Don Matteo, Raoul Bova conferma il suo arrivo e parla di Terence Hill

Raoul Bova conferma l'arrivo in "Don Matteo", parla di Terence Hill e di cosa accadrà alla serie tv Rai.

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Valentina Vanzini

Content Editor e Lifestyle Specialist

Cacciatrice di storie, esperta di lifestyle e curiosa per natura. Scrivo con e per le donne. Autrice del bestseller Mia suocera è un mostro.

Pubblicato: 3 Giugno 2021 12:05

Raoul Bova conferma l’arrivo nella serie tv Don Matteo e parla di Terence Hill. Da settimane ormai si parla della partecipazione dell’attore allo show Rai che ha per protagonista il famosissimo prete. Le riprese della tredicesima stagione di Don Matteo sono iniziate da poco a Spoleto.

Fra le novità delle prossime puntate ci sarà non solo il ritorno di Flavio Insinna, ma anche l’arrivo di un nuovo personaggio. Si tratta di un sacerdote al primo incarico interpretato da Raoul Bova, reduce dal successo di Buongiorno Mamma. La possibile staffetta fra Terence Hill, che è stato Don Matteo per oltre dieci anni, e Bova, ha creato molte perplessità.

“Terence HIll è Don Matteo e Don Matteo è Terence Hill”, aveva scritto su Twitter Nino Frassica, poco dopo l’annuncio dell’arrivo di Raoul nella fiction. Dopo settimane di silenzio e tante indiscrezioni, Bova ha deciso di parlare di questa nuovissima avventura in un’intervista a Vanity Fair. Se da una parte l’attore ha confermato il suo arrivo nella serie tv Rai, non ha chiarito cosa accadrà al personaggio interpretato da Terence Hill, nè se ci sarà una staffetta fra i divi come è stato ipotizzato più volte.

“Su Don Matteo non possiamo ancora dare un giudizio – ha confessato -, un parere perché comunque è stata un’idea della Rai e del produttore quella di pensare a questa ipotesi, di un omaggio nei confronti di Terence Hill. Ci sarà questo inserimento, ma stanno scrivendo e cercando di rispettare le sensibilità di tutti gli spettatori che amano Terence Hill. Entriamo in punta di piedi”.

Nel frattempo, dopo Buongiorno Mamma, Bova sarà in tv con Ultima gara, il film realizzato con Manuel Bortuzzo: “Un film molto importante per me – ha spiegato – è una riflessione di un 50enne e di uno sportivo, sulla vita e lo sport, su cosa sarei diventato se avessi azzeccato la virata durante la gara più importante: come sarebbe andata la mia vita? Sarei stato felice? Avrei conosciuto la madre dei miei figli? Ultima gara è una sorta di “sliding doors” che racconta le ipotesi delle mie potenziali vite incontrando altri nuotatori”.