Astinenza sessuale dopo i 50 anni: perché, quali sono i rischi e come riscoprire il sesso in età adulta

I corpi che si trasformano per lui e per lei, e la sessualità cambia forma. Ecco come diventa il sesso con il passare degli anni e quali sono i rischi

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Alfonsa Sabatino

Lifestyle e Sex editor

Da anni ricopre la professione di giornalista pubblicista e ufficio stampa, come freelancer. Di recente, sta esplorando il mondo dei podcast, per dare nuova forma ai suoi approfondimenti. Per DiLei si occupa di sessualità, benessere e lifestyle.

I corpi cambiano e si trasformano e con loro anche il contatto, il sentire e le prestazioni della sfera sessuale. Ma cosa succede esattamente al corpo intorno ai 50 anni e come questi cambiamenti influiscono sul piacere e l’appagamento? Lo abbiamo chiesto a Ilaria Consolo, psicologa e psicoterapeuta psicodinamica, vicepresidente del Istituto Italiano Sessuologia Scientifica di Roma.

L’astinenza, ecco perché

“Per astinenza sessuale si intende la rinuncia a tutti gli aspetti che riguardano la vita sessuale, e può essere una scelta  volontaria o forzata. L’astinenza sessuale può avere molteplici origini e motivazioni, esterne o meno”, ci spiega la dottoressa. “Può essere dovuta a motivi di salute o perché non si trova un/una partner; mentre altre volte si decide di non avere rapporti sessuali per religione, per tabù, per ragioni educative; o perché in alcuni momenti della vita, come in gravidanza o nella terza età, risulta più opportuno rinunciare alla sfera sessuale. Ci possono poi essere inclinazioni personali, o disfunzioni della sessualità di cui si ha vergogna, per cui si rinuncia al gioco. Alcune donne possono scegliere di non fare sesso per evitare un concepimento non desiderato; mentre altre scelgono l’astinenza come libera disposizione del proprio corpo, come un modo di (ri)acquistare il controllo di sé e ritrovarsi, magari per rimettersi in forma o dedicarsi a progetti e sogni trascurati nei momenti di coppia. Ancora, in una società come quella di oggi improntata su una sessualità usa e getta, c’è chi sceglie l’astinenza per non accettare compromessi, per evitare di fare sesso tanto per fare, senza coinvolgimento. L’astinenza può essere determinata anche da difficoltà legate alla sfera intima ed emozionale, per ferite passate ancora aperte e separazioni dolorose, per la paura di fidarsi e soffrire ancora”.

Come cambia il corpo di lei

“Non possiamo raccontare il sesso a 50 anni senza parlare di menopausa: un momento fisiologico, tra i 45 e i 55 anni, molto complicato per la donna, che coincide con il termine della sua fertilità“. Non esiste un’età precisa, ma con il passare del tempo “diminuiscono i livelli di estrogeni e di progesterone; mentre aumenta la produzione degli ormoni ipofisari. Questo scombussolamento ormonale porta con sé fastidi e cambiamenti psicofisici che se vissuti male possono provocare un grande malessere quotidiano. Inoltre, il calo degli estrogeni è responsabile del livello di serotonina, un neurotrasmettitore che tiene equilibrato l’umore, per cui possono comparire stati depressivi, sentimenti di autosvalutazione, e stanchezza”.

Menopausa e sessualità

La menopausa ovviamente va a incidere moltissimo sul benessere sessuale. “Dal punto di vista fisico, l’atrofia vulvovaginale e la ridotta elasticità dei tessuti rendono il sesso più difficile. La vagina è meno capace di rispondere agli stimoli in maniera istantanea, e la lubrificazione ha tempi più lenti, così da poter rendere i rapporti penetrativi meno soddisfacenti e più dolorosi”. E proprio per il dolore e fastidio provato, le donne preferiscono rinunciare all’intimità.

“La mucosa vulvovaginale tende progressivamente ad atrofizzarsi e questo crea diminuzione dell’elasticità dei tessuti portando anche a sanguinamento durante i rapporti coitali, oltre che tendenza a sviluppare infezioni delle vie urinarie”, continua Ilaria Consolo. “Il prolasso dei tessuti può causare incontinenza, facendo sentire la donna molto a disagio durante il rapporto. La clitoride riduce le proprie dimensioni, pur restando comunque un ricettore importante di stimoli”.

La personalità dei 50 anni

Sul piano psicologico conta sicuramente lo stile di vita, l’esperienza sentimentale e di maternità vissuta, la relazione con il/la partner. “Oggi si reagisce in modo meno traumatico all’arrivo della menopausa, e molte ricerche confermano che queste trasformazioni psicofisiche non determinino un grosso cambiamento delle abitudini; soprattutto se la donna ha un personalità forte, una radicata autostima e consapevolezza, e una buona percezione corporea”.
Ci sono infatti anche dei pro nella sessualità in età adulta: “non avere timore di gravidanze indesiderate rende i rapporti più liberi; ma soprattutto la conoscenza del proprio e dell’altro corpo, dovuta all’esperienza, portano più sicurezza sotto le lenzuola”.

