Chi l’ha visto?, di cosa si è parlato ieri sera: Ilaria Sula era già morta e il suo assassino scriveva ad altre ragazze

Durante "Chi l’ha visto?", il racconto sconvolgente di una ragazza contattata da Mark Samson subito dopo la morte di Ilaria Sula

Foto di Ilaria di Pasqua

Ilaria di Pasqua

Lifestyle Editor

Nata a Carpi, si laurea in Fashion Culture and Management. La sua avventura nella moda comincia come Producer, ma nel 2020, con coraggio, diventa Web Editor, fonde stile e scrittura con amore.

Pubblicato: 10 Aprile 2025 10:39

Nella puntata di ieri sera di Chi l’ha visto?, Federica Sciarelli ha aperto con una storia che lascia senza fiato: il femminicidio di Ilaria Sula, una giovane donna uccisa dall’ex compagno e poi abbandonata in una valigia. Una vicenda che ha scosso il pubblico, perché dietro quel volto sorridente poteva esserci chiunque. E come sempre, non sono mancati gli aggiornamenti su altri casi irrisolti che chiedono ancora risposte.

Ilaria Sula, una ragazza come tante, una morte che ci riguarda tutte

Originaria di Terni e iscritta all’università a Roma, Ilaria Sula aveva 24 anni e tutta una vita da vivere. Lo scorso 26 marzo, invece, il suo ex fidanzato Mark Samson l’ha uccisa e chiusa in una valigia, poi abbandonata in un dirupo poco fuori Roma. Una scena raccapricciante, che però ha trovato spazio nel palinsesto non solo per l’orrore, ma per ciò che è successo nei giorni precedenti e successivi all’omicidio.

Durante la puntata di Chi l’ha visto?, Federica Sciarelli ha trasmesso la testimonianza esclusiva di una giovane donna che Samson aveva contattato su Instagram proprio nei giorni in cui aveva già ucciso Ilaria.

Le aveva scritto con insistenza, usando un tono morbido, quasi romantico. “Mi ha detto che stava passando un momento negativo e che voleva fare nuove amicizie” ha raccontato la ragazza alla redazione. I messaggi, però, diventano via via più invasivi: foto scattate sotto casa sua, domande sul fatto che avesse coinquilini, fino all’appuntamento richiesto con la scusa di una “confessione notturna” – una deep night talk, così l’ha chiamata lui – in cui parlare di sé e, magari, portare anche un cornetto.

Nonostante lei non rispondesse, Mark ha continuato a scriverle, perfino a chiamarla. Le ha inviato una foto del centro commerciale Appio, vicino alla sua abitazione, come a farle sapere che era già lì, pronto, disponibile. Un pressing ossessivo mascherato da normalità, la trappola più infida. “Il mio primo pensiero è stato: poteva capitare anche a me” ha detto con voce rotta la ragazza, che alla fine ha scoperto la vera identità del suo interlocutore grazie a un amico.

Roma, fiori in ricordo di Ilaria Sula di fronte alla sede della Facoltà di Statistica dell’Università La Sapienza
Fonte: IPA
Roma, fiori in ricordo di Ilaria Sula di fronte alla sede della Facoltà di Statistica dell’Università La Sapienza

Mark Samson: cercava nuove vittime mentre Ilaria era già morta

Mark Samson ha 20 anni ed è italo-capoverdiano. Arrestato a Roma, ora si trova a Regina Coeli, descritto dai suoi avvocati come “molto provato e scosso”. Dopo aver ucciso Ilaria, avrebbe utilizzato il suo telefono per mandare messaggi ai parenti, fingendo che fosse ancora viva. E nel frattempo, scriveva ad altre ragazze, come quella intervistata da Chi l’ha visto?, cercando un nuovo contatto umano da manipolare.

In una delle chat mostrate in trasmissione, arriva a scrivere: “Parliamo di tutti i nostri problemi, solo se ti va di ospitare uno sconosciuto, non solo un serial killer che sia chiaro”. Una frase che ora fa rabbrividire. Ma che in quel momento poteva sembrare una battuta, una delle tante frasi borderline che girano online e che solo il senno di poi rende mostruose.

Anche il suo modo di appostarsi – presentarsi alla fermata metro Furio Camillo con la scusa di un caricabatterie, insistere per salire a casa – racconta un’escalation comportamentale che troppe ragazze conoscono fin troppo bene. Un corteggiamento che diventa molestia. Una gentilezza che si rivela minaccia. E quella foto del cornetto, inviata alle 20:25, non è solo un gesto da stalker: è il simbolo tragico di quanto la violenza possa nascondersi in gesti apparentemente teneri.

Durante la puntata, è stato reso noto che Samson avrebbe espresso il desiderio di scrivere una lettera ai genitori di Ilaria per chiedere perdono. “Vuole che sua madre sia la sua voce, per dire quanto si pente” ha dichiarato il legale. Ma le parole, ormai, suonano vuote. Eppure questo pentimento, mostrato da dietro le sbarre, rischia di far passare in secondo piano l’unica cosa davvero importante: Ilaria non c’è più.