Domenica In, Favino racconta da Mara Venier l’amore per Anna Ferzetti

Pierfrancesco Favino, attore amatissimo, a Domenica In confessa l'amore per la sua famiglia

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Redazione

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Pierfrancesco Favino ha scelto di aprire il suo cuore a Mara Venier a Domenica In in una lunga intervista in cui ha svelato la sua parte più intima: l’amore per sua moglie Anna Ferzetti e per Greta e Lea, le bambine nate dalla loro unione.

I due, inseparabili dal 2003, si sono conosciuti durante una cena di amici comuni e a colpire Favino è stata proprio l’intraprendenza di Anna che ha fatto il primo passo invitandolo a ballare. Un romantico gesto che ha dato il via ad una splendida storia d’amore che è saputa andare oltre anche ai 13 anni di differenza che li dividono.

Una relazione resa ancora più solida dalla passione comune per la recitazione: la Ferzetti d’altra parte è la figlia di Gabriele Ferzetti, noto attore romano, che le ha trasmesso sin dall’infanzia l’amore per il piccolo e grande schermo. Anna ha infatti partecipato a tante fiction di successo come “Mamme imperfette”, “Il commissario Rex” e “Rocco Schiavone”, arrivando ad essere protagonista anche di Curon, la serie televisiva targata Netflix.

Una bellissima famiglia quella di Favino di cui l’attore ha parlato con gli occhi pieni d’amore, soprattutto, quando Zia Mara gli ha mostrato una clip di sua moglie da bambina: un momento inaspettato che ha lasciato l’attore senza parole e impressionato dall’estrema somiglianza che lega Anna, in particolare, alla piccola Greta. Un papà e marito speciale che non perde occasione per ringraziare le sue tre donne per il sostegno che gli riservano ogni giorno.

Pierfrancesco infatti, soprattutto negli ultimi anni, colleziona un successo dopo l’altro ed è diventato non solo uno degli attori più amati ma anche tra i più premiati ai festival cinematografici più prestigiosi. I ruoli interpretati dall’attore sono numerosissimi e hanno permesso a Pierfrancesco di far conoscere al grande pubblico non solo il suo talento ma anche la sua enorme sensibilità, dote rara e necessaria per saper rendere i personaggi vivi così come solo lui e pochi altri riescono a fare.

Un attore conteso dai registi più importanti, amatissimo dal pubblico che corre a vedere gli ultimi progetti che lo vedono protagonista come “Padre Nostro”: il film che racconta l’attentato del 14 dicembre del 1976 al vicequestore Alfonso Noce. Un progetto che vede anche l’esordio sul grande schermo di Lea, secondogenita di Anna e Favino.

Un artista eclettico che però sa spogliarsi anche di tutte le sovrastrutture richieste dal suo lavoro e che, alla vista dei bellissimi occhi azzurri della sua Anna, si scioglie mostrando tutta la sua sensibilità.