Serena Bortone, a casa sua lo specchio disegnato in diretta da Pistoletto. Caso in Rai

Lo specchio autografato da Pistoletto in diretta tv durante una puntata di "Oggi è un altro giorno..." si trova a casa della conduttrice Serena Bortone. Il caso in Rai

Foto di Giorgia Prina

Giorgia Prina

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Serena Bortone e la Rai sono di nuovo sotto l’attenzione della cronaca. Questa volta in mezzo non ci sono monologhi anti-governativi (come nel caso Scurati): la questione è peculiare e riguarda il salotto della conduttrice. Il salotto, proprio così, sulla cui parete è appeso, in bella mostra, uno specchio autografato dall’artista Michelangelo Pistoletto. La questione riguarda la legittimità della Bortone a possedere la suddetta “opera”, ma il caso non è stato sollevato dalla Rai, che per il momento non ha avanzato nessuna pretesa sul manufatto. I collaboratori di Serena Bortone ha fatto subito chiarezza sull’accaduto e anche l’artista, Pistoletto, è intervenuto per frenare la polemica.

Serena Bortone, perché lo specchio firmato da Pistoletto è nel suo salotto

Il caso, sollevato da un articolo de Il Fatto Quotidiano, interessa la puntata di Oggi è un altro giorno… andata in onda il 14 marzo 2023 su Rai 1. Ospite dell’allora protagonista del pomeriggio del canale, Serena Bortone, c’era proprio Michelangelo Pistoletto, artista famoso per le sue opere d’Arte Povera, a presentare le sue ultime creazioni.

Fu proprio durante il suo intervento che Serena Bortone porse all’artista uno specchio, rievocando proprio alcune sue opere realizzate su un simile supporto. Alla richiesta della conduttrice a Pistoletti di spiegare in diretta il significato del “terzo Paradiso“, tra le opere più note dell’artista, lui ne abbozzò la sagoma sul vetro e Serena Bortone commentò: “Tutto può diventare opera d’arte. Io questo poi me lo porto a casa: è mio lo specchio“. L’artista stette al gioco: “Il prezzo poi lo vediamo”.

A più di un anno di distanza qualcuno si è ricordato di questa storia e deve essersi chiesto se il comportamento della conduttrice debba considerarsi una violazione del codice etico della Rai, che richiede a “ciascun esponente aziendale e collaboratore di non sfruttare nella vita sociale la posizione che ricopre per ottenere vantaggi economici o di qualsivoglia genere ovvero utilità che non gli spettino”. Lo specchio effettivamente è di proprietà di Serena Bortone e la Rai per il momento non ha avviato alcune reclamo.

La replica di Serena Bortone e dell’artista

Un caso, quello che riguarda Serena Bortone e lo specchio disegnato da Pistoletto, che segue le polemiche riguardanti la conduttrice dopo la lettura in diretta a Chesarà… del monologo di Antonio Scurati, precedentemente cancellato in occasione del 25 aprile.

Serena Bortone non è intervenuta sulla questione, ma i suoi collaboratori hanno ricostruito senza problemi la vicenda (complice anche la diretta tv). Quel che emerge è che l’episodio fu un’idea concordata con l’artista, “lo specchio messo a disposizione dalla produzione era brutto e Bortone, sapendo come si sarebbe svolta l’intervista, ne aveva portato uno della nonna dalla casa di Anzio“.

Tutto dunque sembra essersi svolto alla luce del sole e anche la conduttrice dichiarò pubblicamente che lo specchio sarebbe tornato a casa sua. Dal suo entourage chiedono: “Si deve considerare allora un bene anche un autografo di un autore su un libro?”.

A intervenire è invece stato l’artista stesso, Michelangelo Pistoletto, che a Repubblica ha chiarito: “Ho firmato una cosa mentre ero in una trasmissione, non l’ho firmato pensando che rimanesse come patrimonio della Rai o che diventasse un ricordo che la persona che mi ha intervistato portava con sé. Non me lo sono mai chiesto. Quello specchio di per se non è un’opera originale, ma il simbolo della creazione, che è replicabile da tutti”.

Pistoletto ha poi aggiunto: “Sono disposto a chiedere di ridarmi in mano questo elemento. La Creazione è simbolo dell’unione, dell’equilibrio, dell’armonia. Che ora diventi il simbolo della discordia è un controsenso”. E propone una soluzione: “Tagliamo in due l’oggetto, firmo anche l’altra metà, così ne hanno una per uno. Oppure vediamo chi ci tiene di più. Ma è assurdo, è un controsenso che quel simbolo di armonia sia diventato un elemento di discordia. Sono a disposizione per vedere di risolvere questa questione, mi facciano sapere”.