Anche il cane può avere il raffreddore! Come comportarsi e i rimedi più efficaci

Il raffreddore nei cani è una problematica molto comune e che non deve destare troppe preoccupazioni, ma che va trattata: il veterinario ci spiega come.

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Francesco Livini

Medico veterinario

Medico veterinario specializzato in sanità animale, esperto nella cura, diagnosi e trattamento delle malattie con uno spiccato interesse per l'ortopedia. Dirigente medico veterinario nelle Marche da oltre 6 anni, per DiLei scrive nella sezione Pets.

Il raffreddore nei cani è un problema stagionale molto comune, causato nella maggior parte dei casi da diversi agenti patogeni, come virus e batteri. Nonostante, spesso, questa condizione non sia affatto grave, ci sono delle particolari eccezioni nelle quali si rendono necessari trattamenti medici specifici per salvaguardare la salute del proprio amico a quattro zampe.  

In questo articolo esploreremo le cause, i sintomi e i rimedi per curare il raffreddore nel cane, nonché i modi per prevenirlo efficacemente.   

Perché il cane ha il raffreddore?  

Per comprendere meglio le dinamiche del raffreddore nei cani, è importante individuare le cause sottostanti.

Il raffreddore nei cani, scientificamente “rinite”, è spesso causato da un virus trasmesso da altri cani: questa infiammazione della mucosa nasale è originata da ceppi virali specifici della razza canina, anche se i sintomi possono essere simili a quelli che sperimentiamo noi stessi durante il raffreddore. Proprio perché si tratta di virus specifici, il raffreddore canino non può essere trasmesso all’uomo e viceversa, per cui non temere di stare accanto al tuo cucciolo se ti senti poco bene.

Alla base delle patologie virali, spesso, si trova un indebolimento del sistema immunitario. I nostri amici a quattro zampe, infatti, sono più esposti al rischio di ammalarsi durante i mesi freddi e umidi, soprattutto se non vengono asciugati a dovere dopo essere stati esposti alle intemperie. Alcune razze a pelo corto, inoltre, sono decisamente sensibili alle basse temperature e tendono ad ammalarsi più facilmente rispetto ai cani a pelo lungo.   

In generale, dovresti sempre considerare che se il tuo cane è particolarmente sensibile al clima rigido dovrai necessariamente limitare le lunghe passeggiate invernali e coprirlo adeguatamente prima di uscire.   

Infine, è doveroso precisare che un’ulteriore causa del raffreddore nei cani è l’allergia: anche loro infatti, proprio come noi, possono soffrirne.  

I sintomi del raffreddore nel cane 

Uno dei segnali principali del raffreddore nei cani è ovviamente la necessità di starnutire frequentemente. Ciò accade come reazione istintiva al bisogno di liberare le vie respiratorie dal muco in sovrapproduzione. Le abbondanti secrezioni nasali, lo sfregamento del naso contro tappeti o oggetti e la presenza di occhi rossi e lacrimanti, sono dei sintomi abbastanza indicativi e frequenti.

Inoltre, il cane affetto da rinite può manifestare anche respiro affannoso e inappetenza. Secrezioni nasali a carico di una sola narice invece potrebbero indicare l’irritazione della mucosa dovuta all’inalazione di sostanze o oggetti estranei. 

Tuttavia, è importante notare che alcuni sintomi del raffreddore nei cani possono anche ricondurre a patologie più gravi, come un ascesso periapicale o una fistola tra bocca e naso. Per questi motivi, di fronte a sintomi persistenti e particolarmente intensi, è doveroso consultare un veterinario per una valutazione tempestiva.  

Perché misurare la temperatura al cane  

In alcuni casi, il raffreddore può causare febbre nel cane. Per monitorare la sua salute, è bene sapere che la loro temperatura si aggira tra i 38 e i 39 gradi, normalmente.  

Dunque, quando il cane è malato, può essere utile controllare la sua temperatura più volte durante il giorno. Per farlo, è indispensabile possedere un termometro veterinario, adatto alla misurazione rettale. Con i dispositivi attuali, sono sufficienti pochi secondi per avere un responso valido e affidabile. Qualora il valore superasse i 40 gradi, è bene contattare tempestivamente un veterinario per una valutazione completa.  

La febbre nel cane  

Quando un cane ha la febbre, i sintomi visibili possono variare a seconda della gravità della causa sottostante. Tra i segnali più comuni troviamo la letargia, la perdita di appetito, l’aumento della sete, eventuale tosse, problemi gastrointestinali, battito cardiaco accelerato e respirazione faticosa.  

Tuttavia, la febbre non è l’unica condizione che deve allarmarci: anche l’ipotermia, infatti, è un’eventualità da scongiurare e monitorare attentamente. Questa si verifica quando la temperatura corporea del nostro amico a quattro zampe scende al di sotto dei livelli normali.   

Le conseguenze alle quali l’ipotermia può portare, relativamente alla salute dei nostri piccoli amici, sono potenzialmente gravi per la loro incolumità. I sintomi di una temperatura eccessivamente bassa includono tremori, letargia, brividi, difficoltà respiratorie e battito cardiaco lento. In casi particolarmente severi, il cane può cadere in uno stato di incoscienza.  

