Salute allo Specchio Onlus, dalla parte delle donne con tumore

L'Associazione nasce per rispondere alle domande delle donne che si trovano ad affrontare una diagnosi di tumore e cercano sostegno e conforto dalle proprie paure

Pubblicato: 10 Novembre 2020 10:52

Foto di Federico Mereta

Federico Mereta

Giornalista Scientifico

Laureato in medicina e Chirurgia ha da subito abbracciato la sfida della divulgazione scientifica: raccontare la scienza e la salute è la sua passione. Ha collaborato e ancora scrive per diverse testate, on e offline.

Insieme. È una parola semplice, che però esprime il bisogno di vicinanza che ogni persona prova. Avere gli altri che condividono la nostra esperienza è sempre importante, e diventa basilare in caso di malattia, quando magari tendiamo a vedere un orizzonte grigio e la voce, anche di uno sconosciuto, può rischiarare il futuro. Insieme è anche la parola d’ordine di Salute allo Specchio Onlus, associazione nata presso l’Ospedale san Raffaele di Milano e creata da Giorgia Mangili, Responsabile Oncologia e Ginecologia Medica dell’Ospedale San Raffaele e Presidente di Salute allo Specchio Onlus, che racconta quanto affrontare insieme ad altre donne una condizione come il tumore possa aiutare a disegnare meglio il proprio domani.

Rispondere ai bisogni delle donne

“Mi occupo da tanto tempo di tumori ginecologici e mi ha sempre colpito un fatto” racconta la Mangili. “Quando descrivevo il percorso di cura ad una donna, da un lato cercavo di spiegare i trattamenti che avremmo portato avanti per controllare e curare la malattia, dall’altro cercavo di ascoltare cosa davvero servisse alla persona che avevo davanti. Una cosa mi ha sempre colpito: quasi sempre, le donne chiedevano informazioni su un possibile effetto della chemioterapia, ovvero la caduta dei capelli. Da quel bisogno è nata l’idea dell’Associazione che ho il piacere e l’orgoglio di presiedere.”  Solo ascoltando davvero alle richieste delle pazienti si riesce ad ottenere una risposta importante, che va oltre a quelle che sono le competenze “scientifiche” dell’oncologo ma che risulta irrinunciabile per il benessere globale della donna. “C’è bisogno di empatia e questa si può trovare attraverso un impegno condiviso con tante altre persone che vivono la stessa situazione o l’hanno superata e possono diventare consigliere per chi si trova ad affrontare un tumore ginecologico, come quello dell’ovaio, per restituire forza e femminilità alla donna” riprende la Mangili. Con la nostra associazione, che riunisce le persone e propone una serie di attività diverse sia sul fronte fisico che su quello psicologico, riusciamo ad avere un approccio globale dalla persona e quindi ad essere davvero d’aiuto, sia attraverso iniziative di attività fisica sia fornendo indicazioni sul modo di truccarsi e di proporsi agli altri”.

Oltre Covid-19

Covid-19 in qualche modo, ha rallentato le attività dell’associazione perché ha tolto temporaneamente la possibilità di incontrarsi, ascoltarsi, offrire e ricevere consigli per le donne che si riuniscono nelle sessioni di “Salute allo Specchio”. Ma la Mangili, che è sempre battagliera e vive con grande passione questa sua attività “collaterale” rispetto alla sua vita di specialista in oncologia medica ma estremamente significativa, perché permette di avere un approccio davvero olistico al benessere della donna con tumore, sta già studiando nuove soluzioni. Oltre ai corsi per aiutare a mantenere il corpo in forma, cui si può partecipare anche online, sta organizzando altre attività che potranno essere svolte a distanza. Perché le donne con tumore rimangano insieme, possano sorridere, sentirsi belle, avere tante amiche.   Una sfida che va oltre la scienza, ma che conta davvero molto. Per ogni persona.

In collaborazione con Salute allo Specchio Onlus