Chi l’ha visto?, di cosa si è parlato ieri sera: la verità dei genitori di Anastasia Trofimova

Nella puntata del 9 luglio 2025, l'ultima della stagione di Chi l'ha visto?, abbiamo visto il dolore della mamma di Anastasia Trofimova, presente in studio

Foto di Serena De Filippi

Serena De Filippi

Lifestyle Editor

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Quella andata in onda il 9 luglio 2025 è stata l’ultima puntata di Chi l’ha visto? prima delle vacanze estive: una puntata difficile, in cui abbiamo assistito a tutto il dolore della madre di Anastasia Trofimova, Tatiana, ospite in studio dalla conduttrice Federica Sciarelli. Il caso di Villa Pamphili ha addolorato l’Italia intera: Anastasia è morta, e insieme a lei la figlia, la piccola Andromeda. La trasmissione ha voluto accompagnare Tatiana, ripercorrendo gli ultimi giorni e momenti della figlia e della nipotina.

Il caso di Villa Pamphili a Chi l’ha visto?, la madre di Anastasia: “Era una ragazza dolcissima”

Un abbraccio collettivo, quello di Roma a Tatiana, la madre di Anastasia Trofimova: un abbraccio dovuto. Ha ripercorso le strade della figlia, della nipote. Il momento di Chi l’ha visto? in cui la mamma di Anastasia ha posato un pupazzetto in quello che ormai è il “luogo dell’orrore” per la sua famiglia, Villa Pamphili, è stato tra i momenti televisivi più difficili a cui assistere.

“Non potevamo immaginare niente di tutto ciò”, ha detto il padre Anatoly. “Non abbiamo mai avuto la percezione che lui fosse aggressivo con lei”, almeno inizialmente, Francis Kaufmann non aveva destato preoccupazione. Poi, per un periodo, Anastasia non dà notizie, e ricompare dopo la nascita di Andromeda. “Papà, non potevo farmi sentire, perché lui mi ha tolto la sim dal telefono. Lui non me lo ha nemmeno chiesto, lo ha fatto e basta”, le parole della giovane.

“Era una ragazza dolcissima, amava gli animali, abbiamo sempre vissuto un clima sereno. Voleva fare un periodo di studio all’estero”, racconta la madre. Una famiglia distrutta dal dolore, che alla fine ha ringraziato le persone che hanno accolto con affetto, che hanno aiutato, che hanno cercato di salvare la bambina. “Volevo ringraziare la trasmissione, ringraziamo tutti voi”. Ora i genitori torneranno nella loro terra, in Siberia, mentre in Italia, a Ciampino, arriverà Francis Kaufmann: verrà estradato da Larissa.

Il caso Clara Rossignoli: la testimonianza di Erica

Il mistero di Clara Rossignoli, scomparsa l’11 aprile, è tutt’oggi senza risposte: la donna di 79 anni non è stata trovata. Nemmeno una traccia. Dopo tre mesi, nessuna segnalazione. Ma le indagini proseguono, e si attendono i risultati delle analisi sul furgone dell’amico di Erica. Gli indagati per omicidio e occultamento di cadavere sono il nipote Mattia e l’ex compagna Erica: i rapporti non erano idilliaci, con litigi frequenti.

A Chi l’ha visto?, nella puntata del 9 luglio, abbiamo assistito alla testimonianza di Erica, la sua versione dei fatti, anche di quella “famosa litigata” dell’8 aprile: “I litigi ultimamente capitavano, sarei bugiarda a dire il contrario. (…) Parole pesanti, da entrambe le parti. Era il modo di urlare che forse era brutto. Urlavamo tutti. Lei dopo la litigata è andata in camera sua, poco dopo ha iniziato a russare. Mi ero anche un po’ incavolata, io non avevo chiuso occhio tutta la notte”.

La mattina dopo, mercoledì 9, sarebbe uscita come sempre. Ma un amico ha detto di non aver rivisto la signora. “Io sono tornata che lei era già a letto, di solito la sentivamo con il telefonino, ma non si sentiva”. Il suo telefono risulta spento dal 9 aprile: l’ultima cella agganciata è proprio quella di casa. “Molte persone l’hanno vista il mercoledì e il giovedì, poi hanno ritrattato”, anche se le telecamere non l’hanno ripresa.

Dopo la notte in cui Clara non aveva dormito a casa, la mattina stessa Erica aveva allertato la figlia e la nipote di Clara. “Passate le 48 ore, abbiamo pensato di avvisare i carabinieri. Ma io ho chiamato già la domenica per la denuncia di scomparsa”. Riguardo le indagini, ha detto: “Io posso dirle quello che mi hanno detto i carabinieri, che il caso mediatico e quanto mosso dalla figlia, insinuando e chiedendo controlli specifici, ha portato a un’indagine diversa”.