Perdite di sangue dopo un rapporto sessuale: perché accade e quando preoccuparsi

È normale perdere sangue dopo un rapporto sessuale? Quali sono le cause, i rimedi e quando è importante non sottovalutare questo aspetto e recarsi dal medico

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Giulia Farsetti

Giornalista e Sex Editor

Giornalista e Social Media Manager, da sempre ama scrivere, creare contenuti e raccontare storie. Da anni studia e scrive di benessere e sessualità. Gestisce diversi profili social e, da brava Vergine, adora organizzare tutto alla perfezione… Con immancabili evidenziatori colorati!

Pubblicato: 9 Dicembre 2024 16:09

Hai notato perdite di sangue dopo un rapporto sessuale? Anche se non sempre è segnale di un problema grave, questa situazione può generare preoccupazione e merita attenzione. Rivolgersi al ginecologo per un controllo è fondamentale per comprendere le cause e intervenire, se necessario, in modo finalizzato alla risoluzione del problema. Le perdite di sangue possono avere origine da diverse aree: l’entrata della vagina, il collo dell’utero o la cervice. A seconda della loro provenienza, possono esserci cause e rimedi differenti; ecco perché consultare il proprio ginecologo resta sempre il passo più indicato per analizzare il problema e ricevere un consiglio mirato.

Per fare chiarezza su questo argomento, abbiamo fatto alcune domande alla dottoressa Monica Calcagni, ginecologa presso lo Studio Medico Calcagni di Roma. La dottoressa ci ha spiegato quali possono essere le cause del sanguinamento post-coitale e come affrontare le varie circostanze.

Quali possono essere le principali cause del sanguinamento dopo un rapporto sessuale?

Le cause del sanguinamento post-coitale sono spesso benigne. Ad esempio, «nei primi rapporti sessuali si può verificare la lesione o la dilatazione dell’imene», spiega la dottoressa Calcagni. L’imene, un sottile tessuto embrionale che si trova all’ingresso della vagina, può essere più rigido in alcune donne, causando lacerazioni durante le prime penetrazioni, con le dita o il pene. Ma non è l’unica motivazione: «il sanguinamento», prosegue la dottoressa, «ci può essere anche per la presenza di un polipo del canale cervicale, ovvero una escrescenza sul collo dell’utero, che con lo sfregamento del pene in vagina può far sì che ci sia un sanguinamento. Stessa cosa può succedere se è presente un ectropion cervicale, che è una lesione sul collo dell’utero, simile a una scorticatura, che può essere facilmente sanguinante. Un’altra motivazione ancora potrebbe essere la presenza di lesioni che si vengono a creare in vagina o sulla forchetta, cioè la parte inferiore dell’introito vaginale, prima dell’ano, dovute alla secchezza vaginale o all’ipertono del pavimento pelvico o a una patologia chiamata Lichen (una malattia infiammatoria cronica delle mucose). Tutte queste situazioni portano a una riduzione dell’introito vaginale e quindi l’ingresso del pene potrebbe creare difficoltà, compreso il sanguinamento», conclude la dottoressa Calcagni.

Tendenzialmente non ci sono dei sanguinamenti durante il rapporto sessuale che possono far pensare a patologie maligne, «a meno che non ci siano lesioni sul collo dell’utero, come può essere con un ectropion, che può diventare sede anche di HPV correlata, oppure il polipo nel canale cervicale, generalmente benigno, potrebbe in alcuni casi essere maligno o nascondere una iperplasia o un carcinoma».

Cosa fare se si verificano casi di sanguinamento dopo i rapporti sessuali?

«Ogni volta che si ha un sanguinamento dopo il rapporto sessuale sarebbe opportuno rivolgersi allo specialista di riferimento per valutare qual è la motivazione del sanguinamento», conferma la dottoressa Calcagni. Il ginecologo potrà effettuare una diagnosi, stabilendo le cause e, di conseguenza, individuare quando necessario una cura adeguata. «Spesso il sanguinamento dopo i rapporti sessuali potrebbe essere il sintomo di una patologia correlata, come il polipo nel canale cervicale oppure un ectropion» spiega la dottoressa e, quindi, potrebbero rendersi necessari ulteriori analisi come un Pap test, associato a un HPV test. In alcuni casi potrebbe rendersi necessaria un’ecografia transvaginale, soprattutto quando vi è la presenza dei polipi nel canale cervicale, per verificare che non siano presenti anche nella cavità uterina.

«Alcune volte non ci sono patologie, ma il collo è particolarmente irritato perché c’è una vaginite o una cervicite e per questo motivo lo sfregamento dovuto al rapporto sessuale produce un sanguinamento», continua la dottoressa Calcagni, «anche in questo caso, una tempestiva visita ginecologica può risolvere il problema».

Altre volte, il sanguinamento dopo il rapporto sessuale può essere dovuto da lesioni sui genitali, interni o esterni: «ci possono essere delle lacerazioni, dei tagli sulle grandi e piccole labbra e, in questo caso, non sono situazioni pericolose, ma vanno controllate e valutate».

C’è correlazione tra sanguinamento e dolore durante il rapporto sessuale?

«Non sempre il sanguinamento si associa al dolore e non sempre il dolore porta al sanguinamento; molto dipende dalle cause del sanguinamento», spiega la dottoressa, «ad esempio, quando abbiamo una lesione dell’imene, non sempre, ma può succedere di avere dolore e sanguinamento più o meno abbondante; così come se si ha un’atrofia vaginale, cioè una secchezza vaginale marcata, vi è sanguinamento da lesioni con dolore». L’entità e la quantità del sanguinamento o del dolore non sono correlati alla gravità della patologia.

Quanto sono importanti esami regolari come il Pap test, la prevenzione e visite ginecologiche regolari?

«Visita ginecologica regolare, il Pap test e l’HPV test sono fondamentali per evitare il sanguinamento durate il rapporto sessuale e quello post-coitale», commenta la dottoressa Calcagni. Ovviamente non tutti i casi si possono prevenire con una visita ginecologica: ad esempio, se pensiamo all’eventuale sanguinamento dopo il primo rapporto sessuale. «In linea generale, fare visite ginecologiche costantemente può portare a individuare infezioni come vaginite o cervicite, che possono essere trattate preventivamente prima che diano sanguinamento. Così come l’atrofia e la secchezza correlata». La prevenzione è sempre utile: visite ginecologiche regolari sono il miglior alleato per la salute intima.

 

Fonti

www.ginecologacalcagnimonica.it