Cos’è la non monogamia etica?

Ci sono tante forme di amore e una tra queste è la non monogamia etica: ecco cosa significa e quali sono le varie categorie racchiuse in questa definizione

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Giulia Farsetti

Giornalista e Sex Editor

Giornalista e Social Media Manager, da sempre ama scrivere, creare contenuti e raccontare storie. Da anni studia e scrive di benessere e sessualità. Gestisce diversi profili social e, da brava Vergine, adora organizzare tutto alla perfezione… Con immancabili evidenziatori colorati!

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Nell’immaginario generale, soprattutto nella nostra società occidentale, la monogamia è considerata l’unico modo di coppia e di amore. Fin da piccoli vengono insegnati valori e principi secondo cui una relazione è considerata seria esclusivamente se formata da due persone.

Tuttavia, negli ultimi anni, le relazioni si stanno lentamente evolvendo, aggiungendo ai modelli relazionali tradizionali altri tipi di legame, altrettanto validi e seri. Stiamo parlando della non monogamia etica, ovvero di relazioni sentimentali in cui le persone coinvolte sono più di due e tutte le persone che fanno parte di questo tipo di relazione sono a conoscenza di questo aspetto. La non monogamia etica si basa sul consenso e sul rispetto delle persone con cui si ha un rapporto sessuale e/o romantico.

All’interno della non monogamia etica si distinguono diverse modalità relazionali, ognuna con caratteristiche proprie. Scopriamoli insieme.

Cos’è la non monogamia etica

La non monogamia etica è un tipo di relazione che prevede un rapporto sessuale e/o romantico con più persone: con l’espressione “non monogamia”, infatti, si sottolinea la possibilità di avere più partner, ma con “etica” si vuole indicare che alla base di questo tipo di rapporto c’è consenso e rispetto tra le persone coinvolte.

Uno studio (A Narrative Review of the Dichotomy Between the Social Views of Non-Monogamy and the Experiences of Consensual Non-Monogamous People, pubblicato nel 2024 da David L. Rodrigues) mostra che, nonostante la norma sociale fortemente monogamica, le esperienze delle persone che praticano la relazioni non monogame consensuali non sono inferiori per qualità relazionale: i livelli di soddisfazione o i problemi sono paragonabili.

Tuttavia, viene evidenziata la stigmatizzazione sociale e le pressioni culturale e normativa (mononormatività, cioè la convinzione culturale che la monogamia sia l’unica forma legittima di relazione), che possono generare stress e ansia dell’essere non monogami. Questo perché ancora oggi si ha difficoltà ad accettare un tipo di relazione diverso dalla monogamia.

Sempre più persone, in realtà, si avvicinano a forme di non monogamia consensuale, scegliendo modelli relazionali più flessibili rispetto alla monogamia tradizionale. Si possono individuare delle forme di amore all’interno della non monogamia etica. Tra le più comuni ci sono: il poliamore, le relazioni aperte e lo scambismo.

Poliamore

Il poliamore è una forma di non monogamia consensuale nella quale le persone hanno più di un partner romantico o sentimentale, con il consenso e la trasparenza di tutti i soggetti coinvolti. Non si tratta solo di incontri sessuali, occasionali o ripetuti, ma di legami multipli che possono comportare impegno, cura reciproca, comunicazione e negoziazione su temi come gelosia, tempo e ruoli affettivi.

Le relazioni poliamorose possono assumere forme diverse: alcuni hanno una relazione primaria a cui si aggiungono altre relazioni “secondarie”, altri hanno una rete più fluida dove non esistono gerarchie fisse. La base di questo tipo di relazione è che ci sia trasparenza fra tutti i partner, accordi su aspettative e una comunicazione costante.

Relazioni aperte

Una relazione aperta è un tipo di non monogamia etica in cui due persone che sono principalmente impegnate romanticamente ed emotivamente l’una con l’altra acconsentono al fatto che uno o entrambi possano avere rapporti sessuali (e talvolta romantici) con altre persone. L’aspetto centrale è che c’è un legame primario, ma si permette una forma di non esclusività sessuale e a volte anche affettiva.

