È sempre stato molto lontano dalle luci della ribalta, soprattutto per volontà della madre: Cristiano Ardenzi è il figlio di una delle più famose cantanti della scena italiana, Ornella Vanoni. La compianta artista ha sempre preferito per lui una vita riservata. Proprio per questo motivo di lui si sa davvero poco, se non per qualche informazione rivelata direttamente dalla madre durante le numerose interviste che ha rilasciato nella sua lunga carriera. Della sua vita privata ha sempre parlato pochissimo perché ha sempre preferito raccontarsi con la sua arte.
Chi è il figlio di Ornella Vanoni
Cristiano è nato nel 1962, dall’amore di Ornella Vanoni con Lucio Ardenzi, scomparso nel 2002 a Roma, e conosciuto con il nome d’arte Lucio Minunni, impresario teatrale e talent scout. L’artista di Senza fine ha sposato Ardenzi nel 1960: il loro matrimonio è durato 12 anni, durante i quali appunto è nato il suo unico figlio. Il rapporto con il suo ex marito nacque quasi per caso, come ha raccontato in un’intervista: “Non sapevo cosa fare di me. Mi ero lasciata con Strehler che era sposato, amavo Paoli che era sposato, incontro Ardenzi, mi sposo”. È stato anche il suo unico matrimonio perché dopo questa prima esperienza non si è più sposata.
Dopo una serie di tradimenti da parte di Gino Paoli, Ornella Vanoni decise di lasciarlo per sempre: “Mi tradiva in continuazione – ha ammesso -. Poi, non lo trovavo mai, e piangevo. L’ho lasciato col cuore che era uno spezzatino”. L’incontro con Lucio riuscì a cancellare il dolore di quella storia così travagliata, regalandogli il gioiello più bello, il suo Cristiano, che l’ha anche resa nonna di Matteo e Camilla che ama moltissimo ma di cui non parla spesso.
In una rara occasione, a Silvia Toffanin, ha svelato un po’ di dettagli. Ha sottolineato come Matteo sia molto solare e un gran lavoratore. Il suo è un impiego normale, ha detto, all’interno di un’agenzia di pubblicità. È una persona regolata, che intende fare carriera. E Camilla, invece? “È come Corto Maltese. A 18 anni mi ha detto ‘se mi paghi il biglietto per la Nuova Zelanda, io partirei’. Poi è tornata dopo 4 anni, con tutti i rasta e il diploma di insegnante di yoga. È stata poi a Milano e ora a Berlino”. Sappiamo di lei che ha preso il diploma di cuoca e che è “sempre in giro”.
Perché si sa poco di Cristiano Ardenzi
Ornella Vanoni, in tutti questi anni, ha lasciato il figlio lontano da gossip e palcoscenici, permettendogli di vivere una vita tranquilla e serena. Nel 2002, l’anno della scomparsa del suo ex marito, Ornella ha citato il figlio in una toccante lettera pubblicata sul Corriere della Sera.
Con parole commoventi, la cantante ha raccontato anche del concerto che ha tenuto la sera dopo la morte di Lucio Ardenzi: “Questa sera io farò lo spettacolo che devo fare e sarà uno spettacolo nello spettacolo, quello della vita, che dobbiamo recitare al nostro meglio finché abbiamo la forza di rappresentarlo. E poi c’è Cristiano, nostro figlio, del quale ti ringrazio“.

La Vanoni ha sempre fatto di tutto per tutelare la privacy di Cristiano: del resto ha sempre saputo che per suo figlio crescere accanto a una madre come lei sarebbe stato diverso che per gli altri bambini, data la sua fama. In una intervista con Pino Strabioli ha ammesso che “per tutti i figli delle donne di successo è un po’ complicato”. E ha anche raccontato di essere una nonna amorevole, affermando di essere “la nonna più straordinaria del mondo”, anche se il suo rapporto con i nipotini è costantemente tenuto d’occhio dal figlio. Con il sorriso sotto i baffi la Vanoni infatti ha ammesso: “Mio figlio mi guarda con sospetto”.
Il rapporto tra Ornella Vanoni e suo figlio
Quello tra Ornella Vanoni e suo figlio Cristiano Ardenzi non è stato un rapporto canonico. Non poteva esserlo, considerando il vortice caotico che è stata la vita dell’artista. A Verissimo aveva spegato d’aver avuto la chance d’averlo con sé quando lavorava come attrice. Negli impegni sul palco, in qualità di cantante, però, era costretta a lasciarlo ai suoi genitori: “Questo non gli ha fatto bene”.
Il loro legame è stato intaccato da questa enorme distanza. È stato principalmente cresciuto dai nonni, ritenendo che sua madre gli preferisse una vita colma di luci:
“Non puoi spiegare a un bambino che parti perché devi o vuoi lavorare. Ho lasciato mio figlio ai nonni, che lo hanno adorato. – ha detto a Daria Bignardi – Non l’ho lasciato a dei mostri, però questo non l’ha capito e ci ha fatto soffrire entrambi. Ho avuto dei terribili sensi di colpa e sofferto così tanto che mi sono assolta. Ne abbiamo parlato ma quando il rapporto è logorato per tanti anni, è difficile che possa essere perfetto”.