Andrea, Marco, Alessandra e Giovanni sono i figli di Ennio Morricone, nati dal suo amore per Maria Travia. Era il 1956 quando i due si sposarono, decisi a non lasciarsi mai più, dopo un romantico incontro a Roma e il compositore che, con coraggio e determinazione, era rimasto accanto a Maria dopo un incidente.
Chi sono i figli di Ennio Morricone
Dall’amore fra la Maria Travia ed Ennio Morricone sono nati quattro figli, tutti di grande successo. Marco e la secondogenita Alessandra, quindi Andrea Morricone, che è un noto compositore e direttore d’orchestra, e Giovanni Morricone, che lavora nel mondo del cinema.
“È stata bravissima lei a sopportare me – aveva raccontato qualche tempo fa il grande maestro, parlando della moglie Maria e della famiglia -. È vero, qualche volta sono stato io a sopportarla. Ma vivere con uno che fa il mio mestiere non è facile. Attenzione militare. Orari rigorosi. Giornate intere senza vedere nessuno. Sono un tipo duro, innanzitutto con me stesso e di conseguenza con chi mi sta attorno. Altrimenti i risultati non arrivano. Il successo viene certo dal talento, ma più ancora dal lavoro, dall’esperienza e, ripeto, dalla fedeltà: alla propria arte come alla propria donna. Mi sono dato la regola di dare il meglio, sempre. Anche se non sempre ci si riesce”.
Chi ha seguito la carriera musicale
Fra i figli di Morricone, Andrea è quello che ha scelto più di tutti di seguire le orme del padre. Ha iniziato a studiare musica sotto la sua guida, in seguito si è diplomato presso il conservatorio di Santa Cecilia di Roma, diventando compositore e direttore d’orchestra. Dal 1996 al 1998 è stato direttore artistico dell’Auditorium dell’Istituto Massimiliano Massimo nella Capitale, in seguito ha tenuto numerosi concerti sia in Italia che all’estero.
Fra i suoi successi c’è anche la direzione dell’orchestra dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia e dell’orchestra dell’Opera di Budapest. Negli anni Ottanta, Andrea ha collaborato con il padre Ennio Morricone per realizzare la colonna sonora del film Nuovo Cinema Paradiso di Giuseppe Tornatore e nel 1990 il suo lavoro gli è valso un BAFTA.
Il legame artistico di Ennio Morricone e Giuseppe Tornatore andava ben oltre l’aspetto professionale e artistico. Insieme alla moglie e ai figli, l’aveva infatti citato nel necrologio scritto di suo pugno prima della scomparsa, in cui aveva dedicato una riga a tutti i grandi amori della sua vita: “Ennio Morricone è morto. Lo annuncio così a tutti gli amici che mi sono stati sempre vicino e anche a quelli un po’ lontani che saluto con grande affetto. Impossibile nominarli tutti. Ma un ricordo particolare è per Peppuccio e Roberta, amici fraterni molto presenti in questi ultimi anni della nostra vita.
Alessandra, Marco e Giovanni, proprio come lui, sono cresciuti immersi nell’arte grazie al loro famosissimo papà. Alessandra e Marco, più riservati, vivono lontano dai riflettori, mentre Giovanni ha scelto la strada del cinema, lavorando come regista e produttore. Dopo la sua morte, hanno continuato a lavorare nel suo ricordo con riservatezza e discrezione nonostante il cognome che portano e che hanno onorato con i loro percorsi professionali, alcuni nel segno degli insegnamenti ricevuti dal padre.