Per prevenire l’ipotermia, è importante assicurarsi che il cane sia sempre al caldo e all’asciutto nella stagione fredda, evitando esposizioni prolungate a temperature estreme o a venti gelidi.  

I cani che passano molto tempo all’aperto dovrebbero essere dotati di adeguata protezione, come giacche impermeabili e indumenti termici. In caso di sospetta ipotermia, è importante portare immediatamente il cane in un luogo riparato e avvolgerlo in coperte calde.   

Rimedi contro il raffreddore nei cani  

Solitamente, se il tuo amico a quattro zampe ha un semplice raffreddore senza altri disturbi collaterali, con un po’ di riposo starà meglio nel giro di pochi giorni. Tuttavia, può capitare che insorgano complicanze tali da richiedere l’intervento medico. In entrambi i casi, la prognosi sarà certamente positiva.  

Nell’eventualità che la rinite sia leggera è possibile ricorrere a rimedi casalinghi, offrendo molti liquidi e predisponendo una routine di riposo per il tuo amico a quattro zampe. Qualora il cane non fosse invogliato a bere, è utile insaporire l’acqua con brodi compatibili con la sua alimentazione, mentre è sempre sconsigliato somministrare medicinali senza uno specifico parere medico.   

Quando consultare il veterinario  

Anche se il raffreddore nei cani è autolimitante, dunque dovrebbe fare il suo corso e guarire spontaneamente, possono emergere complicazioni tali da richiedere cure mediche personalizzate.   

Se il tuo cane manifesta i sintomi del raffreddore da molti giorni, senza cenni di miglioramento o presenta segnali insoliti o allarmanti è importante che tu provveda a consultare il tuo veterinario di fiducia.  

Alcuni segnali importanti, che possono indicare la necessità per il cane di accedere a cure mediche, includono:   

  • Presenza di febbre da più di un giorno o due;  
  • Difficoltà respiratorie o respiro affannoso;  
  • Naso che cola da più di qualche giorno, accompagnato da starnuti persistenti e sovrapproduzione di muco;  
  • Il cane non mangia o non beve da più di 24 ore;  
  • Presenza di letargia, disorientamento o depressione;  
  • Tosse, vomito o disturbi gastrointestinali 
  • Sintomi che peggiorano invece di migliorare.  

Il veterinario sarà in grado di esaminare il cane e determinare se ha contratto un’infezione batterica o un virus. A fronte della diagnosi, prescriverà il trattamento appropriato.   

In alcuni casi, lo specialista potrebbe ritenere opportuno effettuare esami del sangue specifici o sviluppare immagini diagnostiche, come ecografie e radiografie, per determinare la causa esatta dei sintomi nel cane 

È importante notare che alcune razze di cani sono più suscettibili ad alcune patologie del tratto respiratorio rispetto ad altre. Ad esempio, i cani di razza Bulldog Inglese e Boston Terrier sono noti per avere difficoltà di questo tipo a causa della loro struttura cranio-facciale “piatta”. Questo significa che tali cani presentano una maggiore probabilità di sviluppare complicazioni respiratorie durante un’infezione da raffreddore.

In caso di disidratazione del cane, il veterinario può prescrivere terapie per l’integrazione di liquidi, anche via flebo nei casi più severi. Mentre gli antibiotici vengono indicati solo per complicazioni batteriche o per prevenire l’eventualità di sovrainfezioni, in soggetti evidentemente debilitati o a rischio.

In particolare, i cuccioli sono decisamente vulnerabili e quindi maggiormente esposti ai raffreddori, a causa del loro sistema immunitario immaturo, In questi casi, il veterinario può ritenere opportuno integrare l’alimentazione con immunoglobuline plasmatiche, per stimolare lo sviluppo del sistema immunitario e la produzione di anticorpi o prescrivere complessi vitaminici ideali per promuovere un recupero veloce, durante la guarigione

Come prevenire il raffreddore del cane  

Innanzitutto, è fondamentale tenere aggiornate le vaccinazioni di routine, in modo da ridurre il rischio di contrarre malattie tipiche e pericolose. È inoltre importante lavare regolarmente le ciotole del cibo e dell’acqua e i giocattoli che utilizza quotidianamente, per evitare la proliferazione di germi e batteri.   

Assicurati sempre che il tuo amico a quattro zampe riposi a sufficienza in un luogo confortevole, alimentalo con una dieta bilanciata e di buona qualità e fai attenzione a eventuali focolai di virus nella tua zona.     

Se il tuo cane mostra sintomi respiratori accompagnati da perdita di appetito, stanchezza o carenza di energia, consulta subito il tuo veterinario, così che possa individuare quanto prima la giusta cura e contenere il disagio del tuo piccolo amico. Non somministrare mai medicinali per uso umano senza specifica indicazione del professionista.  

Prevenire è sempre meglio che curare, ma se il tuo cane necessita di cure mediche, non indugiare e rivolgiti al tuo veterinario di fiducia.