Angelina Jolie, l’appello contro la guerra tra Israele e Hamas: tutti i vip per la pace

Angelina Jolie interviene sul conflitto Israele-palestinese: "L'attacco di Hamas non giustifica il bombardamento di vittime innocenti”

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Giorgia Prina

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“Quello che è successo in Israele è un atto di terrorismo. Ma ciò non può giustificare le vite innocenti perse nel bombardamento della popolazione civile a Gaza”. Angelina Jolie scende in campo contro la violenze che si stanno consumando sul campo di battaglia che coinvolge Israele, Hamas e i palestinesi all’interno della Striscia di Gaza. L’attrice non è nuova a interventi diretti in questioni umanitarie cruciali e certo le sue parole erano attese.

Israele, Angelina Jolie: le parole contro la guerra

L’attrice Angelina Jolie è intervenuta con alcune parole affidate a un post sul suo account Instagram sull’attacco di Israele a Gaza. Poche ma dure parole bianche su sfondo nero, che mirano a colpire con fermezza alcuni punti chiave dell’escalation di violenza dopo l’attacco di Hamas ad Israele del 7 ottobre.

“Come milioni di persone in tutto il mondo – scrive l’attrice premio Oscar su Instagram – ho passato le ultime settimane turbata e arrabbiata per l’attacco terroristico in Israele, per la morte di così tanti civili innocenti, chiedendomi come aiutare al meglio. Anch’io prego per il ritorno immediato e sicuro di ogni ostaggio, e per le famiglie che sopportano il dolore inimmaginabile per l’omicidio di una persona cara. Soprattutto, i bambini assassinati e i tanti bambini ora rimasti orfani”.

“Quello che è successo in Israele è un atto di terrorismo. Ma ciò non può giustificare le vite innocenti perse nel bombardamento di una popolazione civile a Gaza che non ha nessun posto dove andare, nessun accesso al cibo o all’acqua, nessuna possibilità di evacuazione e nemmeno il diritto umano fondamentale di attraversare un confine per cercare rifugio”.

Angelina Jolie ha fatto poi riferimento ai suoi anni di impegno in questioni umanitarie complesse: “Proprio per il mio lavoro ventennale con i rifugiati, la mia attenzione è rivolta alle persone sfollate a causa della violenza in ogni contesto. Gaza ha una popolazione di oltre 2 milioni di persone, metà delle quali bambini, che hanno vissuto un duro blocco per quasi due decenni, oltre ad altri decenni di sfollamenti e nessuno stato. I pochi camion degli aiuti che stanno arrivando sono una piccola parte di ciò che è necessario (e che veniva consegnato quotidianamente prima del conflitto attuale), mentre i bombardamenti causano ogni giorno ingenti bisogni umanitari. Negare gli aiuti, il carburante e l’acqua sta punendo collettivamente un popolo. L’umanità chiede un cessate il fuoco immediato. Le vite palestinesi e israeliane – e le vite di tutte le persone a livello globale – contano allo stesso modo”.

Tutto ciò che può prevenire morti civili e che può salvare vite deve essere fatto. Come molti altri io ho donato perché (le persone della Striscia) ricevano il sostegno medico necessario. Io ho scelto di supportare il lavoro di Medici senza Frontiere e sto seguendo in modo assiduo i loro report”.

Angelina Jolie e i Vip per la pace

Come l’attrice stessa ha ricordato nel post, Angelina Jolie per 20 anni ha lavorato con l’Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i rifugiati, conducendo una campagna a sostegno delle persone costrette a sfollare in tutto il mondo. Si è unita per la prima volta nel 2001 come ambasciatrice di buona volontà delle Nazioni Unite e poi nel 2012 è stata nominata inviata speciale. L’anno scorso si è dimessa dal suo ruolo presso l’Unhcr. “La mia attenzione è rivolta alle persone sfollate a causa della violenza in qualsiasi contesto sia”, si leggeva nella dichiarazione della Jolie.

Sono tantissime le personalità pubbliche che negli ultimi giorni hanno utilizzato i social per prendere posizione ed esprimersi sul sanguinoso conflitto Israele-Hamas, che ha già mietuto migliaia di vittime civili.

Se alcuni si sono limitati a esprimere il proprio cordoglio per la perdita di vite umane, altri hanno preso una posizione più schierata politicamente, divenendo oggetto di veri e propri casi mediatici: da Mia Khalifa e Gigi Hadid, a Quentin Tarantino, ma anche ​Kylie Jenner e Kim Kardashian. Anche Fedez ha condiviso sui propri canali social alcune frasi sulla guerra. Ricordiamo anche l’attrice Maisa Abd Elhadi, arrestata dalla polizia israeliana dopo alcuni post pubblicati sul suo profilo Instagram.