Inizia la sua carriera nel mondo dello spettacolo per mantenere il figlio Christian, nato quando lei è ancora minorenne.
Dopo la morte prematura del figlio e un grave incidente, si ritira dalle scene per anni e oggi lavora principalmente come scrittrice e come compositrice di canzoni.
Dalila Di Lazzaro, nota anche con lo pseudonimo di Dalila Di Lamar, nasce a Udine il 29 gennaio 1953. La sua infanzia è segnata da abusi e percosse, per questo motivo – appena adolescente – scappa di casa insieme al fidanzato. A 16 anni resta incinta e il 5 aprile 1969 mette al mondo Christian. È quindi costretta a rimboccarsi le maniche e lavorare per garantire sicurezza e stabilità al figlio: inizia così a posare e sfilare.
CARRIERA
Nel 1972 debutta al cinema nel film western all'italiana Si può fare... amigo, di Maurizio Lucidi con lo pseudonimo di Dalila Di Lamar. Seguono numerose pellicole in ruoli minori, fino al 1974 quando recita nel film Il mostro è in tavola... barone Frankenstein, avendola fortemente voluta i produttori Andy Warhol e Carlo Ponti.
Lanciata definitivamente da Alberto Lattuada come attrice protagonista nella pellicola Oh, Serafina! (1976) insieme a Renato Pozzetto, anche grazie alla sua altera bellezza, Dalila Di Lazzaro verrà scelta e scritturata essenzialmente per il ruolo di femme fatale, girando nel complesso più di 30 film e diverse fiction televisive di questo genere.
Tra il 1969 e il 1975 è testimonial di alcune campagne pubblicitarie in onda su Carosello, e recita anche in Svizzera, Regno Unito e Francia.
Oltre ad essere modella e in seguito anche stilista e designer, Dalila Di Lazzaro si dedica alla musica con il singolo Extra Love/Cry Baby Cry nel 1984.
Gli anni 2000 la portano a elaborare il suo stato d’animo, derivante dalla perdita del figlio Christian nel 1991 e da ben tre incidenti che le provocano dolore cronico, attraverso la scrittura. Nel 2006, infatti, pubblica il suo primo libro-autobiografia, dal titolo Il mio cielo, seguito da: L'angelo della mia vita. Piccoli miracoli intorno a me (2008), dedicato al figlio Christian; Toccami il cuore. Amori, sentimenti e passioni della mia vita (2009), il suo secondo romanzo autobiografico; Il mio tesoro nascosto (2011) e Una donna lo sa (2014), un romanzo che tratta della condizione femminile alla luce dei recenti episodi di cronaca di violenza contro le donne. Successivamente fa uscire La vita è così nel 2017, romanzo in cui si affrontano passioni e virtù per uscire dalle crisi.
Nel 2013 torna sul grande schermo e recita diretta da Giovanni Veronesi in L’ultima ruota del carro, poi nel 2014 è la contessa Nina Banzi nella fiction tv Rodolfo Valentino – La leggenda, con protagonista Gabriel Garko, e nel 2015 è nel cast della serie 1992 con Stefano Accorsi.
VITA PRIVATA
Dalila Di Lazzaro vive anni profondamente difficili a partire dalla sua infanzia e anche come madre, quando a soli 16 anni mette al mondo Christian, si ritrova ad affrontare una realtà cruda e cinica. Il ragazzo muore a 22 anni nel 1991 a causa di un incidente, rimasto vittima di un pirata della strada e sempre negli anni ’90 Dalila Di Lazzaro scampa ad un incidente aereo durante una vacanza alle Bahamas, un incidente in piscina dove batte la testa sul bordo e un altro sinistro mentre è sullo scooter a causa di una buca per le strade di Roma. Quest’ultimo le causerà la frattura dell'atlante, la prima vertebra del collo, costringendola a rimanere immobile nel letto, distesa e convalescente per lungo tempo.
La condizione di dolore cronico viene sottovalutata in Italia così l’attrice vola in Arizona per farsi curare.
Circa la sua vita sentimentale, per brevissimo tempo ha una relazione clandestina con Gianni Agnelli, poi pare legarsi all’attore Alain Delon e a Jack Nicholson. Dal 2006 al 2011 risulta legata allo scrittore e architetto Giovanni Terzi, attualmente compagno di Simona Ventura.
FILMOGRAFIA
1972 –Si può fare… amigo
1972 – Lo scopone scientifico
1972 – Frankenstein ‘80
1974 – Il mostro è in tavola… barone Frankenstein
1974 –Il bestione
1975 – La pupa del gangster
1975 – L’ultimo treno della notte
1976 – L’Italia s’è rotta
1976 – Oh, Serafina!
1977 –Tre tigri contro tre tigri
1977 – Il gatto
1978 – Un uomo in premio
1979 – Un dramma borghese
1980 – Voltati Eugenio
1981 –Quando la coppia scoppia
1981 – Prima che sia troppo presto
1981 – La donna giusta
1984 –Tutti dentro
1985 – Phenomena
1985 –Killer contro killers
1985 – Aeroporto internazionale
1989 – Paganini
1989 – Spogliando Valeria
1989 – Disperatamente Giulia
1990 –Strepitosamente… flop
1991 – Alcune signore per bene
1991 – Una prova d’innocenza
1993 – Rose rosse per una squillo
1993 – La scalata, regia di Vittorio Sindoni
1996 – La signora della città
1996 – Una donna in fuga
2013 –L’ultima ruota del carro
2014 –Rodolfo Valentino – La leggenda
2014 – Kidnapping – La sfida
2015 – Ballando il silenzio
2015 – 1992
2016 – 80 voglia di te
DISCOGRAFIA
1984 – Extra Love/Cry Baby Cry
PUBBLICAZIONI
2006 – Il mio cielo
2008 – L'angelo della mia vita
2009 – Toccami il cuore
2011 – Il mio tesoro nascosto
2014 – Una donna lo sa
2017 – La vita è così. Passioni e virtù per uscire dalle crisi
FAQ e Curiosità su Dalila Di Lazzaro
Come è morto il figlio di Dalila Di Lazzaro?
Dalila Di Lazzaro ha perso suo figlio Christian nel 1991, a causa di un drammatico incidente stradale. Per cercare di affrontare il terribile dolore causato dalla perdita del figlio, Dalila Di Lazzaro ha abbandonato l’Italia e si è trasferita ad Hammamet. Lì ha deciso di scrivere un libro dedicato al figlio e questa scelta l’ha molto aiutata a sentirsi meno sola.
Dove vive Dalila Di Lazzaro?
Dalila Di Lazzaro vive a Milano
Di che malattia soffre Dalila Di Lazzaro?
Nel 1998 l’attrice e modella rimase coinvolta in un incidente stradale, causato da una buca sul manto stradale, che per 11 anni l’ha costretta a letto. Dalila Di Lazzaro riportò numerose fratture e combatte ancora con un dolore cronico. Prima di questo ha avuto un incidente aereo mentre sorvolava il Triangolo delle Bermude e uno in piscina dove battè la testa sul bordo.
Dove è nata Dalila Di Lazzaro?
Dalila Di Lazzaro è nata a Udine
Che lavoro facevano i genitori di Dalila Di Lazzaro?
La madre di Dalila Di Lazzaro era una sarta, mentre il padre era un pugile.