È questione di settimane, forse di giorni, ma presto gli americani avranno nuove linee guida in tema di alimentazione. Secondo le ultimissime anticipazioni dovrebbero suggerire un maggior consumo di “grassi saturi, latticini, carne di buona qualità, carne fresca e verdure”. L’obiettivo del segretario statunitense alla Salute e ai Servizi Umani, Robert F. Kennedy Jr, è “Make America Healthy Again” (“Rendere l’America di nuovo sana”), in linea con lo slogan MAGA del presidente americano Donald Trump, “Make America Great Again”. Ma non manca qualche perplessità da parte degli esperti di nutrizione.
Il nuovo piano alimentare
L’attesa per conoscere le nuove linee guida sull’alimentazione è già iniziata e c’è chi pensa che il piano americano, che deve essere revisionato ogni cinque anni, possa essere aggiornato anche prima della fine dell’anno, che rappresenta la scadenza ufficiale. Il segretario alla Salute degli Stati Uniti, Robert F. Kennedy Jr., sta infatti lavorando al perfezionamento delle raccomandazioni, sulle quali però sono già circolare indiscrezioni. Nelle ultime ore, infatti, il giornale politico The Hill ha scritto che il documento dovrebbe “un maggiore consumo di grassi saturi”, aggiungendo però che “le raccomandazioni mediche da tempo lo sconsigliano”. La questione, dunque, ha scatenato un dibattitto tra gli addetti del mondo della sanità.
La dieta di Bobby Kennedy
Ad attirare l’attenzione, in particolare, è l’importanza (o meno) di un consumo maggiore di grassi saturi, sui quali fin da luglio lo stesso Kennedy Jr si era espresso intervenendo in un dibattitto pubblico e sottolineandone i presunti benefici per la salute. Sempre il Segretario, intervistato da Fox News, aveva spiegando i principi del proprio regime alimentare, definendolo “La dieta di Bobby Kennedy”: “In sostanza è la dieta carnivora. Quindi è composta per lo più da carne e alimenti fermentati, qualsiasi cosa fermentata. Quindi, un sacco di yogurt, buon yogurt senza zucchero. Poi, insalata di cavolo e kimchi (cioè un piatto tradizionale coreano a base di verdure fermentate, per lo più cavolo napa e ravanelli, il tutto condito con una salsa a base di pasta di peperoncino, aglio, zenzero, cipollotto, unita a pasta di pesce fermentata, NdR). Kennedy Jr aveva insistito proprio sulle verdure fermentate. Ma è soprattutto sulla presenza dei grassi saturi che ora si discute.
Cibi saturi: sì o no?
L’obiettivo del nuovo piano alimentare americano, oltre alla riduzione dei cibi ultraprocessati presente fin dal programma elettorale di Trump, sarebbe di “rendere l’America sana di nuovo). Ma la presenza di un eccesso di grassi saturi andrebbe in direzione opposta. Si tratta, infatti, di grassi considerati “cattivi” dagli esperti di nutrizione, perché contribuiscono all’aumento dei livelli di colesterolo LDL, dunque anche di malattie cardiocircolatorie. Sono, in sostanza, quelli di origine animale, come burro, formaggi grassi, ma anche carni rosse e insaccati, oltre ad alcuni oli vegetali, come quello di palma e di cocco. Il motivo sta soprattutto nel fatto che la loro struttura chimica li rende difficilmente solubili nel sangue. Secondo l’American Heart Association (AHA) non dovrebbero rappresentare più del 6% delle calorie totali.
Troppa carne nella dieta americana
Un altro aspetto controverso è la presunta raccomandazione circa un maggior consumo di carne fresca, che potrebbe essere contenuta nelle indicazioni del Dipartimento per la Salute statunitense. Da tempo, infatti, le principali organizzazioni ed enti internazionali che operano nel campo della salute, come l’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS), consigliano una riduzione del consumo di carne lavorata, come salumi, insaccati in genere, hamburger, bacon, ecc. che invece sono già molto presenti nella dieta americana. Robert F. Kennedy Jr suggerirebbe, secondo le anticipazioni, una maggiore presenza di “carni fresche” sulle tavole americane, come ad esempio bistecche, dunque non ultraprocessate. Ma si tratterebbe pur sempre di carni rosse, che invece l’OMS considera “probabilmente cancerogena”. Anche l’AHA ne sconsiglia un consumo elevato, suggerendo di privilegiare legumi, fagioli, legumi e noci, oppure preferendo carne bianca come quella di pollo, privata della pelle.
Il precedente: il piatto “bilanciato” di Michelle Obama
Non si tratta, comunque, della prima volta che le Autorità americane tentano di fornire indicazioni ufficiali per una dieta più salutare, in un Paese dove l’obesità e il sovrappeso rappresentano un serio problema per la salute della popolazione generale. Ai tempi della presidente di Barak Obama, la First Lady Michelle aveva proposto il “piatto salutare” al posto della piramide, più difficile da comprendere e applicare nella quotidianità. Era suddiviso in quattro aree: in alto a sinistra era prevista una porzione di frutta; in basso a sinistra la verdura (con uno spazio maggiore e più grande); in alto a destra i cereali e in basso a destra le proteine, in misura inferiore rispetto ai carboidrati. Fuori dal piatto era prevista anche una porzione di latticini, inferiore. Il tutto poteva essere poi calibrato in base alle singole necessità e ad alcune variabili, come l’età e il tipo di attività. Il tentativo, però, non aveva ottenuto i risultati sperati, dal momento che il problema del peso e delle conseguenti patologie connesse, non è diminuito nel tempo, ma anzi è cresciuto in media in tutti gli Stati USA.