Al Bano è ormai di casa a Verissimo. Lo sottolinea proprio lui, appena entrato nello studio di Silvia Toffanin. Il pubblico lo accoglie in maniera calorosa e lo stesso fa con sua figlia Jasmine Carrisi. Il legame tra i due è molto forte e il cantante ha tentato di non far pesare alla sua “bambina” il fatto d’averla avuta a quasi 60 anni.
Al Bano e Justin Bieber
Sembra difficile immaginare di porre nella stessa frase Al Bano e Justin Bieber, eppure è quanto avvenuto a Verissimo, nella puntata di domenica 12 maggio. Il celebre cantante ha riavvolto il nastro dei ricordi, tornando al suo 70esimo compleanno, ormai quasi 11 anni fa.
Ha spiegato come non sempre sia lui a insegnare qualcosa ai figli. Capita che siano loro ad aprire delle porte verso mondi a lui sconosciuti. In quell’occasione ha ricevuto in dono da sua figlia Jasmine un cd. All’interno c’erano quattro tracce registrate proprio da sua figlia. Aveva cantato per lui quattro brani di Justin Bieber.
“Non sapevo chi fosse”, ha sottolineato Al Bano, evidentemente poco attento ai fenomeni musicali distanti dal suo genere. Tutto ciò però non gli ha impedito di cimentarsi in un’avventura con la sua bambina. L’ha infatti accompagnata al tempo a un concerto di Bieber a Monza. Un momento che li ha uniti enormemente.
Ecco come Jasmine ha ricordato il tutto: “Lui è un padre super complice e lo adoro. L’ho portato a questo concerto pieno di 12enni impazzite che ballavano. Gli devo ancora un favore”.
Il racconto però non è terminato qui. C’è stato anche un “faccia a faccia”, o quasi, proprio con Bieber. Al Bano e sua figlia erano a bordo di un piccolo mezzo che li avrebbe accompagnati sul luogo del concerto. Sono però passati proprio di fianco a Bieber, il che ha fatto scatenare sua figlia. Grida e strepiti di gioia: “Questa pazzia non la capivo, ma questa è lei. Grazie di esistere“.
La protezione dei figli
Una delle grandi gioie della vita di Al Bano è rappresentata dall’ottimo rapporto che hanno i suoi figli, per quanto nati in famiglie differenti. Questo lo rasserena molto. Ricorda quanto sia stato complicato proteggerli dai media, ma per fortuna ci è riuscito.
Se alcuni di loro oggi sono un po’ più sotto i riflettori, lo hanno scelto. Da bambini, però, dovevano essere assolutamente tutelati. Lui e Romina Power ebbero dunque un’idea brillante, quella di optare per la scuola americana.
“Mi preoccupavo che fossero additati come ‘i figli di’. Sarebbe stata una croce troppo pesante a quell’età. A pochi km da Cellino San Marco c’era la base americana, così pensai di iscriverli alla scuola americana. Nessuno degli americani sapevano chi fossero i loro genitori. Sono così riuscito a proteggerli e, al tempo stesso, a insegnare loro come proteggersi da soli”.