I due programmi Mediaset, C’è Posta per Te e Forum, sono finiti nel mirino di Agcom. Il richiamo dell’Autorità si riferisce alle puntate del 7 gennaio e del 3 febbraio e ha lo scopo di garantire “il più rigoroso rispetto dei principi previsti a tutela degli utenti” e, in particolare, ” una corretta rappresentazione dell’immagine della donna“. La segnalazione è stata pubblicata sul sito ufficiale dell’Authority e riporta tutte le motivazioni del caso.
Il richiamo a C’è Posta per Te di Maria De Filippi
Sul fronte C’è Posta per Te, programma condotto da Maria De Filippi su Canale5, le vicende segnalate da Agcom riguardano la puntata andata in onda il 7 gennaio. La storia raccontata era incentrata su una relazione sentimentale caratterizzata da sopraffazione, denigrazione e mortificazione dell’uomo sulla donna.
La segnalazione è arrivata all’Autorità dall’Associazione Differenza Donna APS, secondo la quale “la dinamica che si è dispiegata in una rappresentazione misogina delle relazioni, in assenza di qualsivoglia intervento correttivo da parte della conduttrice, è molto grave in quanto ha riprodotto e legittimato in un vasto pubblico, quale è quello di un programma di prima serata del sabato, trattamenti inaccettabili che configurano, se abitualmente riprodotti nelle relazioni, reati molto gravi che offendono beni giuridici di rango costituzionale”.
Agcom ha quindi concluso che ci sia stata una “mancanza di adeguate cautele nella scelta della storia che ha costituito oggetto del programma” a cui si aggiunga una “assenza di stigmatizzazione da parte della conduttrice dei comportamenti violenti nei confronti della protagonista”, rendendosi così responsabile di “un messaggio distorto che finisce per minimizzare la scorrettezza dei comportamenti del marito”.
La segnalazione per Forum
Nel mirino di Agcom anche Forum, presentato da Barbara Palombelli e – nello specifico – per la puntata del 3 febbraio nel quale si è affrontato il tema della gestione della rabbia che riguardava una coppia separata, in aperto conflitto di fronte a un figlio minore. L’Autorità parla, in particolare, dei commenti della giudice di Forum Melita Cavallo che, riferendosi a un episodio di violenza da parte dell’uomo, avrebbe affermato: “Io la ritengo quasi comprensibile”, giustificando così la sua condotta come una reazione a un comportamento di lei.
Secondo l’Authority, quindi, queste parole “veicolano un messaggio distorto volto a giustificare i comportamenti violenti del protagonista maschile della storia nei confronti della protagonista femminile, facendo apparire normali i modelli di relazione interpersonale improntati all’aggressività e alla scorrettezza comportamentale”.
E aggiunge: “Violano i limiti della correttezza in quanto attribuiscono una responsabilità alla protagonista femminile della storia per il comportamento violento del protagonista maschile e la colpevolizzano per l’aggressione subita”.
Alla luce di queste considerazioni, Agcom ha inviato a RTI, ovvero Mediaset, un richiamo formale al rispetto dell’immagine della donna nei suoi programmi di informazione e intrattenimento. I due episodi fecero scalpore già all’epoca della messa in onda, in particolare la storia raccontata a C’è Posta per Te che aveva riempito le pagine dei social anche nei giorni successivi alla trasmissione. Inevitabile, per un programma così seguito, che tutto finisca al centro dell’attenzione. Per il momento, non ci sono state repliche da parte dell’azienda.