Igiene delle mani, cinque regole per non correre rischi

Lavarsi bene le mani con acque e sapone o gel idroalcolico può proteggere da infezioni e gravi rischi per la salute: le 5 regole d'oro

Pubblicato: 4 Maggio 2022 16:07

Foto di Federico Mereta

Federico Mereta

Giornalista Scientifico

Laureato in medicina e Chirurgia ha da subito abbracciato la sfida della divulgazione scientifica: raccontare la scienza e la salute è la sua passione. Ha collaborato e ancora scrive per diverse testate, on e offline.

Lo facciamo ogni giorno, ma forse non abbastanza. Eppure un gesto semplice come quello di lavarsi le mani può diventare davvero un salvacondotto per la salute. E non solo per aiutarci a prevenire l’infezione da virus Sars-CoV-2 e Covid-19, ma anche per limitare tanti, tantissimi rischi, da quelli di una gastroenterite fino ad infezione più serie.

Le mani rappresentano una delle più importanti vie di trasmissione di germi e virus. Eppure ce ne dimentichiamo. Per questo è importante ricordare ancora quanto questa semplice abitudine ci può aiutare. Il 5 maggio l’Organizzazione Mondiale della Sanità celebra la giornata dedicata a questo atto che deve far parte, più volte, della vita quotidiana. L’invito è soprattutto per gli operatori sanitari, visto che aumenta la sicurezza per loro e per i pazienti.

Pensate solo che il lavaggio delle mani rimane la misura fondamentale che può consentire di ridurre del 30-40 per cento le infezioni in ospedali. In ambito sanitario, “le ICA (Infezioni Correlate all’Assistenza) – spiega Martina Barchitta, referente Gruppo di Lavoro GISIO della Società Italiana d’Igiene e Professore associato di Igiene generale ed applicata presso l’Università di Catania – rappresentano l’evento avverso più diffuso nell’ambito dell’assistenza sanitaria.

Evento che, tra l’altro, non è più limitato all’ambito ospedaliero ma diffuso in tutte le situazioni in cui si presta assistenza sanitaria e che è ancora più importante in un contesto attuale reso ancora più problematico a causa dei crescenti profili di multiresistenza agli antibiotici dei microrganismi che causano tali infezioni, nonché per l’emergenza Covid-19. Una gran parte delle ICA, inoltre, sono prevenibili tramite un’appropriata igiene delle mani, effettuata nei momenti e nei modi giusti”.  Ma non pensiamo solo ai luoghi di cura. L’igiene delle mani  è importante per tutti noi. Ed allora, pronti? Partiamo con i consigli per una corretta detersione di palmo, dita e spazi interdigitali.

Le cinque regole per lavarsi bene le mani

  1. Ricordate di lavare le mani più volte al giorno, soprattutto se avete contatti con persone o oggetti, così come quando maneggiate alimenti e prima di mangiare, per evitare di portare alla bocca batteri eventualmente presenti.
  2. Lavate sempre le mani dopo essere andati in bagno, dopo uno starnuto o dopo che avete visitato un malato. Non dimenticate l’igiene anche dopo che avete accarezzato un animale.
  3. Distribuite il sapone o la soluzione facendo attenzione agli spazi tra le dita e alle unghie, sotto le quali possono depositarsi resti di “contatti”, togliendo anelli o eventuali braccialetti. La manovra va fatta dopo aver toccato soldi o altro.
  4. Prima di medicare una ferita, ricordate di lavare con cura le mani e se possibile disinfettatele. In questo modo ridurrete i rischi di trasmettere infezioni che trovano una via “aperta” nell’epidermide.
  5. Ricordate di asciugarvi bene le mani dopo il lavaggio con sapone. Se possibile, fuori casa, impiegate salviette monouso o asciugatori che non vi costringano ad un contatto diretto. All’esterno fate anche attenzione a chiudere il rubinetto con un fazzolettino monouso.

Una rivoluzione nella medicina

Per capire quanto è stata importante un’innovazione così semplice ed intuitiva, almeno oggi, dobbiamo tornare indietro di poco meno di 200 anni. intorno al 1840, quando ancora le infezioni durante il parto erano causa di gravi malattie e decessi per neonati e mamme. Non esistevano ancora antibiotici né vaccini.

Ignazio Semmelweis, medico ungherese, ha un’intuizione: lavarsi le mani con una semplice soluzione di cloro rappresenta una barriera alle infezioni nei neonati e nelle mamme. Poi sono arrivate le soluzioni idroalcoliche e tante altre possibilità di protezione. Ma acqua e sapone sono sempre importanti. Per quanto tutto sia cambiato, oggi, grazie alla tecnologia e alla disponibilità di strumenti per la disinfezione e ai farmaci, lavarsi le mani regolarmente è ancora fondamentale.

Lo ha dimostrato la pandemia da Covid-19. Il lavaggio delle mani con acqua e sapone o con il gel idroalcolico è stata ed è una delle misure di protezione individuale più importante per difendersi anche dal contagio da coronavirus. Per tutti, cittadini e operatori sanitari, uno dei modi per fermare la diffusione di virus e batteri è anche uno dei più semplici: igienizzare le proprie mani seguendo le indicazioni fornite dalle istituzioni di Sanità Pubblica.

In particolare, per tutti è importante farlo quando si prepara il cibo, prima di mangiare, dopo aver tossito/starnutito e dopo essersi soffiati il naso nonché, per gli operatori sanitari, quando si presta assistenza. Le malattie infettive, infatti, possono trasmettersi con le goccioline di saliva, ma anche attraverso le mani: perciò vanno igienizzate di frequente e in modo appropriato.

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Fonte: 123RF
Le cinque regole per lavare bene le mani