Sinusite: come riconoscerla, quali sono le cause e le cure

La sinusite è un’infiammazione che può compromettere la funzionalità dell’olfatto. Scopri quali sono i sintomi, le cause, i fattori di rischio e i rimedi di questa patologia.

Foto di Federico Beretta

Federico Beretta

Medico chirurgo

Medico Chirurgo abilitato, da anni collabora con diversi magazine online e si occupa di divulgazione medico/scientifica.

Il naso è un’area anatomica deputata, tra le altre cose, ad ospitare le strutture che consentono il buon funzionamento dell’olfatto, che ci permette di distinguere gli odori. L’olfatto è strettamente correlato al gusto infatti, in presenza di un raffreddore, il sapore del cibo assume una connotazione differente e risulta complicato, a volte, distinguere i sapori.

Attraverso il naso entra ed esce l’aria che scambiamo con l’esterno nel processo della respirazione e dietro e intorno ad esso sono disposti i seni paranasali, delle cavità rivestite da una mucosa, arricchita di piccoli peli per intrappolare i patogeni e lo sporco.

Infezioni comuni, come ad esempio l’influenza o il raffreddore, possono portare a disturbi a carico dei seni paranasali, tra cui la sinusite.

Che cos’è la sinusite

Normalmente, il muco prodotto dalla mucosa dei seni paranasali arriva nelle cavità nasali; tuttavia, in presenza di un’infiammazione, i canali attraverso cui scorre il muco possono restringersi e ciò provoca un accumulo anomalo delle secrezioni all’interno dei seni paranasali. Nel caso della sinusite, batteri, virus o funghi possono colonizzare le secrezioni che si sono accumulate, causando un’infiammazione infettiva della mucosa dei seni paranasali.

Il più delle volte, la sinusite si risolve autonomamente nell’arco di 2/3 settimane. In questo caso si parla di sinusite acuta, se invece la condizione perdura per molto tempo, tre mesi o di più, si tratta di sinusite cronica. Le due forme di sinusite necessitano di trattamenti differenti e colpiscono indistintamente adulti e bambini.

Quali sono i sintomi della sinusite

Sinusite acuta e sinusite cronica presentano sintomi simili. La differenza risiede nella durata della condizione che arriva almeno a 12 settimane in presenza della forma cronica. La febbre, d’altra parte, è un sintomo che si presenta la maggior parte delle volte in presenza di sinusite acuta.

Tra i più comuni segnali che possono indicare la presenza di sinusite rientrano:

  • naso chiuso;
  • rinorrea (perdita eccessiva di muco e altre sostanze acquose dal naso);
  • mal di testa;
  • mal di gola;
  • alito cattivo;
  • tosse;
  • senso dell’olfatto alterato;
  • febbre;
  • mal di denti;
  • produzione importante di muco dal naso;
  • dolore e gonfiore in prossimità degli occhi e di alcune aree del viso.

I bambini potrebbero inoltre accusare irritabilità, difficoltà nella respirazione (tendono ad utilizzare la bocca piuttosto che il naso) o mancanza di appetito.

Quali sono le cause della sinusite

La sinusite acuta viene spesso innescata dall’azione di un virus. L’organismo reagisce con la produzione massiccia di muco che ostruisce i seni paranasali. Più raramente, può verificarsi un’infezione batterica, spesso complicazione di un’infezione virale precedente. I batteri, più frequentemente responsabili dell’infezione, possono essere lo Streptococcus Pneumoniae o l’Haemophilus Influenzae.

La sinusite cronica può essere causata da:

  • infezioni croniche delle vie respiratorie, le quali infiammando e gonfiando la mucosa, bloccano il drenaggio del muco;
  • presenza di polipi nasali che possono bloccare i seni paranasali;
  • allergie, ad esempio la febbre da fieno;
  • setto nasale deviato, che può restringere o arrivare a bloccare il passaggio, peggiorando i sintomi della sinusite;
  • condizioni mediche, tra cui le complicazioni dell’HIV, della fibrosi cistica, altre patologie legate al sistema immunitario.

