Alba Parietti, il ricordo più doloroso 13 anni dopo: “Mia madre continua a vivere”

Tredici anni fa moriva la mamma di Alba Parietti, a cui la conduttrice ha dedicato un lungo e toccante post su Instagram raccontando quei giorni terribili

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Nicoletta Fersini

Giornalista, Content Editor, SEO Copywriter

Giornalista ed evocatrice di parole: appassionata di lifestyle, tv e attualità. Inguaribile curiosa, osserva il mondo. Spesso sorseggiando un calice di vino.

Alba Parietti ha dedicato un post su Instagram alla madre, scomparsa nel 2010. Sono trascorsi 13 anni ma il dolore è ancora lì, vivo più che mai, nel cuore della conduttrice. Il ricordo indelebile di giorni brevi ma intensi in cui tutto è cambiato, ma anche la consapevolezza che, con il suo gesto, la donna che le ha donato la vita continua a vivere nelle persone che ha aiutato, seppur inconsapevolmente.

Alba Parietti, la toccante dedica alla madre scomparsa 13 anni fa

Si chiamava Grazia Dipietromaria la mamma di Alba Parietti, una donna complessa ma che ha lasciato nella conduttrice un ricordo indelebile. È a lei, che l’ha messa al mondo e l’ha cresciuta con amore nonostante le difficoltà, che ha voluto dedicare un lungo post su Instagram che racconta una delle pagine più tristi e dolorose della sua intera vita.

“Tredici anni fa in questa data, in queste ore, cominciò un incubo che ebbe un epilogo tragico due giorni dopo – si legge nel post pubblicato il 21 ottobre -. Non ho mai fatto distinzione di queste date, perché l’ultimo momento di lucidità fu il giorno 21, poi due giorni privi di speranza in una fredda sala della rianimazione delle Molinette di Torino, atterriti, per poi decidere la cosa che mai avevo preso minimamente in considerazione: l’espianto degli organi“.

Una decisione importante, sofferta ma anche consapevole: donare gli organi vuol dire scegliere di dare una seconda possibilità a chi ha perso ogni speranza. Donare una seconda vita. “È una decisione di cui mi sono presa con mio figlio [Francesco Oppini, ndr] la responsabilità non senza angoscia e paura, 13 anni fa non era una scelta consapevole, che si fa come ho potuto fare io rinnovando la mia carta d’identità. Ho avuto incubi, il momento del distacco, due giorni dopo di atroce senso di colpa, ma ancora oggi penso che a una morte l’unica possibilità di dare un senso è restituire vita a chi combatte per averne una”.

“Mia madre era una donna generosissima e l’avrebbe fatto – ha aggiunto -. E oggi io non conoscendo le persone (come la legge prevede) che li hanno ricevuti, penso che da qualche parte mia madre continui a vivere. Mentre noi morivano con lei qualcuno festeggiava il ritorno alla vita e questo ci sembrerà paradossale è stato in questi anni l’unico sollievo e pensiero di felicità. L’unico senso alla sua morte. Il corpo diceva lei non è che un involucro, l’anima e l’energia continuano a vivere con lei e con noi”.

Alba Parietti e il rapporto con mamma Grazia

La conduttrice di Non sono una signora – che abbiamo visto splendere sul red carpet della Festa del Cinema di Roma – ha sempre ricordato con grande affetto i genitori, a cominciare dal papà Francesco – nome che non a caso ha dato al figlio nato dal matrimonio con Franco Oppini – , un “uomo molto forte”, come lei stessa lo ha descritto in un’intervista a Estate in Diretta qualche mese fa. “Era un partigiano, lo è stato tutta la vita. Ha sacrificato tutto per i suoi ideali, per vivere in un senso di giustizia. È morto dopo avere avuto diverse ischemie. Non mi manca perché c’è, è sempre stato accanto a me. Ho ancora un dovere morale nei suoi confronti“.

Ma anche la mamma, Grazia di Pietramaria, ha avuto un ruolo importante nella sua vita, nonostante una vita affatto semplice. Quello che ne è emerso dalle parole della Parietti è il ritratto di una donna intelligente e poliedrica, artista e scrittrice, ma anche quello di una donna complessa, scomparsa nel 2010 a causa di un ictus. “Lei e suo fratello avevano dei problemi psicologici – ha raccontato -. Mio zio ha trascorso tutta la vita in un manicomio. In mamma invece non si rivelavano continuamente. Era bipolare, poteva essere un angelo o un demonio“.

L’unico rimpianto è “non averla mai conosciuta fino in fondo”. “Se fosse qui, le direi che le chiedo scusa perché non ho capito nulla di lei. Avrei avuto tante cose da imparare”, ha spiegato.