Il corpo di lui

I cambiamenti ci sono anche negli uomini, “anche se non esiste un corrispettivo della menopausa e il concetto di andropausa è ormai superato. Parliamo di parziali deficit androgenetici causati da un basso livello di testosterone che con l’età inizia fisiologicamente a calare. Questo ha ripercussioni sul desiderio o portare a disfunzioni erettili e disagi sul piano psicologico: così gli uomini adulti si sentono meno forti e meno performanti, con conseguente riduzione dell’autostima, possibile ansia e stati depressivi. Già, in generale, gli uomini vivono meno bene i cambiamenti relativi al passare degli anni rispetto alle donne, e spesso sperimentano disagio per prestazioni che ovviamente non sono più come a 20 anni”.

Come reagiscono? “Per alcuni, commenta la sessuologa, si assiste ad un graduale calo dei rapporti sessuali. Altri invece iniziano quelli che mi piace chiamare vagabondaggi di verifica, per vedere, con donne al di fuori della coppia e spesso più giovani, se attraggono ancora. Queste ricerche di conferma sono anche occasioni per sperimentare una sessualità diversa dal solito, attuando fantasie di cui magari non hanno mai avuto coraggio di parlare con la partner”.

Quanto è (o può essere) bello!

Molte persone pensano che la sessualità sia una sfera da accantonare in età più adulta, “ma l’intimità sessuale è un aspetto senza età, che rappresenta una modalità di linguaggio, di comunicazione, e anche se con il passare degli anni si va affievolendo la spinta fisiologica, permane la voglia e il bisogno di riconoscimento, di scambio”. Senza dimenticare che la sessualità dona benessere psicofisico a entrambi i generi sessuali.

“È importante dire che dopo i 50 anni il sesso potrebbe essere anche meglio di prima: può essere vissuto in modo più libero e spensierato, più creativo e giocoso, forti della maggiore conoscenza e consapevolezza. Dovrebbe essere più facile, per l’esperienza e sicurezza raggiunte, accendere il desiderio, proprio e del/della partner, tenere viva l’eccitazione, provare piacere e donarlo. Con l’età si mettono a tacere anche i condizionamenti da stereotipi e tabù, per giocare in modo più disinvolto”. Continuare a vivere una sessualità sana e appagante ha sicuramente un effetto benefico sull’autostima, sulla sicurezza personale e, a livello puramente ormonale, il rilascio di endorfine porta ad una riduzione di stress e ansia, migliorando il tono dell’umore. “Se si è in coppia, il sesso può aiutare a rafforzare legami emotivi, aiutando i partner a sentirsi vicini, complici e connessi”.

Un erotismo diffuso

“Vorrei premettere che la scelta dell’astinenza sessuale non va stigmatizzata e non va giudicata, perché la cosa importante, specialmente in momenti delicati come quello della menopausa, è stare bene con se stesse/i. Detto questo, io consiglio alle coppie di scoprire una sessualità diversa, specialmente dove vi sono difficoltà e problematiche fisiche, legate alla menopausa e al calo del livello di testosterone. Può essere una sessualità più affettiva, magari meno fisica e performante, connotata da un erotismo più diffuso ma altrettanto gratificante”. Può essere l’occasione per sperimentare nuove pratiche, aiutarsi con degli accessori e sex toys, provare a stimolare nuovi sensi e situazioni. “È molto importante accettare i cambiamenti del corpo e le trasformazioni dovute al passare del tempo con estrema serenità. Sfruttiamo la conoscenza del corpo: perché ora sappiamo cosa ci piace e cosa piace. Osiamo”.

La ludicità del sesso

“In particolare, invito le donne a sviluppare un’autostima e una consapevolezza positiva della sfera erotica, così da poter esprimere bisogni e desideri, senza timore. Suggerisco, in età adulta e fin da giovanissime, di allenare il pavimento pelvico con esercizi che servono per migliorare il tono muscolare, la consapevolezza e sensibilità pelvica e aiutano a prevenire il prolasso e l’incontinenza. Agli uomini suggerisco di allontanarsi dalla morale ancora troppo radicata e, nell’incontro con una donna adulta e consapevole, di non giudicarla per aver avuto le sue esperienze e per avere la capacità di esprimere il proprio desiderio. Non lasciatevi condizionare dal vecchio stereotipo della donna angelicata, devota a una sessualità discreta e pudica. Nei rapporti, appropriatevi degli aspetti più ludici del sesso, non necessariamente penetrativi, per vivere questa sfera in modo ancora più giocoso o libero”.