Occasionalmente, un dente infetto o un’infezione fungina potrebbero essere causa di sinusite.

Quali sono i fattori di rischio della sinusite

Oltre a batteri e virus, la sinusite (specie quella cronica) potrebbe essere contratta con maggiore probabilità in presenza di fattori di rischio come:

  • fumo ed esposizione passiva al fumo;
  • problemi strutturali dei seni paranasali, ad esempio per la presenza di polipi nasali;
  • allergie;
  • condizioni come asma, rinite allergica;
  • sistema immunitario debole (anche per l’assunzione di farmaci che tendono a indebolire il sistema immunitario o immunosoppressori).

Diagnosi della sinusite

La diagnosi di sinusite viene posta, in generale, dal medico di medicina generale dopo aver eseguito un’accurata anamnesi per raccogliere informazioni circa i sintomi descritti, la loro gravità, da quanto tempo sono presenti. Nello specifico viene valutata la presenza di:

  • riduzione o perdita dell’olfatto;
  • ostruzione nasale;
  • dolore al naso che si estende in altre parti del viso.

Le informazioni raccolte vengono integrate con le condizioni generali di salute del soggetto. Normalmente, la sinusite inizia a migliorare in circa 7-10 giorni. Se ciò non dovesse verificarsi, ma al contrario i sintomi perdurano o peggiorano, è bene contattare nuovamente il proprio medico curante.

Potrebbe trattarsi di una forma cronica di sinusite che potrebbe rendere necessarie ulteriori indagini, quali:

  • test allergologici, per rilevare l’eventuale presenza di allergeni che provocano la sinusite;
  • analisi dei campioni di secrezione nasale e sinusale. Questo test viene richiesto quando la sinusite non risponde al trattamento o peggiora, per determinare la causa esatta della sinusite (funghi, tipo di batterio);
  • esami strumentali, come la risonanza magnetica o la tomografia computerizzata, che restituiscono immagini dettagliate del naso e dei seni paranasali. Grazie ad esse possono essere rilevati polipi o tumori.

Quali sono i trattamenti della sinusite

Trattandosi di una condizione comune, che si risolve in autonomia in alcuni giorni, spesso il trattamento della sinusite prevede l’assunzione di alcuni farmaci, oltre a seguire diversi accorgimenti per alleviare i sintomi e accelerare il processo di guarigione. Può essere di supporto:

  • impiegare spray nasali. Si tratta di farmaci da banco che facilitano lo sblocco del naso e la respirazione. Per scegliere quello più adatto alle proprie esigenze si consiglia di chiedere il parere del proprio medico o del farmacista; inoltre devono essere seguite le indicazioni presenti sul foglietto illustrativo, rispettando le dosi in base all’età e le tempistiche indicate;
  • assumere antidolorifici come l’ibuprofene e il paracetamolo, utili in caso di febbre, dolore e gonfiore (sempre sotto prescrizione medica);
  • pulire il naso con frequenza per ridurre il ristagno delle secrezioni nasali. Sono indicate delle soluzioni acquistabili in farmacia dietro consiglio medico, da sciogliere in acqua. Prima di effettuare l’operazione, è importante lavare bene le mani. Eventualmente, si può ricorrere a prodotti specifici, utili per la pulizia del naso;
  • assumere antibiotici. Questi necessitano della prescrizione medica e vengono impiegati quando la sinusite è di origine batterica. Diversamente, non solo non allevieranno i sintomi, ma potrebbero causare effetti collaterali con reazioni lievi, ad esempio un’eruzione cutanea, o molto più gravi;
  • Vengono impiegati in presenza di sinusite grave per alleviare l’infiammazione, specie se sono stati rilevati dei polipi nasali. L’utilizzo di questi farmaci deve essere oculata e avvenire solo dietro prescrizione e controllo medico, poiché possono procurare effetti collaterali gravi, se utilizzati per molto tempo;
  • farmaci specifici per ridurre la congestione da sinusite cronica e per trattare i polipi nasali;
  • medicinali antimicotici, se la causa è da attribuirsi all’azione di un fungo;
  • farmaci per le allergie;
  • rispettare un periodo di riposo, soprattutto in caso di febbre e sintomi importanti;
  • consumare pasti leggeri e assumere molti liquidi qiali zuppe, brodi, tisane e infusi.

