Tantra, cos’è e perché fa bene alla coppia

Il Tantra non è una religione e neanche una filosofia. È un'opportunità, che porta a riscoprire il proprio corpo e la sessualità della coppia

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Alfonsa Sabatino

Lifestyle e Sex editor

Da anni ricopre la professione di giornalista pubblicista e ufficio stampa, come freelancer. Di recente, sta esplorando il mondo dei podcast, per dare nuova forma ai suoi approfondimenti. Per DiLei si occupa di sessualità, benessere e lifestyle.

Un orgasmo cosmico, ma soprattutto intimità con il partner. Il Tantra è uno strumento, che esiste in diverse forme, ma con un unico obiettivo: portare due corpi a vibrare insieme, cercando di attivare un’energia forte, vitale. Abbiamo chiesto a Eva Sykora, Soul life and Sex coach che vive a Lugano di spiegarci meglio che cosa è il Tantra, come si pratica e a cosa serve.

Tantra, origini e principi

“La domanda arriva forte e chiara proprio nei momenti di abbondanza”, ci spiega Eva. “Si ha tutto a livello materiale, si ha il partner e pure una sessualità regolare; eppure non si è felici e manca qualcosa”. Questo è il primo richiamo per vivere qualcosa di più profondo e sacro. “C’è molta confusione sul Tantra, di cui esistono diverse scuole. Se andiamo all’origine, i primi documenti sono di Shiva, un maestro illuminato che ha vissuto 5 mila anni fa in India. Sono sue le 112 tecniche di meditazione da praticare per entrare in stato di espansione e super conscio. Alcune di queste meditazioni coinvolgono anche l’atto sessuale, come strumento per la liberazione spirituale. Secondo lo shivaismo tantrico, il sesso e l’amore comunicano per cercare l’illuminazione dentro l’essere umano. Secondo questo Tantra, il corpo è un microcosmo, dentro cui c’è tutto un universo: per cui vivendo il piacere in modo totale è possibile vivere l’estasi dell’intero macrocosmo che portiamo dentro”.

Le altre scuole

C’è un altro tipo di Tantra che arriva sempre dall’India, ma che considera solo il sesso, senza amore. In questo caso l’illuminazione si raggiunge con posizioni specifiche o esercizi di respirazione. “Questa scuola esclude totalmente la connessione e l’apertura del cuore”, spiega Eva. “Altra variante arriva dal Tibet, in unione con il Buddismo. Qui è forte il concetto di morte e rinascita: il partner durante il rapporto viene immaginato come scheletro; si medita nei luoghi dedicati al culto dei morti, perchè il focus è la trasformazione del corpo in energia”. Poi c’è il Tantra Tao, dalla Cina, dove i dottori prescrivono ai pazienti specifiche posizioni per stimolare la produzione di energia vitale. “Il consiglio è quello di non eiaculare, di fare esercizi per la stimolazione degli organi e una maggiore consapevolezza”.

Come scegliere

Circolano tante dicerie sul Tantra. Spesso si pensa a qualcosa di oscuro, ad una pratica prettamente sessuale; ma manca la conoscenza su cosa realmente sia. E cos’è allora? “Non è religione, e neanche filosofia. È una metodologia, un viaggio del cuore per la trasformazione. I miei maestri usano un concetto che mi pare molto chiaro: il Tantra è una trasformazione di veleno in nettare. Quello che ci fa stare male attraverso la trasformazione diventa alimento. Per me quindi il Tantra è un viaggio, un’opportunità per scoprire un amore incondizionato verso se stessi e gli altri, e per potenziare corpo, mente, energia e emozioni”. Come scegliere il metodo giusto tra tanti? “Bisogna provare a viverlo nelle sue diverse declinazioni e scuole e stare in ascolto. Se il cuore e il corpo vibrano e la sensazione è di benessere, allora è quello giusta giusta”.

