Stanche. Con tanta, tanta fatica a svegliarsi la mattina. E con il desiderio di ritardare la cena e il riposo. Il tutto condito, nei casi più seri, dalla sensazione che la digestione diventi un problema, dall’intestino che non vuol saperne di rimettersi al passo, dall’irritabilità e magari da un leggero mal di testa. Ebbene, se vi trovate in queste condizioni, forse potreste soffrire di un malessere temporaneo difficoltà a riprendere i ritmi.
Se in questi giorni vi è capitato di provare sensazioni di questo tipo, dopo un periodo di vacanza in cui siete stati in gran forma, forse siete anche voi vittime della “Post-Vacation Syndrome”. O se, volete, all’italiana, della sindrome da rientro.
Sarete più a rischio se avete scelto un periodo di ferie “estreme” molto concentrate, e non solo per le mete più o meno lontane. Può essere (ma non si tratta di una regola ferrea) più difficile rientrare quando le esperienze fisiche della vacanza sono state stressanti o quando i ritmi dei pasti e del sonno si sono drammaticamente alterati. Ma può “pesare” in termini di ripresa anche l’ozio assoluto, con vacanze fatte di lettura di libri e passeggiate rilassanti.
Insomma. Per tutti arriva l’ora di riprendere le abitudini. Ed è fondamentale essere resilienti e programmare. Ricordando che il cambiamento richiede un adattamento. E governare la fatica della ripresa può essere importante per limitare l’impatto della sindrome da rientro.
Indice
I cinque consigli
Ecco cinque semplici indicazioni, da modulare caso per caso, che possono aiutarci.
- Programmate il futuro. Conta molto sapere che non si è rimpiombati nella routine. Ed allora è importante prevedere momenti di relax, magari attraverso weekend con gli amici per riprendere il mood delle vacanze.
- Staccate la spina. La sera non usate smartphone o tablet, per evitare l’impatto della luce blu. Se fissate lo schermo, oltre al rischio di mal di testa e fastidi agli occhi, farete più fatica a prendere sonno.
- Fate i giusti esercizi. L’attività fisica è importante. Quindi programmate il movimento e se potete rilassatevi con lo stretching. Ma fatelo lentamente, per contrastare davvero la tensione.
- Prestate attenzione allo stomaco. La dieta è fondamentale per evitare di appesantire lo stomaco che magari già fa fatica per lo stress da ripresa. Quindi pochi condimenti, e leggeri, per non sovraccaricare la digestione.
- Recuperate i ritmi. Se avete fatto i nottambuli, conviene anticipare progressivamente l’ora del riposo. Magari di mezz’ora per sera. Dopo una cena leggera, senza sigarette e caffè.
Il consiglio finale
Siate resilienti. Impariamo a governare la fatica della ripresa, senza subirla. Ogni cambiamento rispetto alla realtà in cui si è vissuto richiede un adattamento. E questo può risultare ancor più significativo se si è stati particolarmente bene e si riprendono abitudini che pesano.
Ma attenzione. Se è vero che ci si può sentire pressati alla ripresa, lo stress, se non diventa cronico, è una risorsa per l’organismo. Quindi bisogna cercare di cogliere gli aspetti positivi del ritorno alle attività di ogni giorno, che significa una miglior organizzazione del lavoro e la scelta delle corrette priorità. Se si fa l’errore di mettere in fila tutti gli impegni uno dopo l’altro si può avere la sensazione che manchi l’aria, ma se invece si riesce a stabilire delle priorità a breve, medio e lungo termine lo stress del rientro può diventare una forza positiva. Ricordiamolo.