Le aspettative sono altissime: all’esordio del 7 dicembre, la nuova edizione di Chi vuol essere milionario – Il Torneo ha conquistato più di 3 milioni di spettatori, raggiungendo la notevole percentuale del 22,4% di share. La seconda puntata manterrà l’asticella così alta? Di certo, il quiz televisivo di cui Gerry Scotti è conduttore storico si fa guardare più che piacevolmente. Merito non solo dell’affabilità del presentatore, ma anche di un format rinnovato e più avvincente e di concorrenti che sanno come farsi notare.
Il format funziona sempre. Voto: 9
Era il 18 marzo 2001 quando, sempre su Canale 5, andò in onda la prima puntata di quello che allora si chiamava Chi vuol essere miliardario. Da allora sono trascorsi più di vent’anni, ma non sembra passato neppure un giorno. Ci sono format che possono essere definiti sempreverdi, che resistono ai tempi che cambiano e alle tendenze che si evolvono. Il Milionario, così come è informalmente chiamato, è uno di quelli.
Se inizia a guardarlo non riesci a scollarti più dallo schermo. La voglia di scoprire quante ne sappiamo, se siamo più bravi di coloro che sono riusciti ad arrivare fin lì, se anche noi saremmo capaci di vincere un milione è irrefrenabile. A questa curiosità si aggiunge il desiderio di saperne ancora di più, di imparare qualcosa di nuovo, semplicemente guardando la tv dal divano.
Negli ultimi tempi, i vertici di Mediaset non sempre hanno preso le decisioni più giuste per il proprio palinsesto, ma tornare a puntare sui quiz più classici e, ancor di più, dar spazio a Gerry Scotti, è senza dubbio una scelta vincente. 9 per il format e anche per chi ha scelto di riportarlo in prima serata.
Vittoria, la maestra che vale 1 milione. Voto: 10
Tra i tre finalisti della puntata del 14 dicembre di Chi vuol essere milionario c’è Vittoria da Milano, diplomata al pianoforte, maestra di piano e canto in conservatorio, nonché ex consulente musicale per la Rai. Vittoria inizia in sordina, durante le eliminatorie ne sbaglia qualcuna, ma tenace resta incollata al proprio posto fino ad arrivare allo spareggio finale, seppur in terza posizione.
Sembrava timida, defilata, ma appena salta sull’altissima poltroncina della sua scalata al milione, tira fuori la grinta di chi ha avuto di fronte centinaia di scalmanati ragazzini. Vittoria mostra una parlantina sciolta che, con una voce dolce e sottile, racconta di storie letterarie, di avventurosi viaggi e del passato della sua Milano.
Gerry Scotti resta ammutolito e incantato mentre parla la maestra e lo stesso succede a noi spettatori da casa. Che garbo Vittoria e, non di meno, che coraggio e che spirito sognatore. Senza paura, il suo paracadute lo piazza alla soglia dei 300.000 euro, alla penultima domanda. Alla fine, però, diventa la prima milionaria di quest’edizione. E con la cifra vinta vorrebbe fare il giro del mondo in barca. Se l’avessimo avuta in classe, saremmo tutti andati a scuola decisamente più volentieri. Le diamo il massimo della serata: un bel 10 pieno.
Gerry Scotti, affabile e ironico. Voto: 8
Era il 1983 quando Gerry Scotti esordì in televisione. In questi oltre quarant’anni di carriera di concorrenti se ne è trovati di fronte parecchi. Eppure, l’emozione è quella del primo giorno. Ricorda il nome di tutti, conosce il punteggio che a ognuno è stato assegnato dalla redazione – e noi scopriamo che i concorrenti AAA sono quelli considerati più bravi – e trova sempre il tempo per coinvolgere tutti.
Fa domande, battute e, quando l’occasione lo richiede, bacchetta anche. Scotti è presentatore e, allo stesso tempo, spettatore e tifoso. L’interesse dimostrato di fronte alla cultura dei partecipanti a uno dei più difficili tra i quiz della televisione italiana sembra sincero. E forse è proprio questa spontaneità, questo spirito giovane e curioso che fa di Scotti il padrone di casa perfetto di Chi vuol essere milionario. Non riusciremmo a immaginare il programma in mano a nessun’altro.
Anna, la concorrente tripla A. Voto: 6
Sebbene non sia riuscita ad arrivare tra i tre finalisti, merita una menziona la simpatica Anna. La concorrente, spiega lo stesso Gerry Scotti, è stata tra coloro che più hanno impressionato gli addetti ai casting. A lei è stata affibbiata l’etichetta AAA, che indica proprio i candidati più papabili per la vittoria. La previsione, povera Anna, si è dimostrata sbagliata, ma la decisione di portarla in studio è stata decisamente vincente.
Nel corso delle fasi Q1 e Q2, Anna si dimostra la più spigliata e ironica. Pur trovandosi, presumibilmente, per la prima volta di fronte a una telecamera, ha mostrato il piglio di una veterana dell’intrattenimento. È stata l’unica a trovare il coraggio di interrompere Scotti e battibeccare simpaticamente con lui. Anna ha perso a Chi vuole essere milionario, ma per noi stasera ha vinto.
Mattia, una rimonta esemplare. Voto: 7
Era tra i concorrenti più silenziosi, di quelli che tengono lo sguardo in basso, ben fisso sullo schermo che si trovano di fronte. Mattia è così come ci si immagina un ingegnere: magrolino, con la giacca, i capelli lievemente scompigliati, educazione da vendere e una cultura invidiabile. Ma è anche un guerriero con la stoffa giusta per diventare un campione.
Zitto zitto, inizia a mostrare un superpotere: quello di indovinare qualsiasi risposta, su qualsiasi argomento, in appena qualche secondo. Comincia bene ma in sordina, fino a mostrare il suo talento inarrestabile. Nella sfida eliminatoria, alle manche dette Q1 e Q2 è il migliore. Che sia per conoscenza o per fortuna (un pizzico ne serve sempre) si aggiudica il primo posto nella gara a 10 e, mal che vada, torna a casa con in tasca la considerevole somma di 5.000 euro e un bel 7 da parte nostra.
Marco è già un personaggio. Voto: 7
Marco, con i lunghi capelli scuri e lo sguardo deciso, ha la faccia di chi potrebbe diventare un veterano della tv, nelle vesti di concorrente di un quiz televisivo naturalmente. La stoffa ce l’ha e la dimostra fin da subito. Nelle fasi iniziali del torneo è quello che se la cava meglio, non ne sbaglia nessuna. Viene sì recuperato da Mattia, ma anche mentre osserva gli sfidanti giocare, si conferma il più televisivo di tutti. Il suo voto è un mix di bravura conquistata e telegenia innata.
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