Jane Alexander a Verissimo: “Mia sorella vittima di una setta. Le hanno impedito di curarsi”

Ospite a "Verissimo", Jane Alexander ha raccontato la storia di sua sorella, vittima di una setta che non le ha permesso di iniziare le cure contro il cancro

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Anna Verrillo

Giornalista e Lifestyle Editor

Sangue campano e cuore a stelle e strisce. Scrive di cultura e spettacolo con frequenti incursioni nella cronaca rosa perché da brava gemelli non ama prendersi troppo sul serio.

Pubblicato: 7 Dicembre 2024 18:23

Oltre ad essere un’attrice molto amata, Jane Alexander si è messa alla prova anche come scrittrice, pubblicando il suo primo libro autobiografico Jane. E, ospite nello studio di Verissimo, l’ex modella ha parlato di uno dei capitoli più difficili descritti nel volume: la morte dell’amata sorella May May. Vittima di una setta, la donna non aveva mai iniziato le cure contro il cancro perché l’avevano convinta che sarebbe stata salvata.

Jane Alexander a Verissimo, la storia di sua sorella May May

Jane Alexander è un’attrice molto amata, ma pochi sanno che la sua vita è costellata di episodi molto dolorosi. Dopo la morte dell’adorato papà, infatti, l’ex modella ha dovuto fare i conti con la scomparsa di sua sorella a soli 42 anni: “Poco dopo che morì nostro padre, mia sorella May May mi spiegò che aveva fatto un controllo al seno e le avevano trovato un nodulo. Lei mi disse di non preoccuparmi, che non era sicuramente nulla, e che non avrei dovuto dire nulla a nessuno. May frequentava in quel periodo dei gruppi d’ascolto in cui si parlava di vita e come affrontarla, e senza motivi validi litigò con tutti, prima gli amici, poi me, poi mia madre” ha spiegato l’interprete di Elisa di Rivombrosa ospite a Verissimo.

“Non ci parlavamo da due anni, io ero molto arrabbiata. Un giorno mia madre mi chiamò e mi disse che May May stava male, pare avesse un problema ai polmoni. Risposi con la cosa più brutta che potessi dire: “Spero sia cancro”. Passarono i giorni, mamma mi disse che May era in ospedale: era cancro. Mi cadde il mondo addosso. Era colpa mia. Andai a trovarla un’ultima volta con mio figlio. Morì pochi giorni dopo a 42 anni” ha raccontato ancora Jane a Silvia Toffanin.

Jane Alexander: “Mia sorella è stata vittima di una setta”

L’attrice ha rivelato che a giocare un ruolo cruciale nella morte di May May è stata la sua adesione ad una setta: “Quelli che chiamava gruppi di ascolto erano una setta che l’aveva spinta a non vederci più, e che l’aveva convinta che sarebbe stata salvata dagli alieni. Lei ha scelto di non curarsi perché ha creduto a quello che le avevano detto”. Sul perché sua sorella abbia creduto a certe menzogne, Jane non riesce a dare ancora una risposta: “Vi chiederete come sia possibile che una donna di 40 anni creda a queste cose. Non ne ho idea, ma posso assicurare che mia sorella era una donna intelligentissima. Lavorava alla FAO, era stata in missione in Ruanda. Non era certo una che non capiva o che si faceva impressionare. Evidentemente queste sette ti prendono sulle tue debolezze e se non sei abbastanza forte non ti sai opporre”.

Ad oggi, la Alexander continua a fare ancora i conti con i sensi di colpa: “Non mi sono perdonata e non credo lo farò. Io le ho creduto quando mi ha detto che non aveva nulla. Abbiamo festeggiato addirittura. Ma se avessi detto a qualcuno che lei aveva fatto quella biopsia, forse mia sorella sarebbe ancora qui con noi. Forse qualcuno l’avrebbe costretta a dire la verità. C’è sempre un forse che mi pesa tantissimo”.