Noos, le pagelle del 21 luglio: la tecnologia della guerra (7), l’elezione di Papa Leone XIV (8)

Svariati i temi toccati, tutti affrontati in maniera intelligente e pacata: Alberto Angela insegna ancora divulgazione sociale e scientifica

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Luca Incoronato

Giornalista

Giornalista pubblicista, redattore e copywriter. Ha accumulato esperienze in numerose redazioni, scoprendo la SEO senza perdere il suo tocco personale

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Quello che Alberto Angela riesce a ottenere con i suoi programmi in Rai è un piccolo miracolo. Riuscire a intrattenere e informare, al giorno d’oggi, è quasi utopico. Tutti vogliono essere distratti da una quotidianità devastante, su scala personale, nazionale e internazionale. Il celebre divulgatore scientifico, però, con il suo stile inconfondibile, è riuscito a fare di Noos un appuntamento atteso. Ecco cos’è accaduto nella puntata del 21 luglio 2025.

Analisi del cambiamento climatico. Voto: 8

Quanto ha prodotto l’uomo e quanto la natura? La differenza, in favore dell’ambiente, è minima ma l’elemento temporale ha dell’incredibile. I prodotti come il calcestruzzo sono ampiamente presenti nel nostro ambiente, in tutto il mondo. Rientrano però nel novero di cose diffusesi nell’arco degli ultimi due secoli di storia.

Il nostro impatto è stato enorme e devastante in così poco tempo. Che speranze abbiamo per il futuro, senza un cambio di rotta e passo? A parlare della sfida ambientale a lungo ignorata è il dottor Giulio Boccaletti, direttore dell’Euro Mediterraneo sui Cambiamenti Climatici.

Come si parla di clima e futuro, lanciando un allarme, senza far cambiare canale immediatamente al pubblico? Angela inserisce questo tema spinoso subito, in apertura, e il suo asso nella manica è uno: toni pacati. Nessun grido sulla fine del mondo. Nessuno show catastrofico (per quanto le previsioni lo consentirebbero) al fine di fare rumore e attirare tramite la paura. La sua è una divulgazione educata.

La tecnologia della guerra e l’avanzamento di genere. Voto: 7

Un altro aspetto dell’attualità globale è rappresentato dai conflitti in corso. Ciò consente di gettare luce sull’avanzamento della tecnologia, che è anche bellica. Di colpo lo spettatore è trascinato nell’abitacolo di un F35, così da scoprire dettagli inediti sulla guerra che incombe.

Si tratta del caccia più avanzato oggi in dotazione di vari eserciti, compreso quello italiano. Ma come si arriva lì? Tutto ha inizio a Latina e gli step, insieme con immagini esaltanti, trasformano di colpo l’ipotesi del conflitto in qualcosa di tremendamente concreto, senza però gravare sullo stato d’animo dello spettatore.

Al tempo stesso, tutto ciò offre la chance anche di parlare di genere ed evoluzione sociale. Il capitano in studio, il cui nome non viene proposto per ragioni di sicurezza, è nell’élite dei piloti militari. Tutto ciò in un mondo che fino a qualche tempo fa si immaginava come un club maschile. Una scelta tutt’alto che casuale, quella di quest’invito, che lancia un messaggio molto importante e chiaro.

L’elezione di Papa Leone XIV. Voto: 8

Parlando di Papa Leone XIV si discute di geopolitica, inevitabilmente. Di colpo l’americano più famoso al mondo non è più Trump ma Prevost. Con Daniele Fabbri si discute di questo evento epocale, analizzando vari aspetti sfuggiti ai più.

Uno su tutti: la totale assenza di lingua inglese durante il suo primo discorso dopo l’elezione al Conclave. Un chiaro segnale di distanza tra sé e quella classe politica americana che mirava a mescolare potere temporale e spirituale.