L’indagine per truffa aggravata nei confronti di Chiara Ferragni è stata chiusa e confermata. La strategia della difesa è ottenere l’archiviazione: questo sarebbe l’obiettivo principale, con una memoria di 200 pagine. E potrebbe non essere escluso un interrogatorio, un “faccia a faccia con il PM Cristian Barilli e il procuratore aggiunto Eugenio Fusco”. Quasi un passaggio obbligato, perché gli avvocati dell’imprenditrice, ovvero Giuseppe Iannaccone e Marcello Bana, non sarebbero propensi alla proposta di patteggiamento.
Chiara Ferragni, la strategia della difesa
Quasi un anno è passato dallo scandalo che ha visto al centro l’opera di beneficenza di Chiara Ferragni con le iniziative del Pandoro e delle Uova di Pasqua. Le indagini sono proseguite fino a quando non sono state chiuse proprio il 4 ottobre dalla Procura di Milano. Oltre alla Ferragni, risultano indagati l’ex braccio destro e sinistro, Fabio Maria Damato, oltre a Francesco Cannillo e Alessandra Balocco.
Nella nota del procuratore, si legge che le indagini “hanno permesso di ricostruire la pianificazione e diffusione di comunicazioni di natura decettiva, volte a indurre in errore i consumatori in ordine al collegamento tra l’acquisto dei prodotti pubblicizzati e iniziative benefiche”. E ora inizia a delinearsi anche la strategia difensiva dell’imprenditrice, difesa da Giuseppe Iannaccone e Marcello Bana, che a Fanpage hanno riferito che “Chiara Ferragni è una cittadina modello”.
Secondo l’Ansa, la linea difensiva dovrebbe passare dalla richiesta di interrogatorio in Procura a Milano: per replicare alle accuse, gli avvocati starebbero preparando una memoria difensiva di circa 200 pagine, “se non di più”. Iannacone ha detto: “Con i pubblici ministeri terremo un confronto aperto e non escludo un confronto personale da parte di Chiara”. L’obiettivo finale, dunque, è l’archiviazione: la Ferragni darà la sua versione e spiegherà perché è stato commesso quello che aveva definito un “errore di comunicazione”.
Venti sono i giorni di tempo per presentare documenti e memoriali alla Procura. Dopo l’avviso di chiusura delle indagini, non si è fatta attendere la dichiarazione degli avvocati della Ferragni: “Riteniamo che questa vicenda non abbia alcuna rilevanza penale e che i profili controversi siano già stati affrontati e risolti in sede di AGCM. Avvieremo al più presto un confronto con i Pubblici Ministeri e confidiamo in una conclusione positiva della vicenda. Chiara Ferragni ha fiducia nel lavoro della magistratura e che la sua innocenza venga acclarata quanto prima”.
Con Fedez, la separazione è consensuale
Si sta delineando sempre di più un quadro chiaro: la volontà di Chiara Ferragni di chiudere con il passato, mettere un punto e ricominciare. Dal bagno di folla ad Atene fino alla ripresa del lavoro, sta vivendo il suo nuovo amore con Silvio Campara a luci spente secondo il giornalista Gabriele Parpiglia. E con Fedez, la separazione è consensuale. L’Ansa riporta che l’influencer si occuperà delle spese di mantenimento dei figli, Leone e Vittoria, e che continueranno a vivere con lei. Tuttavia, un’indiscrezione dell’ultima ora di fonti vicine a Fedez hanno fatto sapere che il rapper si occuperà delle spese sanitarie, scolastiche e sportive su sua stessa richiesta, e che i figli saranno affidati a entrambi in egual modo. Il nodo della questione sarebbe stato, stando alle indiscrezioni di Oggi, l’assegno di mantenimento (Fedez avrebbe offerto 5mila euro, mentre Ferragni avrebbe chiesto circa 20mila euro).