Se la sintomatologia continua a persistere nonostante i trattamenti seguiti, il medico di medicina generale potrebbe indirizzare il paziente da uno specialista (l’otorinolaringoiatra).

Nei casi di sinusite resistente ai farmaci e ai diversi trattamenti, potrebbe essere necessario ricorrere a un intervento chirurgico che porta il nome di chirurgia endoscopica funzionale del seno. Viene eseguito in anestesia generale con l’obiettivo di rimuovere eventuali tessuti che bloccano il deflusso del muco dai seni paranasali. Nello specifico, lo specialista esplora le vie dei seni paranasali attraverso un endoscopio, ovvero un tubo sottile provvisto di una luce e di una telecamera all’estremità.

A seconda del motivo che ostruisce il passaggio, vengono impiegati piccoli strumenti di chirurgia per rimuovere, ad esempio, i polipi nasali. L’intervento chirurgico potrebbe essere un’opzione anche nel caso in cui l’apertura del seno paranasale sia stretta.

I tempi di ripresa post operatori sono variabili e dipendono dalle condizioni del paziente e dalla possibile manifestazione di effetti collaterali tra cui infezioni, formazione di croste all’interno del naso e sanguinamenti.

Quali sono le complicazioni della sinusite

In genere, la sinusite non procura gravi complicazioni. La condizione, se gestita in modo corretto e se in forma acuta, si risolve da sola in pochi giorni. Tuttavia, la sinusite cronica potrebbe provocare:

  • problemi alla vista, qualora l’infezione raggiungesse gli occhi. Una vista ridotta o una perdita della vista potrebbero essere delle complicazioni;
  • infezioni delle ossa o della pelle (casi rari).

Come prevenire la sinusite

La sinusite può essere prevenuta limitando le possibilità di contrarre un’infezione, quali un raffreddore o un’influenza. In questo caso, l’arma più efficace da adottare è di detergere bene le mani, specie dopo aver toccato superfici di uso comune e prima di mangiare; ma anche evitare, per quanto è possibile, il contatto con soggetti che presentano sintomi influenzali o da raffreddore.

Per prevenire la sinusite cronica invece, è possibile ricorrere a questi accorgimenti:

  • evitare il fumo passivo o smettere di fumare, fattori che possono contribuire ad infiammare le vie respiratorie;
  • tenere sotto controllo le allergie. Se si soffre di allergie, è bene prendere le dovute precauzioni ed evitarne l’insorgere parlandone con il proprio medico;
  • usare un umidificatore. Questo strumento può essere utile se l’aria negli ambienti domestici è tendenzialmente secca. Per prevenire le infezioni per via aerea è bene pulire l’umidificatore con frequenza e sostituire/detergere i filtri in cui si annidano i patogeni;
  • non tenere il termostato su temperature troppo alte in inverno.

In conclusione, quindi, la sinusite è un’infiammazione della mucosa che ricopre i seni paranasali causata, nella maggior parte dei casi, da un’infezione. Frequentemente, questa condizione si risolve in pochi giorni in modo autonomo, con riposo e farmaci suggeriti dal proprio medico di fiducia. Nel caso, invece, della sinusite cronica potrebbero essere necessari trattamenti diversi e i tempi di ripresa potrebbero essere più lunghi.

 

Fonti bibliografiche: