Morto Amedeo Gianfrotta, regista di Reazione a Catena. Liorni: “Tanti momenti insieme”

Amedeo Gianfrotta era noto anche per aver diretto il programma "Reazione a Catena". Il regista se ne è andato a causa di complicazioni dovute a una malattia

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Francesca Secci

Giornalista

Sarda, ma anche molto umbra. Giornalista pubblicista, sogno di una vita, da maggio 2023, scrive soprattutto di argomenti che riguardano l’attualità.

Nel panorama del cinema e della televisione italiana, pochi nomi risuonano con la stessa intensità di Amedeo Gianfrotta. Conosciuto per la sua brillante carriera e per aver diretto il popolare programma televisivo Reazione a Catena, Gianfrotta ha lasciato un ricordo indelebile nel cuore di molti fan e colleghi.

Gli inizi e la carriera

Nato e cresciuto in Italia, Amedeo Gianfrotta ha iniziato la sua carriera alla fine degli anni ’90. Il suo talento è emerso rapidamente con il film Grazie Padre Pio (1999), che ha raccontato la storia di Jo Donatello, un giovane aspirante cantante napoletano. Questo film ha messo in luce la sua capacità di narrare storie umane con una profondità e sensibilità uniche.

Tuttavia, è stato con Sabato, domenica e lunedì (2012) che Gianfrotta ha veramente conquistato il pubblico. Il film, che esplora le dinamiche familiari italiane con autenticità e umorismo, ha ricevuto ampi consensi sia dalla critica che dagli spettatori.

Il successo con Reazione a Catena

Uno dei tanti trionfi mediatici è arrivato con Reazione a Catena, un quiz show che ha incollato milioni di italiani davanti allo schermo. Gianfrotta, con la sua regia brillante, ha saputo rendere ogni episodio un evento imperdibile, mantenendo alta la tensione e il divertimento. Il programma è diventato un fenomeno di costume, con un seguito di fan appassionati e fedeli.

La tragica scomparsa: il ricordo di colleghi e amici

Amedeo Gianfrotta è deceduto a causa di complicazioni legate a una malattia che lo affliggeva da tempo. Molti colleghi e amici hanno espresso il loro cordoglio, ricordando non solo il suo talento, ma anche la sua umanità e il suo spirito collaborativo.

Il conduttore Marco Liorni, volto noto di Reazione a Catena, ha condiviso il suo dolore per la perdita di Gianfrotta. Liorni ha ricordato Gianfrotta come un grande professionista e un caro amico, sottolineando l’importanza del suo contributo al programma e alla televisione italiana in generale.

Le sue parole hanno commosso molti, perché ha raccontato in poche righe l’affetto e il rispetto che nutriva per il regista scomparso: “Amedeo Gianfrotta è entrato nelle vostre case discretamente, raccontando accadimenti di studi tv attraverso i suoi occhi di regista scrupoloso e quelli della sua squadra. Adesso che non c’è più, nella commozione ricordo tanti momenti vissuti insieme, la sua ironia, i suoi incoraggiamenti, i suoi messaggi. Rip”.

La Rai invece, sul sito RaiNews, lo ricorda così: “Ci lascia Amedeo Gianfrotta, la Rai è in lutto. 59 anni, una moglie e due figlie, Amedeo s’è spento la scorsa notte per un malore improvviso. In servizio al Cptv Rai di Napoli, sempre sorridente, cortese, professionista come pochi, Gianfrotta attualmente curava la regia dei programmi Reazione a Catena e Agorà weekend. Alla famiglia il cordoglio del direttore del Cptv di Napoli e dei suoi dipendenti, del caporedattore centrale, della redazione e della segreteria organizzativa e di produzione della Tgr Campania”.

Reazione a Catena: il passaggio a Pino Insegno

Marco Liorni ha iniziato la sua avventura come conduttore di Reazione a Catena nel giugno 2019, portando avanti il quiz show fino al 1° gennaio 2024. Durante i primi mesi, fino a settembre 2020, la regia è stata affidata a Claudia De Toma. Successivamente, Amedeo Gianfrotta ha assunto il ruolo di regista, collaborando strettamente con Liorni fino all’inizio del 2024.

In seguito, Liorni ha lasciato il programma per condurre L’Eredità, lasciando il posto a Pino Insegno come nuovo conduttore di Reazione a Catena.

Fino alla sua tragica e inaspettata scomparsa, Gianfrotta ha continuato a lavorare con Insegno, contribuendo alla produzione del programma presso il Centro di Produzione Rai di Napoli.