Il Tantra e il sesso

Facciamo un passo indietro. Il nostro corpo è fatto di energia, non è solo carne. “Non è tangibile, ma lo sappiamo. Da stanchi abbiamo poca energia; invece se incontriamo una bella persona sentiamo che c’è energia positiva. Lo sentiamo proprio, non si può negare. Ecco, il Tantra porta ad un livello alto di energia vitale e questo condiziona anche il sesso. Il sesso normale, senza espansione di energia, ha un’energia sessuale bassa. Si vive il piacere solo nella parte intima, e l’orgasmo risiede nella parte bassa. Il Tantra porta a espandere quell’energia. Immaginate un flusso che sale da sotto e attraversa la pancia, lo stomaco, il cuore, il petto, la gola, il viso fino alla testa. Diventa un piacere che vibra e fa godere in tutto il corpo, in ogni cellula. Significa perdersi di piacere. Possiamo dire che il Tantra rende il sesso un’esperienza più sensuale, universale, dove si fa l’amore anche con l’universo che abbiamo dentro. Non è più solo sesso puro e crudo, di bassa frequenza, basato sul bisogno. Diventa un atto per espandere coscienza e creare intimità”.

Quando serve

Il Tantra aiuta le persone e le coppie sempre, perchè lo sappiamo che dopo tanto tempo insieme o in determinati momenti l’energia di coppia si abbassa. “Il Tantra serve alle coppie fresche di conoscenza, perché se si parte praticando Tantra si ha vinto da subito e non esisterà crisi. Serve alle coppie un po’ stanche, dopo anni di relazione, perché serve a rinascere nell’intimità, a riscoprirsi in modo diverso e profondo. Attraverso il Tantra si riscopre il gioco, perché viene coinvolto il bambino interiore, che è la parte emozionale. Il Tantra è utile anche alle coppie in crisi, che possono usare questa via per salvare la relazione. Ovviamente dipende molto da quanto veleno c’è già nella coppia, e in questi casi è importante lavorare per guarire le emozioni, individualmente, per poi portare i partner a reincontrarsi in una nuova versione di sè, senza traumi, rancori, ferite. Si aumenta la vibrazione, si lavora sulla mente dove risiedono credenze limitanti, blocchi e stress. Mi piace dire che se tutte le coppie praticassero Tantra non ci sarebbero più divorzi. Nelle relazioni di oggi manca intimità e il sesso si limita ad essere con bassa frequenza, senza scambio profondo”.

Il Tantra in quattro consigli

Respirazione, suono, movimento e sguardo. “È fondamentale imparare a respirare. Inspiro attraverso il naso e espiro con la bocca aperta, lasciando andare anche il suono. L’energia sessuale è fuoco, e cosa si fa per accendere il fuoco? Si soffia. Quindi il respiro accende il fuoco, anche quello sessuale, e la coppia impara a respirare insieme”. Suono. “Se la donna vive un orgasmo silenzioso vive il piacere a metà. Il suono aiuta a vivere e aumentare l’energia sessuale, porta frequenza e espansione per questo va lasciato andare”. Poi c’è il movimento del bacino che è aiuta il piacere. Il mio consiglio è di stringere la ioni (la vagina in lingua tantrica, che significa posto sacro) per la donna durante l’inspirazione; mentre l’uomo deve stringere il pavimento pelvico mentre muove il bacino”. Infine lo sguardo. L’anima cerca bellezza, lo spazio deve essere sacro, abbellito e reso accogliente e intimo con candele e profumi. Inoltre, tante coppie non si guardano neanche più. Invito sempre i partner a guardarsi negli occhi, anche per dieci minuti, per incontrarsi a livello di cuore”.

Vivere e godere appieno

Tante persone magari praticano Tantra senza saperlo, perché si accarezzano, respirano, creano un ambiente bello. Tante altre però sono bloccate dalla testa e si inibiscono. “In tanti vengono da me dicendo che non viene loro spontaneo muoversi, respirare, emettere suoni. Il mio motto è Fake it untill you make it”, continua Eva con voce pacata ma decisa. “Noi dobbiamo aiutare l’energia a espandersi, perché è un allenamento, un esercizio. Quindi anche se inizialmente non viene, forziamo: man mano verrà sempre più naturale”. Un ultimo consiglio. “Voglio invitare tutte e tutti a vivere il massimo potenziale di se stessi e del proprio corpo. Se ci guadiamo negli occhi, capiamo subito che non siamo solo carne. C’è il corpo ma c’è anche l’anima, e c’è una sessualità che può essere in grado di far vibrare ogni cellula, di portare piacere nel cuore, nella gola, ovunque. L’espansione di energia che si sviluppa con il Tantra porta più energia nella vita in generale, fa entrare persone ed esperienze belle, sincronicità, passioni. Porta a vivere e godere della vita appieno”.