Primavera: raffreddore comune o allergie stagionali

I sintomi del raffreddore comune e delle allergie stagionali sono spesso sovrapposti e possono coesistere nello stesso paziente. Ecco una panoramica per conoscerli meglio.

Foto di Federico Beretta

Federico Beretta

Medico chirurgo

Medico Chirurgo abilitato, da anni collabora con diversi magazine online e si occupa di divulgazione medico/scientifica.

Raffreddore comune: sintomi e cause

Il raffreddore comune è un’infezione virale delle mucose del naso, dei seni paranasali e della gola causata da diversi virus, principalmente i rinovirus. Si trasmette principalmente attraverso il contatto diretto con le secrezioni nasali di una persona infetta o tramite goccioline respiratorie emesse durante la tosse o gli starnuti.

I sintomi del raffreddore di solito iniziano con mal di gola, irritazione o fastidio nasale, seguiti da starnuti, secrezione nasale, tosse e sensazione generale di malessere. La febbre non è comune, ma una temperatura leggermente elevata può manifestarsi all’inizio. Le secrezioni nasali inizialmente sono chiare e acquose, diventando poi più dense e opache nel corso della malattia.

Il medico di solito effettua la diagnosi basandosi sui sintomi caratteristici. I raffreddori non richiedono esami di laboratorio per la diagnosi, ma possono essere necessari in caso sia presentino delle complicanze.

La prevenzione del raffreddore si basa principalmente sull’adozione di buone pratiche igieniche, come lavarsi frequentemente le mani, coprirsi la bocca e il naso quando si tossisce o starnutisce, evitare il contatto ravvicinato con persone malate e pulire regolarmente le superfici condivise.

Il raffreddore, nella maggior parte dei casi, si risolve senza causare problemi aggiuntivi. Tuttavia, in alcune circostanze, l’infezione può diffondersi ad altre parti del corpo e causare complicazioni come la sinusite, un’infiammazione delle piccole cavità nei seni paranasali, l’otite media, un’infiammazione dell’orecchio medio più comune nei bambini sotto i cinque anni di età e le infezioni toraciche, come la bronchite e la polmonite, possono causare tosse persistente, catarro e mancanza di respiro.

La presenza di queste complicanze richiedere una valutazione medica accurata e tempestiva per l’impostazione di una corretta terapia, spesso antibiotica.

Il trattamento del raffreddore mira a alleviare i sintomi, poiché non esiste una cura per il virus del raffreddore. Riposo, idratazione e utilizzo di farmaci da banco come decongestionanti, antistaminici, farmaci antinfiammatori non steroidei (FANS) e sciroppi per la tosse possono aiutare ad alleviare i sintomi. Tuttavia, è importante consultare un medico prima di utilizzare qualsiasi farmaco, specialmente nei bambini, per evitare interazioni indesiderate o effetti collaterali.

Allergie stagionali: le caratteristiche principali

Le allergie stagionali sono delle patologie di carattere autoimmunitario che si manifestano in specifici periodi dell’anno a causa dell’esposizione a sostanze volatili, come i pollini, presenti principalmente in primavera, estate o autunno. Queste allergie possono causare prurito diffuso, secrezione nasale, starnuti e irritazione agli occhi.

I sintomi possono variare a seconda della stagione e del tipo di allergene coinvolto. Ad esempio, in primavera gli alberi come querce, betulle e faggi possono essere i responsabili, mentre in estate è più comune il polline delle graminacee e delle erbe infestanti come l’ambrosia.

La diagnosi delle allergie stagionali si basa principalmente sui sintomi e sulla loro relazione con determinate stagioni. I test allergici cutanei o il dosaggio delle immunoglobuline possono confermare la diagnosi e identificare gli allergeni specifici.

Il trattamento delle allergie stagionali mira a ridurre i sintomi e può includere l’uso di spray nasali a base di corticosteroidi, antistaminici, decongestionanti e colliri. Nei casi più gravi o persistenti, può essere considerata l’immunoterapia specifica, che consiste nell’esporre gradualmente il paziente agli allergeni per ridurre la risposta immunitaria.

È importante consultare un medico per una corretta diagnosi e un piano di trattamento personalizzato, in quanto le allergie stagionali possono avere un impatto significativo sulla qualità della vita e richiedere un approccio terapeutico mirato.

Differenze tra raffreddore e allergia stagionale

Durante la primavera, i sintomi del raffreddore e dell’allergia possono essere confusi. Spesso ci si trova a soffiare il naso ripetutamente, e può essere difficile capire se si tratti di un raffreddore comune o di un’allergia. Gli starnuti sono un sintomo condiviso da entrambe le condizioni, poiché rappresentano una risposta del corpo nel tentativo di eliminare agenti esterni come polvere, polline o pelo di animali e risultano scarsamente utili per differenziare le due condizioni.

E’ importante differenziare tra loro i sintomi che possono essere espressione del raffreddore comune oppure di patologie allergiche stagionali. I sintomi simili non devono trarci in inganno perché possono indicare la presenza di patologie completamente diverse. La distinzione tra queste condizioni è fondamentale per un corretto trattamento e una gestione efficace dei sintomi.

Una delle chiavi per distinguere tra raffreddore stagionale e allergia è osservare l’andamento dei sintomi nel tempo. Se il raffreddore persiste nel tempo e mostra un carattere stagionale, è più probabile che si tratti di un’allergia. Al contrario, se i sintomi sono intensi ma di breve durata, generalmente entro 7-10 giorni, è più verosimile che si tratti di un’infezione virale.

La biodiversità del nostro ambiente gioca un ruolo importante nella suscettibilità alle allergie, con la possibilità di essere allergici per gran parte dell’anno. La complessità dell’anatomia del drenaggio del muco nei seni nasali può causare sintomi anche in risposta a stimoli minimi, come variazioni di pressione atmosferica o cambiamenti ambientali.

Un altro indicatore importante può essere il colore del muco che espelliamo soffiandoci il naso: il muco chiaro e liquido potrebbe indicare allergie, mentre il muco più scuro e denso suggerisce un raffreddore. Non è un indicatore molto preciso, ma può aiutarci per distinguere le due condizioni.

Anche i sintomi legati alla gola forniscono indizi utili: un‘infiammazione della gola potrebbe essere associata al raffreddore, mentre il prurito potrebbe indicare un’allergia. La tosse può essere significativa: secca e senza muco suggerisce un’allergia, mentre la presenza di muco indica, più frequentemente un raffreddore.

Infine, è importante ricordare che le allergie possono manifestarsi con altri sintomi, come sfoghi cutanei, e che frequentemente causano prurito e gonfiore in aree come occhi, naso, labbra e gola.

E’ importante rivolgersi al proprio medico di fiducia e eventualmente allo specialista per una valutazione approfondita e per una corretta diagnosi e gestione dei sintomi. La medicina personalizzata e multidisciplinare è fondamentale per identificare le cause sottostanti dei sintomi e per stabilire un percorso terapeutico efficace.

E’ importante non affidarsi troppo al “fai da te” infatti, alcuni farmaci, come gli spray nasali decongestionanti, dovrebbero essere utilizzati solo sotto l’indicazione di un medico, in quanto possono avere effetti collaterali se usati impropriamente. Gli spray cortisonici, invece, possono essere utilizzati in modo sicuro per lunghi periodi, sempre seguendo le indicazioni del medico specialista.

Fonti bibliografiche: