Alberto Angela è stato in grado di mettere insieme tematiche molto distanti tra loro nell’ultima puntata di Noos. Parliamo di pianeti e costellazioni, così come dei piatti della cucina italiana, di energie rinnovabili e sessualità. Ecco un’analisi della puntata del 28 luglio 2025.
Viaggio nel Sistema Solare. Voto: 8
Con una colonna sonora a dir poco perfetta, il pubblico è stato accompagnato in un viaggio tra stelle e pianeti, con prima tappa tra le nubi di acido solforico di Venere. Tanto bello nell’impatto estetico (da lontano) quanto letale di persona: “Un luogo dove non c’è spazio per la vita”.
Un viaggio nel Sistema Solare che si svolge al fianco del Professore Piero Bianucci, presente fin dalla prima puntata di Quark, dunque legato alla famiglia Angela.
Un’introduzione che serve ad analizzare i pianeti maggiori che conosciamo nella Via Lattea, discutendo di futuro, di colonizzazione e non solo. Qualcosa che potrebbe non esser e poi tanto distante nel tempo nella storia umana.
Il cibo italiano e lo stare a tavola. Voto: 10
Parlare di cucina italiana non vuol dire soltanto affrontare il tema cibo. Occorre infatti spiegare anche come da secoli si stia a tavola nel nostro Paese. Non si parla di galateo nello studio di Alberto Angela, bensì di convivialità, di condivisione del pasto e di cura per chi siede alla propria tavola.
Un modo di vivere il cibo tanto caratteristico e rilevante da spingere il governo a caldeggiare la candidatura di questo rito a patrimonio immateriale dell’umanità, con la dicitura: “La cucina italiana”.
La geopolitica energetica. Voto: 10
Interessante sguardo all’equilibrio mondiale in fatto di distribuzione dell’energia. Quali sono i Paesi autosufficienti e in che modo gli altri ottengono ciò che occorre. Abbiamo visto quanto questo equilibrio sia fragile con la crisi ucraina dopo l’invasione russa. È importante dunque analizzare ciò che accade al di fuori dei confini del nostro Paese.
In studio per parlare della rete energetica mondiale è stato accolto Dario Fabbri: “I Paesi autonomi energeticamente sono pochi: gli Stati Uniti d’America, la Russia, i Paesi del Golfo e, teoricamente, il Venezuela. Paesi spesso al centro delle cronache geopolitiche”.
Si è parlato inoltre di ideologia green e dei suoi rischi. Per quanto la svolta “verde” sia fondamentale e necessaria, infatti, occorre procedere con cautela, modellando il sistema attuale e non stravolgendolo di colpo.
Un’evoluzione necessaria, che però nasconde anche delle insidie. L’analisi che si fa nello studio di Noos non è estremamente approfondita per questioni di tempo, ma ha il grande pregio di spingere lo spettatore a informarsi ulteriormente.
Basti pensare al dilemma delle auto moderne. Sempre più ibride, elettriche e meno inquinanti possibile. Al tempo stesso, però, colme di tecnologie satellitari, figlie della ricerca militare, che vede Usa e Cina dominare nel mondo. In quest’ottica, dunque, l’Italia si starebbe condannato a dipendere nuovamente, dopo tanti sforzi per rendersi “indipendente”.