Eleonora Giorgi e il tumore al pancreas: “Pensavo di avere un raffreddore”. Poi la scoperta

Eleonora Giorgi ha scelto d'essere un esempio, raccontando la sua battaglia, tutt'altro che conclusa, per alleviare le paure degli altri

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Luca Incoronato

Giornalista

Giornalista pubblicista, redattore e copywriter. Ha accumulato esperienze in numerose redazioni, scoprendo la SEO senza perdere il suo tocco personale

Eleonora Giorgi ha deciso di parlare apertamente della malattia che l’affligge. La celebre attrice ha un tumore al pancreas che però, dice, è riuscita a scoprire in tempo. Guarda al bicchiere mezzo pieno, spiegando come si siano verificate delle circostanze fortuite. È ben consapevole, però, che ora avrà inizio la fase più dura, fisicamente e mentalmente, quella della chemioterapia.

Come sta Eleonora Giorgi

Intervistata dal Corriere della Sera, Eleonora Giorgi ha offerto uno sguardo intimo su quello che è il suo privato. Ha ammesso d’aver molta paura, considerando come la sua vita stia per cambiare radicalmente. Le sue giornate ruoteranno intorno alla chemio che, i medici l’hanno avvertita, potrebbe spingerla a dormire anche per tre giorni, nel primo ciclo: “Dovrà ripetere le terapie ogni 15 giorni ma ho deciso di combattere, con determinazione”.

Inizialmente la notizia l’ha lasciata incredula. Qualcosa non andava e lo sapeva bene ma credeva di soffrire di problematiche polmonari: “Sono stata miracolata, perché l’ho scoperto in tempo”. Le circostanze favorevoli iniziano con un forte raffreddore. Era il 26 ottobre e poco dopo ha svolto una mammografia. Durante l’esame è stata però colpita da un brutto colpo di tosse, che l’ha spinta a richiedere anche un’ecografia: “Quell’angelo mi ha detto di prenotare una tac”.

Un esame salvifico, che ha rivelato tanti piccoli noduli. Con la Pet, poi, è stato svelato il carcinoma al pancreas di cui soffre: “Se i noduli ai polmoni fossero stati metastasi, avrei un anno e mezzo di vita davanti a me”. Oggi invece la prospettiva è ben altra e dopo la chemio potrà operarsi.

Dalla paura alla lotta

Eleonora Giorgi ha scelto di parlare per essere da esempio. Raccontando la sua storia, evidenzia l’importanza di agire per tempo e di effettuare dei controlli: “Voglio dare coraggio a chi combatte come me. Mi servirà anche per non buttarmi giù. Perderò i capelli, le sopracciglia ma quei momenti mi daranno il pretesto per truccarmi, indossare un turbante nero o una parrucca vaporosa. Sentirmi viva”.

Inizialmente la sua reazione era stata però ben diversa. Oggi è pronta a combattere emotivamente. Per quanto non esistano pazienti che lottano più di altri, che quasi conquistano la guarigione, è di certo importante riuscire a guardare al domani con speranza. Lei si era detta pronta a morire. Se fosse giunta la sua ora, l’avrebbe accettato, dopo una vita trascorsa al massimo e una vecchiaia che non la fa impazzire. Era però un discorso egoista, ha detto, e se ne è resa conto.

A illuminarla sono stati i volti dei suoi figli, Andrea e Paolo, addolorati per la notizia e per le prospettive possibili. Per loro ha deciso di restare forte e lottare, senza farsi abbattere dal macigno che le è stato lanciato contro: “Tra le cose positive di questo momento, c’è l’essere al centro dei loro cuori. Ho sentito il loro grande amore”.

Con loro, ha effettuato un bel po’ di ricerche online, provando così a esorcizzare la paura. Ha esaminato altri casi celebri, dei quali si è parlato molto e si conoscono i dettagli. Nello specifico Fedez e Steve Jobs: “Mi ha sorpreso scoprire che Jobs per lungo tempo si sia affidati a cure alternative. Io ho piena fiducia nella scienza”.