I modelli non sono standard e possono seguire il desiderio delle persone della coppia: alcune relazioni aperte sono più flessibili e emotivamente libere, altre più strutturate. Ad esempio, possono essere specificate delle “regole” chiare, come:

  • Cosa è permesso sessualmente;
  • Se le altre relazioni sono solo occasionali;
  • Se devono essere divulgate al partner “primario” oppure no;
  • Le modalità di protezione sanitaria (uso di preservativi, test per malattie sessualmente trasmissibili);
  • Definizione di limiti, come il “non innamorarsi” oppure incontrarsi con l’altra persona fuori dall’abitazione.

Scambismo o swinging

Con il termine “scambismo” (in inglese “swinging”) si indica una pratica in cui coppie che hanno già un legame primario (spesso monogamico) si accordano per avere rapporti sessuali con altre persone, di solito in un contesto sociale specifico. Tuttavia, vengono evitati coinvolgimenti romantici ed emotivi al di fuori del partner principale. L’elemento chiave? La parte consensuale e la consapevolezza reciproca.

Le coppie swinger possono partecipare a eventi dedicati oppure incontrare altre coppie o singoli con interessi simili. Spesso le regole riguardano cosa è permesso: se sesso solo occasionale, se scambio di partner tra coppie, se devono esserci limiti. La comunicazione tra i partner principali è essenziale per vivere in modo sano e piacevole questo tipo di rapporto.

Altre forme di amore

Le forme di amore legate alla non monogamia etica possono, però, essere svariate. Ad esempio, l’anarchia relazionale rientra in questa macro-categoria: in questo caso le persone che praticano anarchia relazionale rifiutano l’idea di categorizzare una relazione in modo definito o imposto. Quindi, le relazioni sono fluide, in evoluzione continua, non volendo etichettare le persone in modo tradizionale con termini come “partner” o “amico”.

A proposito di amici, c’è un’altra forma di relazione, quella chiamata “friend with benefits” o “amico con benefici”, in cui le persone coinvolte sanno perfettamente di essere amici, ma con dei “vantaggi”, appunto, soprattutto legati ad aspetti intimi e sessuali. Tendenzialmente, questo tipo di legame non sfocia in un rapporto amoroso, ma rimane solo affettivo.

All’interno della categoria di non monogamia etica potrebbero rientrare anche alcune pratiche BDSM quali il “cuckolding”. In questo contesto, una persona trae piacere fisico e sessuale nel vedere il proprio partner avere rapporti sessuali con altre persone, senza essere coinvolta direttamente. Molto probabilmente, rientra nella più ampia categoria di non monogamia etica perché tutte le persone coinvolte non mettono in atto un tradimento, ma si è volontariamente consci e consapevoli. Probabilmente, in questo caso, più che di relazione, si parla di esperienza BDSM in cui intenzionalmente si è coinvolti in pratiche sessuali diverse dall’ordinario e dalle preferenze più convenzionali, come il vanilla sex.

Una relazione non monogama è davvero “etica”?

È una domanda lecita considerando il tempo e il mondo in cui viviamo, ma l’etica in una relazione dipende solo da come le persone coinvolte in quella relazione vivono il rapporto. Un legame “etico” si fonda sul rispetto, la comunicazione e il consenso reciproco. Che si tratti di monogamia o non monogamia consensuale, ciò che conta è ascoltare se stessi e il proprio partner, scegliendo liberamente ciò che rende felici e appagati.

Oggi si parla spesso di autodeterminazione relazionale, cioè della libertà di definire i propri legami senza sentirsi vincolati da norme sociali o aspettative esterne. Sottolinea che ogni persona può scegliere la forma d’amore che meglio risponde ai propri bisogni emotivi e sessuali, rispettando sempre il consenso e i desideri di se stessi e delle persone coinvolte.