Dislessici, e allora?! 10 vip da cui prendere esempio

Da Jennifer Aniston a Tom Cruise: 10 divi dislessici e felici

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Redazione

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Bambini che hanno difficoltà a leggere in modo fluido e a decodificare un testo scritto: la dislessia è oggi un disturbo piuttosto noto, può essere diagnosticato già dalle scuole elementari e venire affrontato con metodologie specifiche. In Italia sono oltre 180mila i ragazzi interessati dai cosiddetti Dsa (disturbo specifico dell’apprendimento) che si dividono in dislessia, discalculia, disortografia. Disturbi che, se opportunamente gestiti, non precludono a chi ne soffre di proseguire gli studi con profitto e intraprendere carriere invidiabili. Anche molti “vip” hanno sofferto o soffrono tutt’ora di dislessia: ma questo non ha impedito loro di raggiungere fama e notorietà. Ecco 10 stelle di Hollywood che hanno “sfondato” nonostante questo… problemino:

Jennifer Aniston

La bellissima attrice di Friends è oggi una delle star più ammirate di Hollywood, ma fino ai vent’anni ha sofferto molto a causa della dislessia. Quando le è stata diagnosticata è iniziata la sua rinascita. “Per me – ha confessato l’attrice – è stata una grande scoperta perché è come se molti dei miei traumi e dei miei drammi infantili avessero finalmente trovato una spiegazione”.

Orlando Bloom

Anche il sex symbol dei Pirati dei Caraibi soffre di dislessia. Il disturbo, che gli è stato diagnosticato a sette anni, gli crea ancora qualche piccolo problema. “Mia mamma mi diceva: ‘Se leggi 50 libri, avrai una motocicletta’. Così mi spronava a leggere molto e a lavorare sulla mia dislessia. Ma non sono mai arrivato a quota 50. E non ho mai avuto quella motocicletta! Ho più problemi a leggere i copioni e a memorizzare le battute di molti altri attori”, ha recentemente affermato Bloom.

Steven Spielberg

Il celebre regista ha odiato la scuola a causa delle prese in giro a cui lo sottoponevano i compagni per via dei suoi problemi di dislessia, che gli impedivano di leggere bene. Spielberg ha tuttavia rivelato di avere scoperto il disturbo all’età di 61 anni. Conoscere la sua condizione è stato fondamentale per lui: “Mi ha chiarito molte cose – ha detto il regista -. Era l’ultimo pezzo del puzzle di un tremendo mistero che mi ha tormentato per tutta la vita”.

Whoopi Goldberg

Il Premio Oscar per “Ghost” ha abbandonato la scuola a soli 17 anni a causa delle difficoltà provocatele da una dislessia non diagnosticata, che ha scoperto solo in età adulta. Una rinuncia che le ha permesso di dedicarsi alla sua passione per la recitazione e di diventare una delle attrici più stimate di Hollywood.

Keira Knightley

A sei anni l’attrice britannica ha finto di saper leggere per non fare preoccupare i suoi genitori. Ma quella bugia è durata poco. Quando la mamma ha scoperto l’inganno, ha “trascinato” la figlia da un medico specialista che le ha diagnosticato la dislessia. L’amore per i libri l’ha spinta a superare tutti i suoi problemi e a diventare una delle attrici più richieste di Hollywood.

Keanu Reeves

A causa della dislessia la star di Matrix ha cambiato quattro diverse scuole superiori ma all’età di 15 anni ha lasciato definitivamente gli studi. L’amore per la recitazione lo ha salvato. “Recito Shakespeare per calmarmi”, ha detto alla rivista Seventeen nel 1994. Tanto esercizio con il teatro lo ha aiutato e reso l’attore che è oggi.

Robbie Williams

La popstar ha dichiarato di aver lasciato prematuramente la scuola a causa della dislessia. Una scelta che gli ha permesso di mettersi in mostra come cantante. Dopo essere diventato un artista di fama mondiale, Robbie ha dedicato una canzone ai suoi insegnanti, incapaci di stargli vicino senza farlo sentire in difetto. “Salve, signore. Si ricorda di me? Sono l’uomo che pensava non sarei mai diventato. Sono il ragazzo che riducevate in lacrime. Lo scavezzacollo chiamato “Piccolo” per sei lunghi anni”, recita il testo di “Hello sir”.

Patrick Dempsey

L’affascinante interprete del dottor Shepherd in “Grey’s Anatomy” ha avuto problemi di dislessia in gioventù. Leggere e memorizzare le battute dei vari film a cui ha preso parte all’inizio della sua carriera è stato molto difficile, ma con la forza di volontà Patrick ce l’ha fatta. Superare questi ostacoli, a detta dello stesso attore, lo ha reso migliore come artista.

Anthony Hopkins

Anche il mito de “Il silenzio degli innocenti”, vincitore di un premio Oscar, due Emmy e un Golden Globe, ha dovuto affrontare diversi problemi a causa di una leggera forma di dislessia, cui sono seguiti una progressiva introversione e un distacco dalla realtà. Anche in questo caso la passione per il teatro lo ha salvato. Per sopperire alla difficoltà nella lettura dei copioni, Hopkins è arrivato a leggerli anche 250 volte. Un allenamento che nel tempo ha reso la sua memoria formidabile.

Tom Cruise

L’attore di “Mission Impossible” ha raccontato che la dislessia gli è stata diagnosticata quando aveva sette anni: non riusciva a leggere e faticava moltissimo a memorizzare le cose, ma da piccolo si vergognava di questa condizione. I coetanei gli hanno reso la vita scolastica talmente impossibile da portarlo a cambiare ben 25 istituti. Poco male per Tom, che ha avuto la sua grande rivincita grazie alla recitazione.