Ragazze facili, testo e significato del brano di Cesare Cremonini

Cesare Cremonini canta Ragazze facili, una potente ballad che mette a nudo le fragilità dell'uomo nell'affrontare sentimenti e relazioni

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Nicoletta Fersini

Giornalista, Content Editor, SEO Copywriter

Giornalista ed evocatrice di parole: appassionata di lifestyle, tv e attualità. Inguaribile curiosa, osserva il mondo. Spesso sorseggiando un calice di vino.

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Una ballad potente, dal sapore glam e dall’anima rock, che nasconde un significato profondo. Ragazze facili  di Cesare Cremonini ha un titolo volutamente provocatorio, ma cela il racconto di un uomo che mette a nudo la parte più vulnerabile di sé. Non sono donne reali, superficiali o che hanno orbitato nella sua vita, come si potrebbe concludere a una lettura superficiale. Piuttosto dei “fantasmi della mente”, come lui stesso li ha definiti, degli alibi di cui spesso gli uomini si servono quando vogliono sfuggire alla complessità delle relazioni.

Il testo di Ragazze facili

In rotazione radiofonica e disponibile sulle piattaforme digitali a partire dal 28 novembre, Ragazze facili è il quinto estratto dall’album Alaska Baby. Un brano dal sound avvolgente, che si ispira ai grandi cantautori anglosassoni degli anni ’70.

Ma è il testo il cuore di tutto, come sempre nelle composizioni di Cremonini:

Losche avventure sentimentali
Nate in un angolo della città
Sotto due lune che sembrano uguali
Ragazze facili, facili, come va?
Sai che non vivo più se ti allontani
Vienimi a prendere stasera al bar
Facciamo un giro per tutti i locali
In alto i calici, calici di felicità

Voglio vedere che faccia ha un giorno senza pietà
E se è una cosa normale che ti voglio parlare
E dirti: “Ciao, come va?”
Ah, e come si fa? Eh, eh, eh, eh
Farsi ancora del male
Ancora le pare
Per una storia d’amore
Che poi se ne va

Ragazze facili, facili, facili, facili, facili, facili
Ragazze facili, facili, facili, facili, facili, facili

Poche parole, troppe seghe mentali
Anche se fuori piove, hai messo gli occhiali
Vuoi camminare sotto a un temporale
E siamo fradici, fradici di felicità

Vieni a vedere che faccia ha un giorno senza pietà
Lo sai, è una cosa normale che non riesco parlare
E dirti: “Ciao, come va?”
Ah, ecco come si fa, eh, eh, eh, eh
A farsi ancora più male
Ancora le pare
Per una storia d’amore, amore, amore
Che non se ne va

Lo sai tenere un segreto? (Ah-ah-ah)
Che devo essere sicuro (ah-ah-ah)
Che se comincia davvero, davvero, davvero
Tu non lo dici a nessuno
Stasera sono uscito (facili, facili)
Solo per far casino (facili, facili)
E bere vino fino a mattino con quel mio vecchio amico
Che è sempre in giro (facili, facili, facili)
E adesso è un mito (facili, facili)
Ma ovunque vada è te che vedo e già mi maledico

Sono riuscito a farti perdere il treno
Tu con l’anima in pena, io che rido e che impreco
E, sì, ma forse ci credo che anche tu sei felice
Che la mia vita sbagliata è un regalo del cielo
E quando ridi ci credo, io quando ridi ci credo
E quando ridi ci credo, ci credo, ci credo

Ragazze facili, facili, facili, facili, facili
Ragazze facili, facili, facili, facili, facili 

Il significato della canzone

È stato lo stesso Cesare Cremonini a raccontare la genesi di Ragazze facili. Il cantautore ha rivelato di aver scritto il pezzo in pochi minuti al pianoforte il 18 aprile 2023. Quella notte, dopo aver composto melodia e parole: “Dopo aver registrato questo mi sono spostato di camera da letto e ho dormito con lei. Il giorno dopo alle 8 di mattina ero sveglio e lei pronta per essere registrata”. Una canzone a cui è legata, in qualche modo, la sua rinascita come artista.

“Avevo smarrito qualcosa: non la tecnica, non la voce. Avevo bisogno di una verità nuda. Questa canzone è arrivata in quell’istante, come arrivano certi fulmini interiori: senza preavviso. Sono bastati pochi minuti per spostare l’asse di un intero album, Alaska Baby: se il disco è un corpo, Ragazze facili è il suo cuore, il punto in cui il sangue prende una direzione nuova”, ha spiegato in un’intervista a Radio Deejay.

E ancora: “Ho scritto questa canzone in pochi minuti ma ci ho messo una vita a trovarla. Mi è stato chiesto, a un certo punto del mio cammino, di compiere l’atto più inaspettato e rivoluzionario: amare. Mentre cercavo di soffiare via con la solita leggerezza la cenere di quel fuoco ormai spento, mi sono accorto che qualcosa stava franando dentro di me. Non potevo più indugiare e Ragazze facili è stata l’esplosione che ha rotto la diga. Siamo nati e rinati insieme, io e lei. Per questo è così importante per me. Non so se una canzone possa ancora trasformare un’esistenza, ma so che questa mi ha restituito una parte che credevo perduta”.

Ma chi sono queste “ragazze facili”? Nulla a che vedere con la superficialità o con donne reali, come lo stesso Cremonini ha precisato. Le “ragazze facili” sono piuttosto quelle scorciatoie che gli uomini, spesso non disposti a mettersi realmente in gioco e a nudo, utilizzano per evitare di immergersi nella complessità delle relazioni vere. Paradossalmente, Ragazze facili ha un titolo al femminile ma parla delle fragilità dell’uomo.