dire qualcosa sul suo celebre ex, il rapper Marracash.

Elodie, l’infanzia difficile con la famiglia

Non è soltanto un luogo comune, l’infanzia e il rapporto con la famiglia ci segna profondamente per la vita. Gli adulti di domani sono il frutto di ciò che ha vissuto il bambino di ieri, con le sue fragilità e la voglia di farcela, nonostante i problemi e le difficoltà. Elodie ha aperto una piccola finestra sul suo passato, sul rapporto con i genitori e i frutti che ne ha raccolto.

Il padre Roberto era un artista di strada, la madre Claudia era una cubista di origini caraibiche. Viveva con loro al Quartaccio, una borgata alla periferia di Roma, e non sono mancate le difficoltà. Problemi di tossicodipendenza, denaro che non bastava e in più la consapevolezza di dover proteggere a tutti i costi Fey, la sorellina più piccola di tre anni. Elodie ha definito i suoi genitori “egoisti ma onesti”, non li cambierebbe ma sa che è per loro che è dovuta crescere più in fretta di quanto avrebbe fatto in altre circostanze.

“Non è che non mi sono mai sentita figlia – ha rivelato al Corriere -. Ma a un certo punto ho detto vabbè, io sono figlia mia, padrona della mia vita. Non mi sono più sentita figlia. Ovviamente ho un legame con la mia famiglia, a volte la amo di più a volte di meno, è la normalità. Diciamo che è vero che non mi sento figlia, ma mi sento tanto frutto loro. Non li vorrei diversi da quello che sono perché sarei diversa io. Su certe cose mi viene da rimproverarli e su altre mi viene da dirgli bravi”.

Elodie, il “diritto all’egoismo” e il rapporto con la nonna

Elodie ha ammesso di aver ereditato in qualche modo dai genitori proprio quell’egoismo, sempre tacciato come difetto tout court. Lo stesso egoismo che l’ha portata a restare da sola, a non avere al proprio fianco una persona. Non c’è spazio per qualcun altro quando devi affrontare a muso duro le difficoltà, impari pian piano che devi dar priorità a te stessa se vuoi “sopravvivere” e riuscire nelle tue ambizioni.

In questo si vede molto simile alla nonna Marise Victorine, che ha descritto come “una donna complessa, molto rigida, una rigidità dettata dal vissuto, lei ha messo dei paletti per non far avvicinare troppo le persone nei momenti di fragilità”. Come lei, anche Elodie ha costruito una corazza per proteggere la parte più intima e delicata di sé, quella che ha sempre evitato di mostrare, in luogo di una aggressività da “bulla” che le ha permesso di farsi strada anche laddove gli ostacoli provavano a impedirglielo.

“Fa quello che vuoi, la tua strada cercala, sii libera”, le diceva sempre nonna Marise Victorine. E lei ha seguito il consiglio alla lettera, facendo suo quel “diritto all’egoismo” che tutte le donne dovrebbero far proprio: “Abbiamo diritto a non essere sempre gentili, brave, dolci, mai sboccate… Devi darti la possibilità di avere difetti per poter essere onesta e provare a limarli, i difetti, se li neghi no, non ci puoi lavorare”.

Elodie, la verità sull’amore con Marracash

L’intervista al Corriere è stata per Elodie anche un’occasione per tornare su un argomento parecchio discusso nelle ultime settimane: l’amore con il rapper Marracash. Una storia passionale, a tratti tormentata che è finita di comune accordo tra i due ma che non ha mai estinto la fiamma del sentimento che li lega.

“L’effetto che mi ha fatto lui nella vita non me l’ha mai fatto nessuno – ha ammesso la cantante -. È animalesco, ha quel tormento animale, e poi mi stupisce quante cose sa e quante me ne ha insegnate nel tempo. È elegante, era molto bello vederlo scrivere le sue canzoni. Ed è stato l’essere umano che più mi ha agitato. C’erano paura e desiderio, ci studiavamo ed era difficile acciuffarci. Molto difficile”.