Psoriasi alle unghie, quando può indicare una malattia grave

Non solo un problema estetico, la psoriasi alle unghie può essere un sintomo di una malattia più grave e comportare difficoltà relazionali.

Soffrite di psoriasi alle unghie? Andate dal medico, potrebbe nascondere un problema ben più serio e essere una prima avvisaglia dell’artrite psoriasica, una malattia reumatica infiammatoria cronica e che spesso rappresenta la prima avvisaglia del processo artritico.

Le unghie dicono molto sulla nostra salute, sono spesso infatti lo specchio di situazioni patologiche, ecco perché la psoriasi ungueale non va sottovalutata. Se è vero che innanzitutto genera disagi dal punto di vista estetico che spesso poi hanno ripercussioni sulla vita sociale, è anche vero che può essere il campanello di allarme di una predisposizione a sviluppare l’artrite psoriasica di cui potrebbe essere il primo sintomo. Si stima che questa patologia colpisca circa il 5-30% delle persone con psoriasi e che interessi in particolare la fascia di età tra 20 e i 40 anni, indipendentemente dal sesso.

La psoriasi è da tenere sott’occhio soprattutto se colpisce oltre alle unghie anche il cuoio capelluto e le pieghe cutanee. Nel caso fosse estesa non va presa sottogamba e va curata. Potrebbero peraltro non bastare solo le creme e i prodotti contro la psoriasi, ma si potrebbe rendere necessaria una terapia sistemica. Per questo motivo è importante rivolgersi al medico che saprà consigliare i trattamenti più adeguati.

Secondo un’indagine recente gran parte delle persone affette da psoriasi tendono a sviluppare psoriasi ungueale, ciò è dovuto anche alle terapie anti-psoriasi che riducendo l’azione del sistema immunitario fanno sì che sia più facile essere soggetti a infezioni fungine delle unghie, che poi possono portare allo sviluppo di psoriasi ungueale. Per evitare complicazione, è bene effettuare un test per vedere se si è in presenza contemporaneamente di psoriasi e infezione fungina (anche detta onicomicosi), casi che rendono necessari dei cambiamenti nei trattamenti del disturbo onde evitare problemi più gravi. Si potrebbe infatti innescare un pericoloso circolo vizioso che compromette la guarigione e l’efficacia della terapia. Per questo motivo è importante rivolgersi a un medico che oltre a indicare i trattamenti più adeguati potrà intervenire tempestivamente nei casi in cui sia necessaria una diversa profilassi.